In questo articolo facciamo un viaggio tra gioia e dolore per capire che entrambi fanno parte del percorso di crescita e scoperta interiore che porta all’osservazione e all’accettazione di quello che si sta vivendo.

Attraversare il dolore

Il percorso di crescita di un uomo passa inevitabilmente anche attraverso dure prove, dolorose e sofferte. Cosa sarebbe la vita senza questo? Probabilmente non avrebbe senso, come se in una fiaba non ci fosse la foresta oscura che l’Eroe deve attraversare o la strega cattiva che ostacola il cammino. E a pensarci bene quei ponti da attraversare sono ciò che più ci servono, sono ciò che ci portano sull’altra sponda. Certo possiamo passare dei momenti di sconforto e di dubbio quando dobbiamo attraversali, ma sono anche l’unico modo per proseguire quando davanti a noi abbiamo un burrone e la meta che vogliamo raggiungere sta dall’altra parte. Ecco che quei momenti di dubbio, andare o non andare, attraversare il ponte, sono tanto importanti quanto lo sono il suo superarlo.

Perché possiamo cogliere questa domanda: “Davvero voglio proseguire?” In realtà non c’è nessuno che ci vieta di stare fermi dove siamo e goderci quello che c’è adesso. Senza pretendere nulla di più. Ma è proprio allora che la Vita ci mette alla prova, chiede al nostro Spirito di farsi sentire e di confermare il suo “Sì! Io voglio crescere, voglio continuare questa Avventura !”

Ecco, il dolore è un ponte sull’altra riva dove ci aspettano nuovi paesaggi, altre scoperte, incantati regni e sicuramente anche altri ponti. Quando mi fermo ad osservare la mia sofferenza e il mio dolore sento che in fondo nasconde una meravigliosa chiave per la liberazione. E’ come una gemma grezza ma preziosa che aspetta solo di essere scoperta e raffinata. Se il mio Spirito ha detto Sì all’inizio del Viaggio posso benissimo tradirlo e fermarmi in questi momenti di sconforto guardandomi indietro, ma riflettiamoci bene.

La vita è un continuo mutamento e assecondare questo è esso stesso la Vita.

L’Archetipo del Viaggio Interiore

Perché un Maestro come Gesù insisteva su questo punto ? “Io sono la Via, la Verità e la Vita?” Poiché il sentiero, o la Via come la chiama lui è un percorso di cambiamento e di crescita. Contiene la Verità in quanto cela nell’Archetipo del Viaggio e dell’Avventura Eroica l’essenza della Vita. Ecco perché le Fiabe sono estremamente vere. Custodiscono insegnamenti molto concreti e ci mostrano simbolicamente il percorso che ognuno di noi è chiamato a fare, quando il suo Spirito dice “Sono pronto!”.Immagine-11 Avanzare nel proprio percorso di crescita è tutto, non ci si può permettere la sosta o il guardarsi indietro.

Tornando al tema del dolore, cosa non è se solo una tappa del cammino come tante altre. Quindi perché rifuggirlo ? Perché potreste rispondermi, quando abbiamo iniziato il cammino cercavamo pace e felicità e non questo. Ma la meta muta continuamente amici miei, forse mentre proseguiamo sentiamo di stare crescendo talmente tanto che la voce della nostra interiorità più profonda si fa sempre più presente. E ciò che conoscevamo prima è ormai superato. Anche i nostri desideri o quello che credevamo essere ciò che volevamo. Inizialmente cercavamo la felicità mentre forse passo dopo passo abbiamo capito che questa può diventare una strada essa stessa e non la meta. La meta personalmente la sento come un grande Mistero in cui voler immergermi, raggiungere, perché una sete di conoscenza è la spinta che mi fa proseguire. La conoscenza non accetta distinzioni tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra Gioia e Dolore. La conoscenza è il comprendere, riuscire a tenere in mano quello che c’è.

Stare in quello che c’è

E se nella mia Vita c’è dolore in questo momento, conoscerò il dolore e in cuor mio vorrò farlo anche se non è sempre immediato rendersene conto. Se nella mia vita c’è Gioia, conoscerò la Gioia. E’ questa la più grande libertà, essere al di sopra di queste due facce che rappresentano una stessa moneta. E tenere in mano questa moneta, farla girare e roteare, non auspicandomi una o l’altra in particolare, ma sapendo che la Vita decide per me quale sia il lato che dovrò conoscere in questo momento. Ecco perché trovo ormai sterili tutte le distinzioni che si fanno tra Gioia e Dolore, tra Via nel buio o nella Luce. Capite che non c’è nulla la fuori che non voglia essere conosciuto? E se state affrontando momenti bui e di sofferenza sappiate che da questi si esce solo attraversandoli, solo conoscendoli. E la stessa cosa vale per l’opposto. I piaceri estremi, come il cibo od il sesso, si possono trascendere solo conoscendoli, solo passandoci attraverso. Evitarli credendo di fare un percorso spirituale è un mero inganno.

Quindi cari amici non rinunciate a nulla, non rinunciate alla Gioia, che è la cosa più Bella che vi sia, una danza della Vita…e non rinunciate al Dolore che può essere quel ponte che vi fa proseguire per cominciare un nuovo ballo. Fate questo con estrema onestà verso voi Stessi però, ricordatevi che la Via deve essere anche Vera. Per questo siate onesti con i vostri impulsi, desideri ed emozioni e anche auto-sabotaggi.

Guardate tutto ciò che c’è e proseguite.

Accettazione

spa Non ho usato la parola accettazione perché molte volte può essere fraintesa portando ad alimentare l’inganno se il suo senso non è compreso appieno. Vi faccio un esempio. Poniamo il fatto che sto passando un periodo doloroso perché il mio compagno/a mi ha lasciato e non ne capisco il motivo. Questo porta alla luce probabilmente quella parte di me che si sente abbandonata e incompresa e genera emozioni di sofferenza profonde che forse per molto tempo avevo tenuto nascoste a me stesso. L’accettare questa situazione significa vederla, osservarla e conoscere quindi quella parte di me che ha queste ferite. Non significa però accusarmi di aver provocato questa situazione, non significa rintanarmi in questo dolore per evitare di rialzarmi e fare qualcosa. Significa invece prendere consapevolezza che in me esiste questa freccia che è andata a colpirmi proprio in quel punto. Dove è caduta la freccia si nasconde però un grande tesoro, una grande potenzialità nascosta. Si nasconde probabilmente un nucleo di amore e generosità incondizionate dietro a quel dolore. Se fossimo capaci di attraversarlo completamente arriveremo a conoscere al di là della sponda un Amore più alto che va oltre i condizionamenti. Certo nella vita non arriviamo mai a ciò completamente, ma è una continua scoperta. E’ un continuo scavare pian piano per celare di volta in volta parte di quel tesoro nascondo che portiamo dentro. E molte volte si nasconde dietro alla sofferenza.

Come sono importanti questi momenti anche quelli di Gioia sono altrettanto essenziali perché la Gioia è il collegamento diretto con lo Spirito, in quei momenti siamo più vicini ad esso.

Ecco che nutrirci di Gioia ci permette poi di affrontare i momenti bui con una Luce dentro che può aiutarci ad attraversarli. Ma è tutto funzionale e nulla viene gettato via. Solo la menzogna, solo l’inganno è il vero veleno che può portarci alla Morte (sia spirituale che fisica). E ci avveleniamo ogni volta che crediamo a ciò che ci dicono gli altri, a quello che gli altri vogliono per noi, a quando rinunciamo ai nostri desideri e passioni o quando mettiamo sul piedistallo Idoli di pezza e non Noi stessi.

La verità come Via

black-white-butter-fly Ecco l’unica cosa che va evitata, ecco le sabbie mobili dell’Anima. La menzogna verso noi stessi. Non prendiamoci in giro per favore, non fatelo con voi stessi. Fatelo con gli altri piuttosto, almeno sarebbe un esercizio per lasciare andare questo moralismo e per-benismo che tanto sa di marcio. La situazione in cui siete adesso non vi piace? Bene, prendete l’insegnamento che ci sta dietro, ma perché rimanerci, perché continuare il vostro calvario nel dolore. Accettare il dolore non vuol dire affondare il coltello nella piaga, quello è un puro martirio che in questi termini non porta a nulla di buono. C’è già la società come la conosciamo (sia quella occidentale che orientale badate bene) che professa una spasmodica ricerca esteriore della felicità per ottenere invece il vero scopo di annientare quella fiamma di Vita e di ricerca che abbiamo dentro.Porta solo a uccidere uomini e a creare macchine. Porta solo alla stagnazione nell’ombra. Accettare il dolore è raccoglierlo, metterlo nella propria bisacca sapendo che nasconde una pietra d’oro per poi proseguire il cammino.

Proseguite con a guidare i vostri passi solo la Verità amici. Siate esploratori dell’Anima.

Luca Carli

 

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