I guai della sanità: "In trenta ammassati al Pronto soccorso"

L’esperienza di un cittadino. "Eravamo praticamente uno sopra l’altro". Intanto la Regione licenzia le linee guida "per la presa in carico in Emergenza".

I guai della sanità: "In trenta ammassati al Pronto soccorso"

I guai della sanità: "In trenta ammassati al Pronto soccorso"

"Trenta persone in sala d’attesa. Trenta pazienti in accettazione e triage. Dieci persone in attesa di essere registrate, tutte in piedi e in fila praticamente attaccate l’una all’altra". Questo è il quadro dipinto da un cittadino di Pesaro, che ieri è capitato al Pronto soccorso del San Salvatore. "Eravamo praticamente uno sopra l’altro – scrive – con il Covid sempre in agguato. Chi aspettava seduto su una sedia a rotelle, chi in barella. Tutti ammucchiati sia negli scomparti che nei corridoi. Una situazione surreale, con il personale (che francamente fa il possibile e anche di più) che correva ovunque. Signori, non va bene". Questo è ciò che capita alla "gente normale", tra cui si ascrive il lettore, in un giorno normale.

E dire che solo pochi giorni fa la Regione licenziava le nuove linee guida per "ridurre tempi di attesa e migliorare la qualità della presa in carico" nell’Emergenza-Urgenza. Un piano che prevede, tra l’altro: ambulatori per i codici minori (cioè i pazienti non gravi), modelli organizzativi predefiniti per il boarding (l’accumulo di pazienti per l’attesa di un posto letto in reparto dopo la decisione di ricovero), campagne informative "per l’uso appropriato del Pronto Soccorso" e "contro la violenza verso gli operatori sanitari", e il maggior coinvolgimento delle direzioni generali. Tra l’altro, è prevista la misurazione del grado di soddisfazione degli utenti "attraverso la somministrazione di questionari". Auguri.