L'imprevedibilità della vita in nove opere d'arte. Dove e perché andare a vederle.

11/09/2018

Capolavori al limite del nonsense. Ne abbiamo scelti nove tra i più famosi, quelli che più di altri a noi paiono dadi lanciati contro il muro dell'ovvio.

Talvolta l’arte ha il privilegio di mostrarci l’altra faccia della vita, quella meno ovvia, quotidiana, indisposta al giogo della routine. Spesso è come una boccata d’aria, un gioco serioso, ma anche un altro punto di vista sulle cose di tutti i giorni. In questo articolo, vi proponiamo nove opere d’arte più che stravaganti e per ognuna vi indichiamo perché e dove andare a vederla.

Capolavori al limite del nonsense. Ne abbiamo scelti nove su molti, quelli che più di altri a noi paiono dadi lanciati contro il muro dell'ovvio, ribaltamenti, inversioni di marcia, giochi di parole messi per immagini. Al proposito, è esemplare la Mozzarella in Carrozza di Gino De Dominicis: non si tratta, come alluderebbe il titolo, del celebre piatto culinario napoletano, né tantomeno si riferisce al significato figurato dell'espressione in merito a una persona inconcludente, sfaccendata o pigra. L'opera è proprio il latticino bianco poggiato all'interno di una carrozza dell'Ottocento. Sì perché la sovversione è letterale, mentre la metafora è spesso critaliazzata, piegata all'ovvio, digerita come fosse vera. Quando mai qualcuno ha guardato in bocca a caval Donato?

Sì, ma dove vederle queste opere? Alcune sono in Europa, altre negli Stati Uniti. Vi indichiamo la città dove si trovano, il museo che le ospita e l'ostello più comodo dove pernottare un paio di notti. Bastano due notti per guardare l'assurdo in faccia. Lasciate che sia l'arte a ispirare il vostro prossimo weekend fuori porta. D'altra parte, l'ha scritto Baudelaire: l'arte è la domenica della vita!

1. LA FONTANA DI MARCEL DUCHAMP

Duchamp

Credits: Photo by Anna Mici

E’ considerata l’opera simbolo del Novecento, realizzata dall’artista francese Marcel Duchamp nel 1917. Consiste di un orinatoio rovesciato sul quale l’artista ha scritto il nome del produttore dell’oggetto, ovvero “R. Mutt”. L’opera, il cui titolo è Fontana, non fu mai esposta e andò successivamente perduta. Dal 1964 esistono al mondo sedici copie dell’oggetto, una delle quali è stata acquistata da Sotheby’s a 1,7 milioni di dollari. Nel 2006, una replica di Fontana fu danneggiata al Centre Pompidou, dall’artista Pierre Pinoncelli che stando a quanto dichiarò era intenzionato a rendere onore a Duchamp, l'attentatore venne arrestato. Da una giuria di 500 critici d’arte radunati attorno al Turner Prize, nel 2004, Fontana venne considerata l'opera d'arte più influente del ventesimo secolo, perfino più influente dei dipinti di Pablo Picasso.

Museo: George Center Pompidou - Ostello consigliato: The Loft Boutique Hostel and Hotel

Museo: Philadelphia Museum Of Art - Ostello consigliato: The Philadelphia House

Museo: San Francisco Museum Of Art - Ostello consigliato: Pacific Tradewinds Hostel

Museo: Scottisch National Gallery of Modern Art - Ostello consigliato: Haggis Hostels

2. L'AMERICA VISTA DA MAURIZIO CATTELAN

America

Credits: Solomon R. Guggenheim New York.

E’ inevitabile pensare all’orinatoio di Duchamp quando si guarda l’opera di Maurizio Cattelan, dal singolare titolo America, una toilet d’oro installata il 15 settembre 2016 nei bagni pubblici del Guggenheim Museum di New York. America presterà a lungo servizio nel museo, forse per decenni se qualche appassionato non la acquisterà prima. Nel frattempo, rappresenta un grattacapo in più per gli addetti alle pulizie: «Stiamo cambiando i prodotti e abbiamo iniziato a usare delle salviette mediche senza alcol, colori o fragranze. Usiamo un pulitore a vapore e tra qualche tempo dovremmo trattare l’opera per farla tornare alla sua brillantezza originale» ha spiegato Nathan Otterson, responsabile della conservazione degli oggetti del Guggenheim. La curiosità? Donald Trump ha chiesto in prestito al Guggenheim un dipinto di Vincent van Gogh per i suoi alloggi privati alla Casa Bianca, il museo però ha risposto che al presidente degli Stati Uniti ha da offrire soltanto una toilette. Sì, stiamo parlando della scultura realizzata in oro 18 carati da Maurizio Cattelan. L’opera inoltre ha sancito il ritorno in scena dell’artista padovano dopo anni di silenzio, ma secondo alcuni critici segna anche la fine dell’arte contemporanea, perché di questa storia ne rappresenta il culmine.

Museo: Solomon R. Guggenheim New York - Ostello consigliato: Chelsea International Hostels

3. L'ENERGIA DEL SUD ITALIA SECONDO JOSEPH BEUYS

Beuys

Credits: Museum of Fine Art, Boston.

Si tratta di un’opera riprodotta in multiplo del 1985 realizzata dall’artista tedesco Joseph Beuys a Capri in collaborazione con il gallerista napoletano Lucio Amelio. L’opera consiste di una lampadina agganciata a un limone, simbolo della cultura mediterranea e dell’energia sprigionata dalla natura. Il tema della natura e dell’energia attraversa l’intera opere del maestro tedesco. Al contempo è lavoro che esprime la dimensione sciamanica dell’espressione dell’arte di Beuys. Se davvero la lampadina si accenda oppure no, ve lo lasciamo scoprire.

Museo: Scottisch National Gallery of Modern Art - Ostello consigliato: Haggis Hostels

Museo: Museum Of Fine Art Boston - Ostello consigliato: The Farrington Inn

4. LA MERDA D'ARTISTA PRODOTTA DA PIERO MANZONI

Merda

Credits: Merda d'artsita,Piero Manzoni.

Una delle famose scatolette, riprodotte in multiplo, e nelle quali sarebbero davvero custoditi 30 grammi delle feci dell’artista Piero Manzoni, è stata aggiudicata nel dicembre 2016 per 275 mila euro presso la casa d’asta milanese Il Ponte. Si tratta del record mondiale per una di queste scatolette di latta, del diametro di 6,5 centimetri e 4,5 d’altezza, sulle quali compare l’etichetta: Merda d’Artista. Contenuto netto gr.30. Conservata al naturale’. Manzoni produsse novanta scatolette numerate e firmate, imponendo un prezzo di vendita – con una valutazione a peso moltiplicato per il prezzo dell’oro- strettamente connesso con l’operazione concettuale che stava compiendo.

Museo: Tate Modern - Ostello Consigliato: Barkston Rooms

Museo: Museo del Novecento - Ostello consigliato: Milano Hostel

Museo: Museo d'arte Contemporane Donnaregina - Ostello consigliato: Naples Experience Hostel

5. LA FINE (E NON LA MORTE) DI DIO NELL'OPERA DI LUCIO FONTANA

Fontana

Credits: La fine di Dio, Lucio Fontana.

Le opere pittoriche La Fine di Dio di Lucio Fontana sono tutte realizzate su telai ovali della stessa dimensione e si distinguono per le costellazioni di "buchi"e/o squarci e/o graffiti che in alcuni casi interessano solo parte della tela monocroma, in altri ne caratterizzano tutta la superficie ricoperta di colore ad olio e a volte anche da lustrini. Questa serie di lavori è chiamata, realizzati nel 1963 e nel 1964, dallo stesso Fontana che così le spiega a Carlo Cisventi, in un'intervista del 1963: "Per me significano l'infinito, la cosa inconcepibile, la fine della figurazione, il principio del nulla".

Museo: Museo del Novecento - Ostello consigliato: Milano Hostel

Museo: Museo d'arte Contemporane Donnaregina - Ostello consigliato: Naples Experience Hostel

6. IL TELEFONO SURREALISTA DI SALVADOR DALI'

Aragosta

Credits:Telefonoaragosta, Salvator Dalì.

Emblema della dimensione sessuale e del surrealismo, il telefono aragosta, Lobster Telephone, appare in alcuni dipinti di Salvador Dalì della fine del 1930 come Mountain Lake. Nel 1936 viene prodotto come oggetto di design. Nel 1938 il mecenate e poeta Edward James, legato al movimento surrealista, commissionò sette telefoni dipinti di bianco, altri quattro in rosso e ognuno con delle particolarità che rendono l’opera un pezzo unico. All’aragosta di Dalì si è ispirata anche l’alta moda: Dalì insieme a Elsa Schiapparelli ha realizzato un vestito in seta bianca con la stampa di aragosta e ciuffetti di prezzemolo nel 1937. Il vestito divenne famoso quando a indossarlo fu Wallis Simpson, duchessa di Windsor, prima del suo matrimonio.

Museo: Dalì Foundation - Ostello Consigliato: Barcelona Urban Hostel

Museo: Tate Gallery - Ostello Consigliato: Barkston Rooms

7. LA FORCHETTA NEL LAGO DI LEMANO DI JEAN-PIERRE ZAUGG

Vevy

Credits: Lago Lemano, Vevy, Svizzera.

Un enorme forchetta d’acciaio di otto metri, scolpita nel 1995 dai due artisti locali Jean-Pierre Zaugg e Georges Favre, accoglie i turisti che visitano il lago Lemano a preambolo del Museo dell’Alimentazione delle Nestlé. Infatti l’opera fu istallata per commemorare il 10 anniversario dell’azienda di origini svizzera. Sul lago di Vevey si può inoltre ammirare una statua di Charlot, peraltro Chaplin è sepolto nelle vicinanze.

Luogo: Lago di Lemano, Vevey, Svizzera - Ostello consigliato: Chalet Martin

8. L'UOMO SUL CAVALLO ROVESCIATO A PRAGA

Praga

No credits.

Nel Passaggio Lucerna in Vodičkova 704, si può ammirare l’opera in polistirolo dell’artista contemporaneo David Cerny, realizzata nel 1999, dove si raffigura San Venceslao sul cavallo rovesciato. Una parodia della più celebre statua equestre di San Venceslao. La scultura, tanto ironica quanto esoterica,la trovate all'interno della galleria Lucerna, di fronte alle vetrate del caffè Kavárna Lucerna e raffigura il santo protettore della Boemia, mentre monta, al rovescio, un cavallo morto e appeso al soffitto per le zampe.

Luogo: Praga - Ostello consigliato: Hostels Ananas

9. LA CALAMITA COSMICA DI GINO DE DOMINICIS

De Dominicis

Credits: Clamita cosmica, Gino De Dominicis

Capolavoro della produzione di Gino de Dominicis, l’opera misura oltre 24 metri ed è realizzata in materiale espanso, grasso, resine, mentre l’asta in alluminio è dorata a foglia d’oro. L’opera fu presentata la prima volta al pubblico nel 1990 presso il Museo d’Arte Contemporanea di Grenoble. Oggi è conservata presso l’ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata di Foligno. L’affascinante titolo Calamita Cosmica deriva, stando ad alcune interpretazioni, dalla relazione tra lo scheletro e il cosmo. Mediazione tra i due mondi è l’asta dorata che completa l’opera ed è segno di accordo tra il tempo terreno e quello soprannaturale. L’opera è una sintesi dei temi quali l’immortalità, l’entropia, il visibile e l’invisibile, e l’assurdo attraversati dall’opera di De Dominicis.

Luogo: Foligno - Ostello consigliato: Ostello Bello Assisi

Questi alcuni dei nostri suggerimenti! Raccontateci il vostro viaggio e le vostre interpretazioni nei commenti!

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