Recensione:
La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo – Audrey Niffenegger

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo Audrey Niffenegger recensione
  • Mondadori
  • 504 pagine

  • Apprezzamento

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La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger è un libro con un’identità fantascientifica che viene ampiamente mascherata da una forte parte emotiva. la moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo Audrey Niffenegger recensione
Henry DeTamble è il primo uomo affetto da cronoalterazione, uno strano disturbo che lo porta a viaggiare nel tempo senza possibilità di scelta. Si ritrova così nel suo futuro o nel suo passato incontrando persone prima o dopo il loro reale primo incontro.

Questo libro è un abile gioco di scrittura che piega le regole del tempo secondo le dinamiche necessarie allo sviluppo della trama. Proprio questa caratteristica impone al lettore un particolare ritmo di lettura, in crescendo, che lo condurrà in una spirale magnetica.

Io da quando l’ho letto, nel lontano 2010, l’ho messo direttamente tra i miei libri preferiti, sulla mensola più alta, per il trasporto emotivo (e temporale) che la scrittrice riesce a creare.

Attenzione però, non è un libro leggerissimo: i vari viaggi nel tempo possono confondere durante la lettura.

Lo definirei più vicino a un romanzo d’amore che ad altri generi, seppur la componente fantascientifica sia un elemento cardine della narrazione.

Se dopo il libro vi sentirete persi e perse non temete: nel 2009 è stato girato un adattamento cinematografico e nel 2022 è stata prodotta una serie tv.
Si è capito che mi è piaciuto? 😂

Voto: 9+


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