Che succede se strizziamo un fazzoletto impregnato d’acqua nello spazio?

Nel corso della sua lunga carriera l’ex astronauta canadese Chris Hadfield si è dedicato anche alla divulgazione, mostrando la realtà della Stazione Spaziale Internazionale generando curiosità ed interesse. In un video ha spiegato che succede strizzando un fazzoletto zuppo di acqua nello spazio.

Astronauti ISS
Molto spesso nella Stazione Spaziale Internazionale vengono effettuati esperimenti, alcuni dei quali vengono ripresi e mostrati anche a noi sulla Terra.

Negli anni numerosi astronauti hanno prodotto dei video durante la loro permanenza nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS), alcuni di carattere scientifico, per istruire e divulgare la realtà dello spazio, altri con semplici aneddoti di vita quotidiana.

Anche la nostra Samantha Cristoforetti ci ha mostrato alcuni aspetti della vita spaziale, dalla difficoltà di governare i suoi capelli alla necessità di trovare un modo per mantenere i muscoli allenati che altrimenti perderebbero quasi tutto il loro tono dopo lunghe permanenze in condizioni di microgravità.

Tra i più noti astronauti (o ex astronauti) ad essersi ripresi fluttuando all’interno della stazione spaziale c’è sicuramente Chris Hadfield, un ex astronauta della NASA di origine canadese. Dal 13 marzo al 13 maggio del 2013 è stato comandante della ISS e durante quest’ultimo periodo di permanenza nello spazio ha effettuato svariate riprese andate anche in onda in diretta nelle scuole americane.

Tantissimi video di divulgazione scientifica

In uno di questi video, quello di cui vogliamo parlare in questo articolo, l’astronauta mostra quello che accade se si prova a strizzare un fazzoletto completamente impregnato di acqua mentre si è nello spazio.

Forse alcuni di voi penserebbero che strizzando il fazzoletto una moltitudine di goccioline di acqua di ogni dimensione inizino a fluttuare nella stazione spaziale in ogni direzione, ma così non è.

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Infatti nel video si vede come attorno al fazzoletto si formi una sorta di tubo di acqua che poi finisce per ricoprire anche le mani dell’astronauta, senza tuttavia allontanarsi dal suo corpo.

Perché avviene questo? Cosa tiene attaccata l’acqua al fazzoletto e alle mani di Chris Hadfield?

È la tensione superficiale dell’acqua. In fisica la tensione superficiale di un fluido non è altro che la tensione meccanica di coesione delle particelle sulla sua superficie esterna. Si tratta di una forza per unità di superficie, ed è la stessa che entra in gioco sulla Terra quando vediamo alcuni insetti camminare sull’acqua di stagni o laghi o che porta alla formazione delle gocce.

La tensione superficiale dell'acqua

Le molecole dell’acqua possiedono una notevole forza di coesione che le spinge a restare legate tra di loro. In pratica mentre le molecole all’interno di un liquido si attraggono in maniera simmetrica in tutte le direzioni, portando all’annullamento, in media, delle forze agenti sulla specifica molecola, le molecole che si trovano sulla superficie libera non sono circondate da altre molecole, non si trovano in una situazione di simmetria e risentono quindi di una forza netta diretta verso l’interno del liquido.

Ecco perché l’acqua strizzata fuori dal fazzoletto non si allontana ma rimane ben unita attorno a lui.

I video di questo e altri esperimenti spaziali molto interessanti ed istruttivi oltre a spiegarci le leggi della fisica ci mostrano anche come sarebbe diverso il mondo che conosciamo se andassimo a modificare anche un solo elemento, come la presenza o meno di gravità. Noi di Meteored crediamo che per interessarsi di una materia sia necessario conoscerla, ecco perché quotidianamente vi aggiorniamo su quello che accade sulla Terra e nell’universo.