Sistema Vergilius: cos’è e differenze con tutor e autovelox

Sistema Vergilius: cos’è e differenze con tutor e autovelox

Il sistema Vergilius è un mix tra tutor e autovelox, che consente di misurare la velocità media e la velocità istantanea di un veicolo nello stesso arco temporale. Ecco le differenze con tutor e autovelox

Il sistema Vergilius è una versione avanzata del tutor, o meglio un mix tra quest’ultimo e l’autovelox, che consente di misurare la velocità media e la velocità istantanea nello stesso arco temporale. Si tratta di un sistema innovativo che consente di monitorare con grande precisione il comportamento degli automobilisti al volante, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti e i morti e di incentivare una guida responsabile.

Introdotto nel 2012, a differenza del Tutor, non si trova solo in autostrada, ma anche su alcune strade extraurbane, soprattutto in determinati punti strategici. Per la precisione, il Tutor è installato esclusivamente su tratti gestiti da Autostrade per l’Italia e altre concessionarie ad essa associate, mentre il sistema Vergilius copre i tratti gestiti dall’Anas.

Inizialmente fu installato inizialmente solo su alcune strade extraurbane note per la loro pericolosità e per l’alto numero di incidenti, come la SS1 Aurelia, la SS145 Var Sorrentina e l’autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria. L’obiettivo è di diffonderli gradualmente, al fine di migliorare la sicurezza stradale.

Come funziona il sistema Vergilius

Come già detto, il sistema Vergilius funziona come un tutor e un autovelox messi insieme, per cui è uno dei sistemi di rilevamento della velocità più innovativi.


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È, infatti, in grado di misurare la velocità media e la velocità istantanea nello stesso arco temporale. Per calcolare la velocità media tra due portali usa lo stesso metodo del Tutor, mentre per la velocità istantanea utilizza il portale, dove sono installate le fotocamere, come un autovelox.

È, infatti, possibile notare su alcune extraurbane e autostrade la presenza di alcuni portali con delle telecamere che controllano la viabilità. A differenza del tutor però non presenta sensori, ma appunto telecamere e portali.

Come funziona il tutor

Il tutor è un sistema sviluppato da Autostrade per l’Italia e gestito dalla Polizia Stradale. Attraverso l’installazione di sensori nell’asfalto e portali con telecamere, il dispositivo è in grado di rilevare la velocità media tra i due portali (10 – 25 km). È sempre in funzione, anche di notte e in qualsiasi condizione climatica. La posizione di tutte le postazioni fisse per la rilevazione della velocità installate lungo la rete gestita da Autostrade per l’Italia e dalla Polizia Stradale è pubblica.

Come funziona l’autovelox

L’autovelox rappresenta uno dei sistemi di rilevamento della velocità più conosciuto. Può essere mobile, quindi installato su un piedistallo o su un’autovettura a bordo strada ed è necessaria la presenza delle forze dell’ordine, oppure in una postazione fissa. Tale dispositivo è riconoscibile in quanto è collocato all’interno di un box, posizionato al lato della carreggiata.


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Come previsto dalla legge, la sua presenza deve essere segnalata con specifici cartelli. Ne esistono tre tipologie:

  • autovelox a fotocellula. Grazie a due o più fotocellule rilevano la velocità esatta del mezzo che passa in prossimità della postazione. Sono definiti fissi ma si possono spostare da una postazione all’altra.
  • autovelox telelaser. Sono tenuti in mano dall’operatore e puntati sul mezzo che transita. La velocità è calcolata tramite l’emissione di un raggio laser che rimbalza sul mezzo e poi ritorna indietro.
  • autovelox con apparecchi video. Calcolano la velocità elaborando i video di una telecamera, solitamente collocata nell’abitacolo delle auto della Polizia Stradale.

Sistema Vergilius, le multe in caso di infrazione

L’art. 142 del Codice della Strada prevede, per il superamento dei limiti di velocità, le seguenti sanzioni:

  • multa da 42,00 € a 173,00 € per il superamento dei limiti di velocità di non oltre i 10 km/h
  • da 173,00 € a 695,00 € per un eccesso di velocità compreso tra 10 km/h e 40 km/h e decurtazione di 3 punti sulla patente
  • multa da 544,00 € a 2.174,00 € per un eccesso di velocità tra i 40 km/h e i 60 km/h e decurtazione di 6 punti, con possibile sospensione della patente da 1 a 3 mesi (che possono diventare da 8 a 18 mesi in caso di recidiva entro il biennio)
  • da 847,00 € a 3.389,00 € per un eccesso di velocità oltre i 60 km/h e la decurtazione di 10 punti, con sospensione della patente da 6 a 12 mesi. In caso di recidiva in un biennio è disposta la revoca della patente di guida.

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Tutte le sanzioni descritte sono raddoppiate se commesse dai conducenti di autotreni, autoarticolati, autosnodati, autobus di massa superiore a otto tonnellate, autocarri di massa superiore a 3,5 tonnellate, veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose e mezzi d’opera.

Tutti questi dispositivi devono, in sostanza, essere intesi come strumenti a tutela della salute e della sicurezza pubblica. Funzionano dunque da deterrente, così da obbligare i guidatori a rispettare i limiti imposti su ogni determinato tratto stradale.

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