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La corsa del tempo. Liriche e poemi

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La storia dell'opera achmatoviana è quella di una poesia che innova la propria tematica originaria, che rielabora notevolmete anche i suoi mezzi espressivi (...): il culto della ragione, visto come rifiuto di ogni visione teleologica, certezza che l'unico valore etico assoluto siano l'uomo e la sua dignità. La concezione di poesia è alta, ma anche limpida e sobria. L'ironia ora disincantata ora dolorosa calata così spesso su una calda materia di affetti; l'eleganza impeccabile; la spietata economia dei mezzi verbali: Soprattutto la divisione del verso come delicato equilibrio di contrari; rapporto organico fra tessuto immaginativo e tessuto fonico che riduce al massimo la necessità della metafora e di ogni altro ornatus poetico; elemento non opposto alla prosa, ma solo ben distinto da essa.

313 pages, Paperback

First published January 1, 2007

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About the author

Anna Akhmatova

366 books860 followers
also known as: Анна Ахматова

Personal themes characterize lyrical beauty of noted work of Russian poet Anna Akhmatova, pseudonym of Anna Andreevna Gorenko; the Soviet government banned her books between 1946 and 1958.

People credit this modernist of the most acclaimed writers in the canon.

Her writing ranges from short lyrics to universalized, ingeniously structured cycles, such as Requiem (1935-40), her tragic masterpiece about the Stalinist terror. Her work addresses a variety of themes including time and memory, the fate of creative women, and the difficulties of living and writing in the shadow of Stalinism. She has been widely translated into many languages, and is one of the best-known Russian poets of 20th century.

In 1910, she married the poet, Nikolay Gumilyov, who very soon left her for lion hunting in Africa, the battlefields of World War I, and the society of Parisian grisettes. Her husband did not take her poems seriously, and was shocked when Alexander Blok declared to him that he preferred her poems to his. Their son, Lev, born in 1912, was to become a famous Neo-Eurasianist historian.

Nikolay Gumilyov was executed in 1921 for activities considered anti-Soviet; Akhmatova then married a prominent Assyriologist Vladimir Shilejko, and then an art scholar, Nikolay Punin, who died in the Stalinist Gulag camps. After that, she spurned several proposals from the married poet, Boris Pasternak.

After 1922, Akhmatova was condemned as a bourgeois element, and from 1925 to 1940, her poetry was banned from publication. She earned her living by translating Leopardi and publishing essays, including some brilliant essays on Pushkin, in scholarly periodicals. All of her friends either emigrated or were repressed.

Her son spent his youth in Stalinist gulags, and she even resorted to publishing several poems in praise of Stalin to secure his release. Their relations remained strained, however. Akhmatova died at the age of 76 in St. Peterburg. She was interred at Komarovo Cemetery.

There is a museum devoted to Akhmatova at the apartment where she lived with Nikolai Punin at the garden wing of the Fountain House (more properly known as the Sheremetev Palace) on the Fontanka Embankment, where Akhmatova lived from the mid 1920s until 1952.

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Displaying 1 - 19 of 19 reviews
Profile Image for  amapola.
282 reviews32 followers
May 25, 2020
Ogni giorno reca con sé
un’ora torbida e tesa.
Parlo con la mia pena a voce alta,
senza aprire gli occhi assonnati.
Ed essa batte come il sangue,
riscalda come il respiro,
come l’amore felice
è giudiziosa e cattiva.

(1917)
Profile Image for Ellis ♥.
913 reviews10 followers
November 28, 2019
Anna Andreevna Achmatova poetessa scovata per caso, durante alcune ricerche sulla sublime Marina Cvetaeva. Due donne, due amiche di penna che condividono non solo la passione per la scrittura, ma altresì una vita costellata da supplizi e tragedie. “La corsa del tempo” è una raccolta di poesie che - pur seguendo un ordine cronologico - mi ha piacevolmente impressionata in primo luogo, pur toccando altre tematiche, per il ritratto che fa di una San Pietroburgo sconvolta dagli anni esagitati dalla guerra nel Novecento e da lì si evince il suo essere sostenitrice dell’acmeismo, un movimento culturale\poetico che abbraccia il mondo nella sua interezza e poliedricità.
La musicalità del testo merita una menzione speciale, il traduttore – Michele Colucci - è stato all’altezza del compito perché non è facile rendere affascinante e addirittura valorizzare un testo partendo da una lingua ostica come lo è il russo e, allo stesso tempo, evitare di inibire l’essenza dell’artista.
Le terribili vicissitudini che l’hanno toccata da vicino ne hanno forgiato lo stile, la Achmatova scaglia versi quasi fossero proiettili e sono intrisi di dolore, resilienza e passionalità; le sue sono poesie di rivoluzione ma anche d’amore.
A seguire vi lascio una delle tante poesie che ancora adesso, a lettura finita, mi rimbomba dentro:

Il miele selvatico sa di libertà
la polvere del raggio di sole,
la bocca verginale di viola,
e l'oro di nulla.
La reseda sa d'acqua,
e l'amore di mela,
ma noi abbiamo appreso per sempre
che il sangue sa solo di sangue.

Profile Image for Artemisia.
141 reviews
Read
January 22, 2012
da Requiem, in luogo di prefazione


Negli anni terribili della ežóvščina ho passato diciassette mesi in fila davanti alle carceri di Leningrado. Una volta qualcuno mi “riconobbe”. Allora una donna dalle labbra livide che stava dietro di me e che, sicuramente, non aveva mai sentito il mio nome, si riscosse dal torpore che era caratteristico di noi tutti e mi domandò in un orecchio (lì tutti parlavano sussurrando):
- Ma questo lei può descriverlo?
E io dissi:
- Posso.
Allora una sorta di sorriso scivolò lungo quello che un tempo era stato il suo volto.

Leningrado, primo aprile 1957.
Profile Image for Martina Neglia.
122 reviews111 followers
July 14, 2020
Nell'anno quaranta.

5.

Ma io vi prevengo che vivo
per l'ultima volta.
Né come rondine, né come acero,
né come giunco, né come stella,
né come acqua sorgiva,
né come suono di campane
turberò la gente,
e non visiterò i sogni altrui
con un gemito insaziato.
Profile Image for Utti.
446 reviews36 followers
November 4, 2022
Non avrei mai pensato di leggere un intero volume di poesie, forse vuol dire che non ci si conosce mai abbastanza.
Ho ricevuto questa raccolta di Anna Achmatova come regalo da parte della fonte di tutte le cose belle. Avevamo parlato di quanto ci sentissimo traballanti sulla conoscenza della Russia e delle opere russofone e la sua idea è stata quella di partire dalle poesie di Anna Achmatova.

Anna Achmatova è un'autrice che ha attraversato alcuni dei momenti più turbolenti della storia dell'ex URSS. Non li ha attraversati in modo passivo, ma ne è stata sempre toccata e schiaffeggiata. La storia privata di Achmatova è profondamente segnata dalla politica e dalla Storia e lo è anche la sua opera.

Questa raccolta di liriche e poemi ha molti pregi ma uno su tutti: l'introduzione di Michele Colucci guida alla scoperta delle poesie, senza lasciare mai abbandonati. Sottolinea i passaggi chiave, collega la singola lirica con il momento storico, in un dialogo costante. La cinquantina di pagine di introduzione sono state una splendida bussola, per avvicinarsi all'opera di Achmatova. Penso che senza non avrei apprezzato altrettanto le sue composizioni.

Mi sono emozionata, commossa, ho riletto più volte dei versi cesellati senza manierismo ma estremamente misurati. Il testo a fronte in cirillico, per me incomprensibile, ha reso l'opera ancora più affascinante.
Forse non è troppo tardi per avvicinarmi a un genere che ho sempre pensato fosse troppo, chissà.
Profile Image for Ffiamma.
1,319 reviews143 followers
May 15, 2013
"distesa e gialla la luce serale,
dolce fresco d'aprile.
hai tardato molti anni,
pure io ti accolgo felice.
siedi qui, più vicino,
guarda con occhi allegri:
ecco il quaderno azzurro
coi miei versi di bimba.
perdona se vissi in pena,
e se poco ho gioito del sole.
perdona, perdona quei troppi
scambiati per te"
Profile Image for Cristina Mosca.
Author 12 books40 followers
August 28, 2019
non ricordavo di aver già letto questo libro... ora che l’ho riguardato ho capito anche perché. il russo è una lingua così lontana da me che mi manca troppo non poter completare la lettura di queste poesie con il loro suono e le loro intenzioni originarie.
Profile Image for Letstina.
26 reviews4 followers
September 8, 2020
Strinsi le mani sotto il velo oscuro…
«Perché oggi sei pallida?»
Perché d’agra tristezza
l’ho abbeverato fino ad ubriacarlo.

Come dimenticare? Uscì vacillando,
sulla bocca una smorfia di dolore…
Corsi senza sfiorare la ringhiera,
corsi dietro di lui fino al portone.

Soffocando, gridai: «È stato tutto
uno scherzo. Muoio se te ne vai».
Lui sorrise calmo, crudele
e mi disse: «Non startene al vento.»
Profile Image for Italia Pesavento.
69 reviews3 followers
December 29, 2020
8 novembre 1913

“Il sole ha riempito la stanza
di polvere diafana e gialla.
Mi sono svegliata e ho ricordato:
oggi, caro è la tua festa.
Per questo oltre le finestre
la distesa nevosa è così calda,
per questo anch’io, l’insonne,
ho dormito come una comunicanda.”
Profile Image for Daydream.
118 reviews3 followers
December 30, 2018
Con “La corsa del tempo” ho scoperto un’altra grandissima poetessa: Anna Achmatova.
In questa raccolta di poesie scritte tra il 1909 e il 1965 si evince una donna di grande spessore, il suo nome è il primo che è apparso nell’intera storia della letteratura russa.
Le sue poesie toccano l’anima, ci parlano di sentimenti, ma anche di guerra, di persecuzione.. temi importanti come sono stati importanti gli avvenimenti della sua vita: la fucilazione illegale del primo marito, gli arresti e la condanna a morte del figlio (poi convertita in deportazione), le accuse di egocentrismo di erotismo mistico-religioso..
In base al mio stato d’animo questa poesia è quella che in questo momento sento più vicina:

Strinsi le mani sotto il velo oscuro...
"Perché oggi sei pallida?"
Perché d'agra tristezza
l'ho abbeverato fino ad ubriacarlo.

Come dimenticare? Uscì vacillando,
sulla bocca una smorfia di dolore...
Corsi senza sfiorare la ringhiera,
corsi dietro di lui fino al portone.

Soffocando, gridai: "È stato tutto
uno scherzo. Muoio se te ne vai".
Lui sorrise calmo, crudele
e mi disse: "Non startene al vento".

scritto il 29 Giu 2010
Profile Image for Andrea Samorini.
611 reviews27 followers
May 1, 2024
pag.XLVI _______________________________
Non per niente Josif Brodskij ha scritto: «[L'Achmatova] è uno di quei poeti che semplicemente "avvengono", che sbarcano nel mondo con uno stile già costruito e una loro sensibilità unica. Arrivò attrezzata di tutto punto e non somigliò mai a nessuno»'.


pag.9 _______________________________
La porta e socchiusa,
dolce respiro dei tigli...
Sul tavolo, dimenticati,
un frustino ed un guanto.

Giallo cerchio del lume...
tendo l'orecchio ai fruscii.
Perché sei andato via?
Non comprendo...

Luminoso e lieto
domani sarà il mattino.
Questa vita è stupenda,
sii dunque saggio, cuore.

Tu sei prostrato, batti
piú sordo, piú a rilento...
Sai, ho letto
che le anime sono immortali.

La corsa del tempo / in libro «Sera», 1911

pag.13 _______________________________
Vivo come il cuculo dell'orologio,
non invidio gli uccelli nei boschi.
Mi danno la carica e canto.
Sai, una simile sorte
solo a un nemico
posso augurarla.

La corsa del tempo / in libro «Sera», 1911

pag.89 _______________________________
Tutto il giorno, paurosa dei suoi gemiti,
in un'ansia mortale la folla si dibatte,
ed oltre il fiume su bandiere a lutto
sinistri ridono i teschi.
Ecco per cosa ho cantato e sognato,
mi hanno strappato il cuore pezzo a pezzo;
come dopo una salva, un silenzio improvviso:
la morte manda ronde per le corti.

La corsa del tempo / in libro «Piantaggine», 1917

pag.191 _______________________________
5
Ma io vi prevengo che vivo
per l'ultima volta.
Né come rondine, né come acero,
né come giunco, né come stella,
né come acqua sorgiva,
né come suono di campane
turberò la gente,
e non visiterò i sogni altrui
con un gemito insaziato.

Nell’anno quaranta / seconda sezione di «Settimo libro», 1940

pag.217 _______________________________
Sono stata via settecento anni
ma nulla è cambiato…

Luna allo zenit / quarta sezione di «Settimo libro», Taškent 1942-1944

pag.263 _______________________________
Quasi in un album
Sentirai il tuono e mi rammenterai,
penserai: desiderava la bufera...
Sarà una striscia di cielo accesa di rosso,
e il cuore come allora in fiamme.
E ciò accadrà nel giorno moscovita
in cui abbandonerò per sempre la città,
muoverò verso il bramato riparo,
lasciando in mezzo a voi ancora la mia ombra.

La Rosa di macchia fiorisce / decima sezione di «Settimo libro», 1961-63
192 reviews1 follower
December 24, 2021
"La corsa del tempo", Anna Achmatova, 1992.

"E solo le lacrime gioiscono
di poter scorrere a lungo."

Il primo marito venne fucilato. Il figlio venne imprigionato e condannato a morte.
Una vita dura e dolorosa, quella di "Anna di tutte le Russie." Ma è proprio dal dolore, come spesso accade, che nasce la vera Bellezza.
È dal dolore che la Achmatova impara a capiree "come si infossano i volti, come dalle palpebre si affaccia la paura (...), come i riccioli diventano d'argento" e come "su labbra docili appassice il sorriso."

Anna è la "voce del vento" che insegna "alle donne a parlare." È il coraggio di cantare gli orrori della guerra e del regime.
È la voce del popolo oppresso.
È desiderio di bufera.
È ricordo di notti ardenti e fiori sbocciati.
È consapevolezza che "vivere è solo un'abitudine".
È sapore di miele selvatico e di libertà.
È l'addormentarsi "amareggiata e svegliarsi innamorata."
Ma, più di ogni altra cosa, Anna è questo:

"Sono il succo delle insonnie,
il moccolo di storte candele,
il primo colpo mattutino
di centinaia di bianchi campanili...
Sono il tiepido davanzale
sotto una luna di Černígov,
sono api, sono trifoglio,
sono polvere, tenebre, afa."
Profile Image for Alessandro.
70 reviews
May 31, 2019
"Tante preghiere ha sempre l’amata!
Chi più non è amata non ha preghiere.
Come sono felice che l’acqua oggi
stagni già sotto il ghiaccio incolore.

Scenderò anche io – Cristo pietà! –
su questa coltre, fragile e chiara,
ma tu conserva le mie lettere,
perché ci giudichino i posteri.

Perché più netto e luminoso
loro ti vedano, saggio ed intrepido.
Nella tua biografia gloriosa
possono forse restare lacune?

Troppo soave il liquore terreno,
troppo intrecciate le reti d’amore.
Che un giorno il mio nome almeno
leggano i bimbi nel libro di scuola,

e conosciuta la dolente storia,
ne sorridano maliziosi…
Non mi hai dato né amore né pace,
fammi l’omaggio di una gloria amara."

-----

"Né mistero né dolore
né volontà sapiente del destino:
sempre quell'incontrarci ci lasciava
l'impressione di una lotta.

Ed io, indovinato dal mattino
l'attimo del tuo arrivo,
percepivo nei palmi socchiusi
il morso leggero di un tremito.

Con dita arse sgualcivo
la variopinta tovaglia del tavolo...
Capivo fin da allora
quanto è angusta questa terra."
Profile Image for Padmin.
973 reviews50 followers
September 19, 2017
Un grande rimpianto: non averla conosciuta quando visitai -tanti, troppi anni fa- San Pietroburgo e Carskoe Selo. A ciò si aggiunge un altro rimpianto, postumo (nostalgia del futuro?): la consapevolezza che non potrò più tornarci.
...................
Ah, tu pensavi che anch’io fossi una
che si possa dimenticare
e che si butti, pregando e piangendo,
sotto gli zoccoli di un baio.
O prenda a chiedere alle maghe
radichette nell’acqua incantata,
e ti invii il regalo terribile
di un fazzoletto odoroso e fatale.
Sii maledetto. Non sfiorerò con gemiti
o sguardi l’anima dannata,
ma ti giuro sul paradiso,
sull’icona miracolosa
e sull’ebbrezza delle nostre notti ardenti:
mai più tornerò da te.
Profile Image for Matteo Polizzi.
50 reviews
September 8, 2023
DA «LA ROSA DI MACCHIA FIORISCE »

In sogno

Nero e duro distacco che io sopporto al pari di te.
Perché piangi? Dammi meglio la mano, prometti di ritornare in sogno.
Noi siamo come due monti... non ci incontreremo piú a questo mondo.
Se solo, quando giunge mezzanotte, mi mandassi un saluto con le stelle..
1946

Poesia senza tempo, quella dell’Achmatova..
89 reviews3 followers
October 1, 2018
Нет, и не под чужим небосводом,
и не под защитой чуждых крыл,
я была тогда с моим народом,
там, где мой народ, к несчастью, был.
Profile Image for Irina Bordogna.
78 reviews1 follower
April 22, 2024
"Mi perdonerai questi giorni di novembre?
Sui canali della Nevà tremolano le luci.
Poveri addobbi di un tragico autunno."
[p. 39]

"Quali strane parole mi ha portato
la serena giornata di aprile.
Lo sai, dentro si me era ancora viva
l'orrenda settimana di passione.

Non ascoltavo i suoni che fluivano
per il limpido azzurro.
Echeggiò sette giorni: ora un riso di bronzi,
ora un pianto argentino.

Ed io, coprendomi il viso,
quasi per un eterno abbandono,
giacevo ed attendevo quella cosa
che ancora non si chiamava tormento."
[p. 53]

"La sentenza

E sul mio petto ancora vivo
piombò la parola di pietra.
Non fa nulla, vi ero pronta,
in qualche modo ne verrò a capo.

Oggi ho da fare molte cose:
occorre sino in fondo uccidere la memoria,
occorre che l'anima impietrisca,
occorre di nuovo imparare a vivere.

Se no... Oltre la finestra
l'ardente fremito dell'estate, come una festa.
Da tempo lo presentivo:
un giorno radioso e la casa deserta."
[p. 157]
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