MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Gli abusivi vampiri dell'elettricità causano black-out e roghi nei palazzi

Tempo un’ora dal fuoco con annesso black-out gli attacchi abusivi sono stati ripristinati con più accortezza

SCANDALO Le tracce dell’incendio causato dagli impianti di fortunaDISASTRO Contatori sul pavimento e grovigli di cavo per rubare la corrente

SCANDALO Le tracce dell’incendio causato dagli impianti di fortunaDISASTRO Contatori sul pavimento e grovigli di cavo per rubare la corrente

Milano, 12 gennaio 2018 - Il nastro adesivo attorcigliato a una colonna del cortile non serve ad attaccare decorazioni ma ad allacciarsi abusivamente alla corrente. «Fino a poco tempo fa, quello scotch reggeva un cavo sottilissimo che succhiava la luce di una lampada da sotto il portico. Pericoloso, oltre che illegale». Ed è solo uno dei tanti aneddoti che gli abitanti per bene di via Quarti, nel complesso Aler con 450 appartamenti al confine col Parco delle Cave, raccontano esasperati. L’allacciamento abusivo alla corrente elettrica (che va di pari passo con le occupazioni degli alloggi, 156 in totale) è uno dei tanti nodi da sbrogliare. Un modo di dire che in questo caso diventa letterale, visto che basta entrare in un locale contatori per osservare grovigli di cavi che formano una massa impenetrabile facendo anche da cornice a scheletri di contatori buttati sul pavimento.

E la mattina di mercoledì 3 gennaio è mancato poco che la situazione degenerasse: un principio d’incendio al civico 11 ha causato fiammate e pure un black out che ha lasciato senza corrente le famiglie di quella palazzina e anche del civico 17, servite dalla stessa centralina. «In totale, 128 nuclei», spiegano gli inquilini. È scoppiato il panico, tutti sono scesi in cortile. Sul posto, vigili del fuoco e carabinieri della Pattuglia mobile di zona della Compagnia Porta Magenta oltre ai tecnici di Unareti. L’incendio per fortuna è stato domato in poco tempo e sono stati eliminati tutti gli allacciamenti abusivi. E dell’incendio causato nel locale contatori è stata informata l’autorità giudiziaria. «Ma, tempo un’ora, gli attacchi fai-da-te sono stati ripristinati... Anche se con maggiore accortezza per evitare altri guai. Possiamo andare avanti così?», si sfoga un’anziana che vive in via Quarti da 37 anni. «Tutto quello che non pagano gli abusivi ci viene addebitato in bolletta. Come sempre pagano gli onesti. Per non parlare dello spavento di mercoledì». Mario Losapio, del comitato di inquilini, fa emergere un paradosso: «È come se ci fossero tante bombe pronte a esplodere. Non solo per gli allacciamenti abusivi: chi non ha il gas utilizza le bombole. Per legge, gli abusivi non possono avere un contratto regolare per le utenze. Ma anziché scoraggiarli, questo fatto paradossalmente li spinge a commettere azioni illecite per avere luce e gas. Col risultato che tutti siamo in pericolo. In base a un sondaggio che ho fatto, gli abusivi sarebbero disposti a pagare la bolletta se venisse loro concesso un allacciamento regolare». Ora, vince il fai-da-te. Ferdinando Sculamieri, anche lui del comitato, mostra il locale contatori al civico 26, con cavi attorcigliati e contatori kaputt. Non è cambiato nulla dall’ultima visita del Giorno in via Quarti risalente ad agosto. La fotografia resta la stessa: un monumento al degrado.

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