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Pieve Ligure, il ritorno del “teatro sugli scogli”

Edoardo Meoli
1 minuto di lettura

Genova - La location è suggestiva e unica: la scogliera di Pieve Ligure. Un luogo originale per fare teatro. E’ quanto avverrà questa sera, sabato 16 luglio, allo Scalo Demola dove nell’ambito della rassegna “Teatro Pubblico” salirà sul palco Massimo Minella con “1816, l’anno senza estate”.

Una piece tra racconto e teatro in cui il giornalista e scrittore racconterà una storia vera e con tante analogie con il presente. Massimo Minella richiama alla memoria l’ormai celebre e temuto anno senza estate, il 1816, quando il clima in Europa e il Nord America è stato caratterizzato da un’inversione di tendenza così significativa che ha prodotto fame e carestia. Il clima nel 1816 è stato alquanto bizzarro. L’estate non arrivò mai in quell’anno perché erano tornate le temperature fredde. Il cielo era quasi sempre nuvoloso. La carenza di luce solare, era così rilevante che gli agricoltori hanno subito ingenti perdite in termini di raccolto e la penuria di cibo è stata riportata in Irlanda, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

Sarebbe passato più di un secolo prima che gli esperti si rendessero conto delle ragioni che hanno portato al particolare evento climatico: l’eruzione di un vulcano gigantesco su un’isola remota dell’Oceano Indiano, che un anno prima ha emesso nell’atmosfera una ingente quantità di polveri vulcaniche. Le polveri del Monte Tambora, hanno avvolto l’intero globo, e con la luce solare bloccata al di fuori di esso, il 1816 non ha avuto una estate “normale”.

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