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“E allora chi va al Primo Maggio?”. Pino insegno da applausi: come mette a tacere sinistra, polemiche e gufi

Pubblicato il 31/10/2023 14:46
Pino Insegno Giorgia Meloni

Nel deserto di temi e battaglie della sinistra, spunta ogni tanto una polemica sterile per provare a tenere alta l’attenzione. L’esodo di voti, però, non si arresta. Eppure discussioni come quella su Pino Insegno continuano a tenere banco strumentalmente, come se potessero portare a qualcosa. Il conduttore, come è noto, è tornato in Rai in questa stagione con il compito di rilanciare “Il mercante in fiera” e prendere il timone de “L’Eredità”, sostituendo Flavio Insinna. Sempre, però, intorno a lui aleggia l’ombra della sua amicizia con Giorgia Meloni, come se questa fosse una colpa. Intervistato dal Corriere della Sera, telefonicamente, Insegno parla a 360 gradi del suo momento e si è difeso dalle critiche. Cosa ha detto il conduttore, nonché tra i più grandi e stimati doppiatori di sempre? (Continua a leggere dopo la foto)
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Pino Insegno Giorgia Meloni

“Ho 64 anni – esordisce Pino Insegno – e nessuno dice che ne ho 40 di carriera sulle spalle e che sono commendatore della Repubblica per meriti sociali”. Ha ragione, nessuno lo dice. Sono impegnati a scrivere che è amico di Giorgia Meloni, mentre invece tutta la sua carriera per la sinistra che strumentalmente lo mette sulla graticola non conta. “Sento l’affetto della gente…”, dice. E sugli ascolti bassi ha aggiunto: “Mi hanno chiesto di dare una mano a una rete chiamata Raiduepercento. Perché è quella la media di quella fascia oraria. L’idea era di rianimare un po’ lo slot, di far capire all’abbonato che non passano solo vecchi telefilm quattro volte di seguito. Mi fanno partire all’1,2%, poi devo scalare: facciamo la media del 2,4%. Non è tanto? Okay, ma non è nemmeno poco. E segnalo che siamo solo alla ventesima puntata”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Pino Insegno Giorgia Meloni

Pino Insegno su Giorgia Meloni

Sulle ipotesi di chiusura del programma Pino Insegno parla di “cattiverie” scritte dai giornali, proprio perché il suo nome nome viene associato sempre dai soliti noti a quello della premier Giorgia Meloni. Infatti, Insegno riduce il tutto a una questione sostanzialmente politica: “La verità è che ce l’avete con me perché ero sul palco di Giorgia… E, allora, le chiedo: quelli che invece vanno sul palco di piazza San Giovanni alla festa del Primo Maggio?”. 2 a 0, palla al centro.

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