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Battipaglia, ponte “abusivo”: il Comune risarcisce

di Carmine Landi
Accordo con i privati “invasi” dall’opera per salvare la passerella fuorilegge in centro. I giudici: «Va spostata»
Battipaglia, ponte “abusivo”: il Comune risarcisce

Fu inaugurata in pompa magna il giorno dell’antivigilia di Natale del 2010, a un anno e mezzo dall’elezione dell’allora sindaco Giovanni Santomauro. Eppure la suggestiva passerella pedonale di via Roma, quella che sovrasta il corso del fiume Tusciano e congiunge il centro a via Adige, è abusiva. A 14 anni dalla sua realizzazione, il “ponte della speranza” costerà ancora quattrini al Comune di Battipaglia, nella speranza che tanto basti a salvare un’opera pubblica che sarà pure esteticamente gradevole – malandate pedane a parte – ma è abusiva: non rispetta le distanze dalle abitazioni limitrofe. In particolare quelle sottostanti, letteralmente “invase” dalla passerella.

La prima sentenza avversa al Comune, emessa dal Tribunale civile di Salerno, risale a quattro anni fa: l’amministrazione guidata dalla sindaca Cecilia Francese decise pure d’impugnarla in Corte d’appello. Invano: aveva ragione il ricorrente, uno dei condomini che fin dal 2010 aveva battagliato nelle aule giudiziarie per far valere i propri diritti. «Dall’elaborato peritale – il verdetto – è risultata l’illegittima realizzazione della passerella, posta in aderenza al corpo di fabbrica dell’attore per tutta la sua lunghezza (2,74 metri) che andrà, pertanto, posizionata a distanza legale». Il ponte della speranza andava spostato: questo l’ordine dei giudici.

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