Vi portiamo nel Comune di Scicli, circa 26mila abitanti in provincia di Ragusa, Regione Siciliana.
Storia
Tra i colli di San Matteo, della Croce e del Rosario, nasce Scicli, dall’arabo “sikla”, che significa recipiente per mungere, oppure da siclis, siculi. La prima presenza umana risale all’età del Rame, poi sono state ritrovate tracce dell’insediamento greco, dei cartaginesi, fino all’arrivo dei romani nel III secolo a.C., che fanno di Scicli una città decumana, e infine dei bizantini nel VII secolo d.C..Con l’avvento degli arabi, la città si consolida e vive il primo periodo d’oro. La dominazione araba resiste fino alla fine dell’XI secolo quando si insediano i Normanni, che introducono in Sicilia il sistema feudale e dominano sull’isola per circa un secolo.
Cosa vedere
Tra le vie di Scicli già si ammira l’arte del barocco siciliano. Da piazza Busacca, a via Nazionale, passando per via Mormino Penna: ogni angolo è decorato da mensole figurate e ringhiere a petto d’oca, come il palazzo del Municipio o palazzo Beneventano, fonte di ispirazione per migliaia di turisti e fotografi. Da visitare la chiesa monumentale di San Giovanni Evangelista del XIV secolo e la chiesa di San Matteo, simbolo della città, collocata in cima all’omonimo colle dal quale è possibile percorrere una passeggiata panoramica, fino ad arrivare ai ruderi dell’antico castello.
L’anno sciclitano è ricco di eventi. A partire dal mese di febbraio con il Carnaluvari ra Stratanova, l’evento cittadino dedicato al carnevale che si tiene nel quartiere di Stratanova. A seguire, la tradizionale Sagra delle Teste di Turco, dedicata al tipico dolce sciclitano che si tiene in occasione della Festa delle Madonna delle Milizie, patrona della città, l'ultimo sabato di maggio. In estate invece va di scena la Taranta Sicily Fest tra la musica e il ritmo delle canzoni popolari. Infine, altra sagra da segnare in agenda è quella del Cucciddatu Scaniatu - organizzata dalla Parrocchia SS. Salvatore in occasione dei festeggiamenti del santo - prodotto da forno tipico, a forma di ciambella e a base di farina, caciocavallo, pepe nero e salsiccia.
Cosa mangiare
La cucina sciclitana è senza dubbio ricca di sapori, come del resto quella siciliana. Un perfetto mix tra specialità di mare e terra. Tra i piatti tipici troviamo la pasta con i cavoli, i ravioli o i cavatelli al sugo, il caturro, ovvero la polenta siciliana, le mpanate (di chiara origine spagnola, da empanadas), panzerotti a base di carne di pollo o tacchino e patate cotte al forno, e le scacce, una sorta di pizza ripiena, prettamente con pomodoro melanzane e cipolla.
Dove parcheggiare
All’interno della città ci sono molti parcheggi, per lo più gratuiti.