Salerno, davanti alla scuola Mari spunta l'attraversamento rialzato

Il dossier cadute: 521 salernitani quest'anno sono inciampati sui sanpietrini e le radici del Corso

Gli attraversamenti rialzati a Torrione
Gli attraversamenti rialzati a Torrione
di Gianluca Sollazzo
Martedì 2 Gennaio 2024, 06:45
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Strade insicure, ecco i primi attraversamenti pedonali rialzati. Dopo l’ok del ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla proposta del Comune di Salerno, che nei mesi scorsi aveva inviato un interpello ai tecnici per l’autorizzazione a dotare le strade del capoluogo del nuovo dispositivo di sicurezza stradale per frenare le corse accelerate di auto e scooter, nei giorni scorsi sono state posizionate davanti alla scuola Matteo Mari di Torrione le prime strisce pedonali rialzate. Si tratta del primo intervento per la messa in sicurezza delle strade del capoluogo, alle prese da un anno e mezzo con una escalation di sinistri e investimenti che accrescono le preoccupazioni dei pedoni. Intanto arriva dal comando di polizia municipale un dossier sulle cadute accidentali nel capoluogo: nel corso del 2023 sono ben 521 i salernitani inciampati su marciapiedi sconnessi, sul Corso, nei pressi di radici di alberature non curate. Ma le buche stradali rappresentano la prima causa di cadute accidentali. Nel capoluogo 43 le denunce di risarcimento presentate: un dato che deve far riflettere e accelerare sulla necessità di una manutenzione diffusa del manto stradale. 
IL CONTESTO
Intanto via Trucillo, a Torrione, era una delle strade indicate dal Comune per avviare il posizionamento pilota delle prima strisce pedonali elevate. Una strada molto trafficata soprattutto di giorno, dinanzi ad una scuola dove in passato sono stati impiegati anche i nonni vigili. La presenza delle strisce pedonali rialzate, con sfondo rosso acceso, segnalate da una adeguata segnaletica nei pressi della scuola Mari, sono il primo passo per la completa messa in sicurezza della strada dove dal 30 dicembre vige il limite di velocità a 30 chilometri orari. La decisione dell’assessorato alla mobilità, guidato da Rocco Galdi, di posizionare le prime strisce rialzate a Torrione era stata anticipata dal Mattino nel mese di luglio. Gli attraversamenti pedonali rialzati non sono disciplinati nel Codice della Strada (Decreto legislativo 30 aprile 1992, numero 285) e nel relativo Regolamento di Esecuzione e di Attuazione (Dpr 16 dicembre 1992, numero 495), e non devono essere confusi con i dossi rallentatori di cui all’articolo 179 del Regolamento, sebbene presentino alcune analogie. La loro realizzazione è comunque consentita anche in virtù di quanto indicato nella seconda Direttiva sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del codice della strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione del 27 aprile 2006. «In particolare – si legge nel parere ministeriale - è specificato che le misure di regolamentazione della circolazione, tra cui rientrano gli attraversamenti pedonali rialzati, devono essere realizzati senza impedimenti sulla viabilità principale o di attraversamento, che interessa spostamenti su più lunghe distanze». La Direttiva indica che tali tipologie di attraversamenti pedonali rialzati possono essere invece realizzati in contesti specifici, quali le isole ambientali, dove tale misura di mitigazione della velocità è condivisa tra le diverse tipologie di utenti della strada e dove la misura stessa non presenta controindicazioni. Ma cosa sono gli attraversamenti pedonali rialzati? Già i Comuni di Baronissi e Pellezzano hanno puntato negli anni su questa misura di limitazione della velocità dei veicoli. L’attraversamento pedonale rialzato consiste in una sopraelevazione della carreggiata con rampe di raccordo: persegue il duplice obiettivo di favorire l’attraversamento dei pedoni e di ridurre la velocità dei veicoli in transito.

La scelta di realizzare un attraversamento pedonale rialzato deriva da un’analisi del contesto stradale e in particolare dall’analisi dei flussi veicolari e pedonali, tenuto anche conto delle controindicazioni di tale soluzione quali la penalizzazione dei veicoli di soccorso e di emergenza, del trasporto pubblico locale, oltre che degli effetti acustici, e più in generale ambientali, derivanti dalla perturbazione della marcia dei veicoli.

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