A VILLA COLLOREDO 

 Villa Colloredo Mels è un bellissimo parco nel cuore di Recanati. Il parco offre preziose risorse per le attività di educazione ambientale ed è qui che le cinque prime della scuola secondaria Patrizi si sono recate nei giorni 16 e 18ottobre 2017.

A piedi dalla scuola le classi hanno raggiunto il parco, dove due operatori del WWF hanno accolti i ragazzi. Prima è stato proposto un gioco, poi la spiegazione dell’ambiente del fiume e dei rischi che esso corre, in seguito l’immersione nel fiume del CEA, poi altri giochi ed infine la composizione di una poesia sulla giornata.

 Villa Colloredo ha origini medioevali, nel Settecento diviene di proprietà della famiglia Colloredo e nel 1961 viene acquistata dal Comune di Recanati. Nel 1920 una parte del parco è disboscata per realizzare la strada di circonvallazione di Recanati. Attualmente la Villa è occupata dal Museo civico, mentre la zona della servitù è quella dove si trova il Centro di Educazione Ambientale (CEA) del WWF.

IL FIUME

Una biologa marina, Agostina, ha tenuto una lezione nell’aula didattica ambientale del centro, ha spiegato la composizione dei tratti del fiume, ha fatto comprendere le varie nature dei problemi ambientali ed infine ha fatto addentrare gli alunni nella realtà del fiume ricostruito artificialmente. Alla fine vi è stata la possibilità di svagarsi con i giochi all’aperto.

Il fiume è diviso in tre parti. Esso nasce dalla sorgente dove si può trovare la trota. Nella sorgente le acque sono pulite e ricche di ossigeno, sono fredde e veloci. Il fondo del fiume alla sorgente è pieno di grandi ciottoli.

La seconda parte riguarda il tratto collinare. Qui le acque sono calme, meno fredde e meno ossigenate. Il fondo del fiume ora è ciottoloso. In questa zona si trovano molte opere antropiche, come le cave, le dighe, le fabbriche e le città. In questo tratto è presente il barbo.

L’ultima parte del fiume è la foce, in cui le acque sono spesso torbide a causa del fondo sabbioso e melmoso. La vegetazione in questa zone è dominata dai salici, dai pioppi e dalle tife, tra i pesci sono prevalenti le carpe.

PROBLEMI AMBIENTALI

Il fiume purtroppo al giorno d’oggi è piagato da diversi problemi ambientali.

Uno di questi è il disboscamento. Vicino ai fiumi vengono tagliati molti alberi.  Questo causa l’erosione: senza gli alberi che trattengono il terreno la terra frana. Inoltre il disboscamento causa l’eccessiva evaporazione dell’acqua d’estate. La vegetazione invece trattenerebbe l’acqua piovana e alimenterebbe regolarmente e lentamente il fiume.

Un’altra causa di degrado del fiume sono gli scarichi liquidi, che possono essere scarichi civili, provenienti dalle fogne, oppure industriali che contengono anche sostanze chimiche che inquinano. Prelevando le acque del fiume per le nostre necessità, per l’agricoltura e l’industria, diminuiamo la portata. Altra problematica sono le cave di ghiaia che facilitano l’erosione delle rive e rendono torbida l’acqua impedendo lo sviluppo di molte forme di vita.

 I fiumi vengono spesso usati come discarica abusiva, buttandoci di tutto: questo causa grossi problemi di inquinamento sia alle rive che alle acque.

La cementificazione è un’altra causa di degrado, poiché mettendo delle sponde di cemento in alcune zone del letto del fiume, esso rallenta dove sono gli argini artificiali, mentre dove non ci sono aumenta la velocità del corso causando alluvioni, incrementate anche dalle sempre più frequenti bombe d’acqua, conseguenze degli attuali cambiamenti climatici. L’ecosistema dei fiumi può anche essere alterato dalla presenza di esseri viventi appartenenti ad ambienti diversi da quelli fluviali e marittimi, come ad esempio le tartarughe di acqua dolce e alcuni microorganismi.

IMMERSIONE NEL FIUME

Dopo le spiegazioni gli alunni sono entrati nel percorso del fiume artificiale.

 Appena dentro si poteva sentire l’acqua gelida e i sassi sotto i piedi; ai lati del fiume, sopra delle rocce, si potevano osservare alcuni animali imbalsamati, tra cui l’airone cenerino, il tarabusino, l’aquila.

 Si potevano osservare anche alcuni tipi di piante come la cannuccia di palude, il pioppo bianco, e si sentivano i versi di uccelli e altri tipi di animali.

Durante il percorso nel fiume dall’acqua freddissima, gli alunni si muovevano con euforia e curiosità. 

GIOCHI E POESIA

Dopo l’immersione le attività sono proseguite all’aperto per giocare a “Pipistrello e falena”. In questo gioco il pipistrello, un alunno bendato, deve acchiappare le falene, gridando “Pipistrello!” e le falene devono scappare mentre rispondono ad alta voce “Falena!”.

 

Finiti i giochi, a gruppi, gli alunni hanno composto una poesia: ogni gruppo ha scritto un verso, la poesia è stata intitolata “Un fiume di emozioni”.

Il ritorno a piedi dal parco, come pure l’andata, è stato molto apprezzato dai ragazzi, che con allegria e chiacchiere, hanno percorso speditamente il tragitto.

La bella mattinata a Villa Colloredo ha lasciato però un po’ di amarezza nello scoprire i danni che l’uomo può causare all’ambiente, ma anche la speranza di poter cambiare gli errori con l’impegno e la responsabilità di tutti.

Kinza A., Nicolas F., Monica R., Sara Z.

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