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"La tua rivoluzione è stata anche la mia". Questa la dedica della Professoressa de La Sapienza, Donatella Di Cesare, alla terrorista Balzerani

Chiediamo che il Rettore de La Sapienza, Dott.ssa Polimeni, e il Ministro dell'Istruzione, Valditara, prendano immediatamente provvedimenti contro una signora che, con le sue parole, ha offeso la memoria di chi ha perso la vita per mano delle Brigate Rosse

06 Marzo 2024

"La tua rivoluzione è stata anche la mia". Questa la dedica della Professoressa de La Sapienza, Donatella Di Cesare, alla terrorista Balzerani

Barbara Balzerani è morta. Sì, ci ha lasciati per andare a riposare all'ombra degli alberi pizzuti. Ma non si è spenta una signora qualsiasi, si è spenta una terrorista, un membro delle Brigate Rosse che mai si è pentito, una delle "bestie" che partecipò al rapimento di Aldo Moro in Via Fani. Ecco chi è andato a far da concime ai fiori.

Come molti ex terroristi italiani, la Balzerani si era riciclata nell'ambito dei salotti buoni vestendo i panni di scrittrice e intellettuale, ma restava e resta nella memoria di tutti una terrorista, una criminale parte di un gruppo di criminali che preferiva il mitra alla parola, incurante del sangue da versare, anche se di innocenti.

Molti, moltissimi in Italia hanno tirato un sospiro di sollievo alla notizia della sua scomparsa, specialmente i familiari delle vittime delle Brigate Rosse, ma qualcuno non l'ha vista così. La Professoressa di Filosofia dell'Università La Sapienza, Donatella Di Cesare, ha preferito omaggiare la figura di questa terrorista con un vergognoso post su X, eliminato dopo pochi minuti. 

Colma di tristezza e con il coraggio di chi siede in cattedra, la Di Cesare ha avuto il barbaro coraggio di scrivere "La tua rivoluzione è stata anche la mia". Non contenta, stupita dello tzunami di critiche che l'hanno metaforicamente sepolta, dopo avere cancellato il post ha avuto il coraggio di dichiarare "Sono stata fraintesa: non ho mai condiviso metodi violenti". 

Detto che nessuno ha mai immaginato la professoressa con un mitra in mano in Via del Corso a sparare ai passanti urlando "fanculo la Polizia!", la giustificazione che ha fornito è ridicola. Qui non si discute l'approvazione o meno della violenza armata in quanto tale, qui lo schifo è l'idea di ricordare in senso positivo la battaglia di una terrorista.

La prossima volta che va ospite da Floris, la signora dovrebbe ripetere certe parole alle vedove e agli orfani della famiglia Leonardi, della famiglia Zizzi, della famiglia Ricci, della famiglia Iozzino, della famiglia Rivera e, non ultima, della famiglia Moro

Noi, da queste pagine, invitiamo il Rettore de La Sapienza, Dott.ssa Antonella Polimeni, e il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Dott. Valditara, a prendere immediati provvedimenti contro la Dott.ssa Donatella Di Cesare, perché chi condivide la mancata rivoluzione delle Brigate Rosse non è degno di rappresentare lo Stato e insegnare ai nostri figli.

Di Aldo Luigi Mancusi

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