Giuseppe Stabile morto a 22 anni a Campagna, lo strazio di parenti e amici: «Sempre gentile, amava il lavoro e la famiglia»

Travolto e ucciso in fabbrica da un carico di legname

Giuseppe Stabile
Giuseppe Stabile
di Margherita Siani
Mercoledì 1 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 07:21
4 Minuti di Lettura

Poche ore prima, con orgoglio, Giuseppe Stabile aveva pubblicato sullo stato di whatsapp la foto di quel carico di legname sul suo camion con cui era tornato a casa. Un'immagine che sapeva di lavoro, di fatica. Poche ore più tardi, proprio quel carico di legname, scaricato e sistemato nel piazzale dell'azienda, diventa il suo assassino.

Uno dei grandi tronchi si stacca dalla pila e scivola addosso al giovane padre di appena 22 anni. Ne viene travolto, schiacciato. Giuseppe resiste, viene soccorso dai familiari, ma dopo pochi minuti per lui non c'è più nulla da fare.

Accade a Campagna, in provincia di Salerno, nella popolosa frazione del Quadrivio. Una fatalità, un terribile incidente: per Giuseppe la vita finisce così. Eppure Giuseppe di vite sembra averne vissute già tante per tutto ciò che alla sua età aveva già fatto. Il racconto della sua vita passa di bocca in bocca, tra tutti coloro che ieri, in una processione senza fine, si sono recati nella sua casa, dove viveva con due figli e la sua compagna di vita, Francesca, insieme anche ai suoi genitori e ai suoi nonni. Un solo complesso, con l'azienda boschiva di famiglia e l'agriturismo di sua zia.

Una passione senza fine quel suo lavoro di boscaiolo, frutto della fatica di suo nonno prima, di suo padre dopo e suo insieme a loro. Cresciuto nel lavoro e nell'impegno che lo ha appassionato da sempre.

«Proprio così dice sua sorella Gerardina, viso pallido e sguardo perso nel vuoto del dolore Mio fratello era proprio così. E ora non so, non riesco neppure a pensare». Poche parole, mentre viene sorretta da alcune amiche. Anche lei venticinquenne e già madre. Giuseppe era già padre di due bambini, Tarcisio, come il nonno, e Loris. Ma Giuseppe sarebbe presto diventato ancora padre. E questa volta sarebbe nata una femminuccia. Per lui e per Francesca sarebbe stato il coronamento di una unione forte e solida come quei tronchi di legno portati giù dalla montagna. Tarcisio, Loris, la piccola che stava per arrivare, la sua Francesca e la sua famiglia erano un mondo che questo giovane viveva con una responsabilità incredibile.

«Amava stare in montagna dicono gli amici giunti a portare le loro condoglianze Non gli piaceva stare sul piazzale a lavorare, ma voleva stare sempre sui monti. Guidava il camion impavido e fiero, pur a volte nel pericolo, ma aveva una assoluta padronanza del mezzo. Che ragazzo splendido. Coi suoi 22 anni e per tutto il lavoro che ha fatto sembrava avesse vissuto già due vite». E chi lo ha conosciuto solo qualche anno fa racconta: «Quando ho scoperto la sua età non riuscivo a capacitarmi. Era così posato, maturo, fermo nelle sue cose, senza grilli per la testa, un ragazzo serissimo».

Video

Una vita spesa tra i monti e quell'attività di famiglia. La storia di Giuseppe è la storia di una Italia che sembra non esserci più, laboriosa, costruttiva, appassionata anche quando il lavoro è di quelli davvero duri, anche quando si lavora di notte, al freddo e in condizioni a volte difficili. Ma Giuseppe sapeva di trovare a casa il suo calore, quella famiglia che aveva costruito con Francesca. I suoi due bambini e la terza in arrivo erano la sintesi perfetta della sua vita. Fiero di lui suo padre Tarcisio, che, dinanzi al corpo senza vita del suo Giuseppe, mostra la sua disperazione a quanti vanno a dargli conforto. «Ieri ero da te, mentre Giuseppe stava tornando a casa con il suo carico di legname dice ad Angelo che gli porta conforto - Mi sono sbrigato a tornare a casa e proprio lì, dopo poco, è accaduto tutto questo. Come farò adesso, come farò?». Nella grande casa gialla il silenzio è interrotto dalle lacrime e la vista si riempie dei tantissimi manifesti che i cittadini di Campagna hanno voluto tributargli per ricordare Giuseppe, per mostrare la loro vicinanza a questa famiglia. Questa mattina alle 10.30 si terranno i funerali del giovane padre, nella chiesa di San Michele Arcangelo. Sarà il saluto della sua città e di una comunità che, attraverso Giuseppe, mostra il suo volto migliore. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA