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313 pages, Paperback
First published January 1, 2007
Il miele selvatico sa di libertà
la polvere del raggio di sole,
la bocca verginale di viola,
e l'oro di nulla.
La reseda sa d'acqua,
e l'amore di mela,
ma noi abbiamo appreso per sempre
che il sangue sa solo di sangue.
Non per niente Josif Brodskij ha scritto: «[L'Achmatova] è uno di quei poeti che semplicemente "avvengono", che sbarcano nel mondo con uno stile già costruito e una loro sensibilità unica. Arrivò attrezzata di tutto punto e non somigliò mai a nessuno»'.
La porta e socchiusa,
dolce respiro dei tigli...
Sul tavolo, dimenticati,
un frustino ed un guanto.
Giallo cerchio del lume...
tendo l'orecchio ai fruscii.
Perché sei andato via?
Non comprendo...
Luminoso e lieto
domani sarà il mattino.
Questa vita è stupenda,
sii dunque saggio, cuore.
Tu sei prostrato, batti
piú sordo, piú a rilento...
Sai, ho letto
che le anime sono immortali.
Vivo come il cuculo dell'orologio,
non invidio gli uccelli nei boschi.
Mi danno la carica e canto.
Sai, una simile sorte
solo a un nemico
posso augurarla.
Tutto il giorno, paurosa dei suoi gemiti,
in un'ansia mortale la folla si dibatte,
ed oltre il fiume su bandiere a lutto
sinistri ridono i teschi.
Ecco per cosa ho cantato e sognato,
mi hanno strappato il cuore pezzo a pezzo;
come dopo una salva, un silenzio improvviso:
la morte manda ronde per le corti.
5
Ma io vi prevengo che vivo
per l'ultima volta.
Né come rondine, né come acero,
né come giunco, né come stella,
né come acqua sorgiva,
né come suono di campane
turberò la gente,
e non visiterò i sogni altrui
con un gemito insaziato.
Sono stata via settecento anni
ma nulla è cambiato…
…
Quasi in un album
Sentirai il tuono e mi rammenterai,
penserai: desiderava la bufera...
Sarà una striscia di cielo accesa di rosso,
e il cuore come allora in fiamme.
E ciò accadrà nel giorno moscovita
in cui abbandonerò per sempre la città,
muoverò verso il bramato riparo,
lasciando in mezzo a voi ancora la mia ombra.