Gita di giornata a Soncino: ecco le tre cose assolutamente da vedere

Partite dalla Rocca, passate dal Museo della Stampa e finite sotto un cielo stellato

Avete voglia di una gita fuori porta, a un’oretta da Milano, ma non avete idee?
Ho la proposta giusta per voi: questa settimana vi porto a scoprire la Rocca e il borgo di Soncino, in provincia di Cremona, e vi svelo quali sono le cose da vedere assolutamente in un giorno.

La strada per raggiungere Soncino

Per raggiungere Soncino non ci sono strade entusiasmanti, ma solo tangenziali, autostrade e strade statali.
Fate attenzione a quella che scegliete, perché TEEM e Brebemi costicchiano!

Cosa vedere a Soncino

Il bello di Soncino è che ogni volta che ci vengo mi sorprende; dopo averla visitata, penso sempre di aver visto tutto, ma non è così.

Ricordo ancora la gita fatta qui con la scuola, quando ero piccola: visita alla Rocca e al Museo della Stampa.
Ci son poi tornata da ragazza, e ho rivisitato la Rocca e il Museo.

E questa volta?
Questa volta, grazie alla bravissima guida Roberta, ho scoperto che a Soncino c’è moooooolto di più.

Siete pronti a viaggiare con me?
Partiamo subito, perché ci sono tre cose che non potete assolutamente perdere!

La Rocca di Soncino

Eh sì, anche oggi la mia visita a Soncino è partita dalla Rocca.
D’altronde è così affascinante che non si può fare a meno di visitarla.

Questa volta però ho scoperto che:

  • Qui sono state girate delle scene del celebre film Ladyhawke… Chi l’avrebbe mai detto.
  • Qui la Monaca di Monza, di cui vi ho parlato in alcuni blog post dedicati alla mia città, ha trascorso diversi periodi di vacanza, come li chiameremmo noi, perché la sua famiglia era imparentata con i conti Stampa. 
  • C’è un passaggio segreto nascosto che non avevo mai notato prima.

Che figata le visite guidate, si impara sempre qualcosa di nuovo!

Naturalmente, con la nostra guida Roberta abbiamo ripercorso la storia della Rocca sforzesca (e non dite castello che son due cose ben distinte!): costruita tra il 1473 e il 1475, è ancora oggi il simbolo della città. Venne realizzata per volontà del duca Galeazzo Maria Sforza sui resti di un monastero e adiacente l’antica cerchia muraria così da rafforzarla ulteriormente.

Nel 1536, con l’infeudazione del Conte Massimiliano Stampa, iniziarono i lavori per trasformare la Rocca in Castello; ve l’ho detto che non sono la stessa cosa: la rocca aveva infatti mero scopo difensivo, il castello, invece, era pensato come residenza; e per questo veniva abbellito con decorazioni pittoriche cui si aggiungeva normalmente anche una cappella.

Nel 1876, per espressa volontà degli Stampa, il fortilizio passò nelle mani dell’amministrazione comunale. Sette anni dopo, nel 1883, il Regio Ministero della Pubblica Istruzione incaricò l’architetto Luca Beltrami di progettarne il ripristino e il restauro. Beltrami decise di riportare tutto al progetto originario del ‘400 ed è così che si è tornati a parlare di Rocca e non di Castello.
Affascinante, vero?

Detto questo, ecco cosa dovete assolutamente vedere all’interno della Rocca:

  • Torre del Capitano, ultimo strato difensivo della fortezza e punto di partenza della via di fuga nascosta che portava fino alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie
  • La cantina in cui venivano conservate le derrate alimentari
  • La prigione
  • La cappella in cui si possono ancora ammirare alcune parti degli affreschi come la Madonna con il Bambino e lo stemma degli Sforza

Il Museo della Stampa

Amici de Il mondo di Fra, qui preparatevi a tornare bambini.
Almeno per me questo ha significato varcare nuovamente la soglia del Museo della Stampa di Soncino.

Prima di raccontarvi cos’ho combinato, però, spendo giusto due parole per raccontarvi la storia di questo luogo.

Quando venne edificata la rocca, nel ‘400, il duca milanese Francesco Sforza concesse a una famiglia ebraica di origine tedesca di aprire un banco dei pegni a Soncino per dare nuovo impulso alla militarizzazione di Soncino.

Pochi anni dopo, con l’apertura del Monte di Pietà da parte dei frati francescani, la famiglia decise di lasciare il banco per aprire una delle prime stamperie a caratteri mobili d’Italia e proprio qui, nel 1488, stamparono una trentina di edizioni ebraiche tra cui l’editio princeps della Bibbia.

La famiglia prese il nome di “Soncino” e Gershom Soncino diventò il più grande stampatore ebraico di tutti i tempi, facendo conoscere Soncino nel mondo.

E indovinate un po’ cosa si può fare durante la visita?
Eh sì, avete immaginato bene: si può provare a stampare la prima pagina della Bibbia ebraica del 1488 così come si faceva all’epoca. 

Secondo voi potevo perdermi questa occasione?
Ovviamente no, ed è qui che sono tornata bambina, perché questa attività l’avevo provata anche durante la mia gita con la scuola di tanti anni fa.

Che bello questo tuffo nel passato!

Pieve di Santa Maria Assunta a Soncino

La terza cosa che non potete assolutamente perdervi durante una visita a Soncino, è la Pieve di Santa Maria Assunta

Situata dietro il Palazzo Pubblico, risale al XII secolo. I lavori di rifacimento del 1580 ne mutarono profondamente l’aspetto e la chiesa venne impreziosita dagli affreschi dei cremonesi Giulio Calvi detto il Coronaro (1585) ed Uriele Gatti.

All’inizio del 1600, il coro venne allungato e vennero realizzate le cappelle laterali.

Il terremoto del 1802 danneggiò seriamente la chiesa, tanto che alla fine dell’800 venne profondamente restaurata e ampliata.

Ringrazio Roberta per averci consigliato caldamente di visitarla perché, entrando, sono rimasta veramente senza fiato alla vista del cielo trapuntato di stelle e degli altri affreschi che mi sono trovata davanti. 

La Pieve di Santa Maria Assunta di Soncino è davvero imperdibile.

Per concludere la nostra giornata a Soncino abbiamo visitato anche la Chiesa di San Giacomo, caratterizzata dal presbiterio sopraelevato dove si possono ammirare due splendide vetrate e il bel coro ligneo in noce realizzato nel 1507-1508, e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie fuori le mura, raggiungibile con una passeggiata di una decina di minuti dalla Rocca.

Dando un’occhiata al sito di Soncino, ho scoperto che nel borgo c’è ancora tanto da vedere: avendo parlato di film all’inizio di questo blog post, mi sento di poter dire che questo è stato solo il primo tempo e che presto tornerò per il secondo.

Viaggerete ancora con me?
Io come sempre vi aspetto on board.

Info utili

Località

Soncino (CR) – Lombardia
45 km da Bergamo/Brescia
50 km da Piacenza
64 km da Monza
68 km da Milano
72 km da Pavia

Visite guidate

Tramite la Pro Loco di Soncino, abbiamo prenotato una visita guidata di due ore dal costo di 50€ per cinque persone + 7€ a persona di biglietto d’ingresso.

La Rocca e il Museo sono chiusi il lunedì, dal martedì al venerdì sono aperti solo la mattina, nel weekend dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.00.

Dove mangiare

Nel centro storico di Soncino ci sono diversi locali in cui poter pranzare: noi ci siamo fermati al Boston Caffè, di fronte al Comune. Buon rapporto qualità (media) – prezzo: menù turistico 14€ bevande escluse.

Dove dormire

Soncino è una meta tranquillamente visitabile in giornata, se però stai organizzando un weekend fuori porta qui troverai sicuramente il posto migliore in cui dormire.

Cosa vedere nei dintorni

Vista la sua posizione, Soncino è un ottima base di partenza per raggiungere diverse interessanti località.
Tra le tante, vi suggerisco:
Castello Visconteo di Trezzo e Centrale idroelettrica Esterle di Cornate d’Adda
Castello di Rivalta e borgo di Bobbio (PC) – Emilia Romagna
Monza

Sempre in zona Soncino, avrete anche la possibilità di partecipare a visite guidate di altre perle della Lombardia. Qui sotto trovate qualche idea.

Data viaggio

24 febbraio 2023

Con chi ho viaggiato

Con la famiglia

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