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Come mettere in regola la colf

14 Settembre 2020 | Autore:
Come mettere in regola la colf

Come assumere, inquadrare e retribuire la collaboratrice domestica, quali sono gli adempimenti obbligatori.

Devi assumere la collaboratrice domestica e non sai da che parte cominciare? Innanzitutto, devi tener presente che il rapporto di lavoro domestico è un rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti, anche se alcuni adempimenti risultano più leggeri e semplificati, rispetto a quelli a carico delle aziende e dei professionisti che assumono dipendenti.

Come tutti i datori di lavoro, anche il datore di lavoro domestico è tenuto a corrispondere i contributi previdenziali all’Inps: questi contributi consentono anche di accedere alle prestazioni assicurative a carico dell’Inail, ossia alla tutela in caso d’infortunio sul lavoro o malattia professionale.

Il datore di lavoro domestico, a differenza degli altri datori di lavoro, non è invece sostituto d’imposta: in pratica, non sei obbligato a trattenere le tasse alla colf in busta paga ed a versarle ogni mese con modello F24 (anche se è allo studio una nuova normativa a questo proposito che potrebbe far diventare tutti i datori di lavoro domestico dei sostituti d’imposta).

Ma procediamo per ordine, e vediamo come mettere in regola la colf.

Iniziamo subito col chiarire che gli adempimenti e le regole da seguire possono cambiare a seconda della prestazione necessaria e della cittadinanza della collaboratrice.

Nello specifico, se l’aiuto di una collaboratrice domestica è necessario in via del tutto eccezionale, per retribuire la prestazione lavorativa si può utilizzare il libretto famiglia, un nuovo strumento che è subentrato al posto dei voucher. Se vuoi approfondire, ecco la Guida completa all’utilizzo del libretto famiglia.

Se la colf è straniera e proviene da un Paese non comunitario, la procedura per l’assunzione è molto più lunga ed articolata, in quanto sono necessari il nulla osta al lavoro, il visto d’ingresso, il contratto e il permesso di soggiorno. Qui trovi la Guida completa all’assunzione di lavoratori stranieri.

Ad ogni modo, se la lavoratrice si trova già in Italia ed è già in possesso di un regolare permesso di soggiorno, puoi procedere direttamente all’assunzione, come se si trattasse di una lavoratrice italiana o comunitaria.

Come si assume la colf?

Per assumere la collaboratrice domestica devi innanzitutto stipulare un contratto, o lettera di assunzione, nel quale sono stabiliti diritti e doveri derivanti dal rapporto di lavoro e le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa.

Nel dettaglio, la lettera di assunzione deve recare le seguenti indicazioni:

  • data di inizio del rapporto di lavoro;
  • retribuzione, cioè stipendio pattuito (solitamente è indicato in misura oraria);
  • mansioni e livello in cui è inquadrata la lavoratrice;
  • eventuale convivenza della colf con la famiglia del datore di lavoro;
  • orario di lavoro, giorno di riposo settimanale, eventuale collocazione della mezza giornata di riposo settimanale aggiuntiva;
  • contribuzione di assistenza contrattuale (si tratta dei contributi aggiuntivi versati alla Cassa Colf, obbligatori per gli aderenti al contratto collettivo nazionale per il Lavoro domestico);
  • luogo in cui si deve svolgere l’attività lavorativa, ed eventuali previsioni di temporanei spostamenti (villeggiatura o altri motivi legati alla famiglia);
  • periodo di ferie annuali spettanti;
  • eventuale durata del periodo di prova;
  • ulteriori clausole specifiche.

Devi, inoltre, indicare se la lavoratrice è assunta:

  • per un’attività discontinua assistenziale di attesa notturna (in questo caso deve indicare l’ora di inizio e l’ora di cessazione dell’assistenza); questa è un’eventualità per il personale badante, non per le colf;
  • per garantire esclusivamente la presenza notturna; anche questa è un’eventualità per il personale badante, non per le colf;
  • in regime di convivenza a servizio ridotto (precisando l’orario effettivo pattuito e la sua disposizione temporale);
  • l’anzianità di servizio che la colf ha maturato nel livello A, se ha meno di 12 mesi di esperienza professionale e non è addetta all’assistenza di persone.

Ricorda che, all’atto dell’assunzione, sono necessari diversi documenti: documento d’identità, codice fiscale. Qui l’Elenco completo documenti assunzione colf.

L’assunzione, a differenza di quanto avviene per la generalità dei datori di lavoro, non va comunicata ai servizi per l’impiego, ma all’Inps, entro le ore 24 del giorno precedente (festivi compresi) a quello di inizio del rapporto di lavoro. La comunicazione di assunzione ha efficacia anche nei confronti dei servizi competenti, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero della Salute, dell’Inail e della prefettura/ufficio territoriale del Governo.

Come si comunica l’assunzione della colf all’Inps?

Puoi assumere la colf:

  • attraverso il portale web dell’Inps, se sei in possesso delle credenziali d’accesso (Pin dispositivo, Spid di secondo livello, Cns carta nazionale dei servizi);
  • tramite il call center Inps al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile (a pagamento, secondo la tariffa prevista dal tuo gestore telefonico);
  • tramite intermediari abilitati, come i consulenti del lavoro.

Il modulo di comunicazione dell’assunzione all’Inps si chiama Cold Ass e deve contenere le seguenti informazioni:

  • codice fiscale, indirizzo, recapito telefonico, estremi del documento d’identità del datore di lavoro
  • codice fiscale, indirizzo, recapito telefonico, estremi del documento d’identità della colf;
  • data di assunzione ed eventuale data di fine rapporto (per i contratti a termine);
  • ore settimanali di lavoro;
  • assunzione come colf o come badante;
  • retribuzione mensile ed oraria;
  • eventuale convivenza col datore di lavoro;
  • eventuale fruizione del vitto e dell’alloggio;
  • eventuali legami di parentela della colf col datore di lavoro;
  • eventuale condizione del datore di lavoro d’invalido di guerra o del lavoro, o mutilato, o invalido civile o cieco civile, con indennità di accompagnamento;
  • bisogna infine indicare se il datore di lavoro è sacerdote secolare di culto cattolico.

Come devo inquadrare la colf?

A seconda delle mansioni svolte e del grado di specializzazione, i lavoratori domestici sono inquadrati in livelli differenti: A e AS, B e BS, C e CS, D e DS. Per approfondire: Livelli d’inquadramento della colf.

La colf può essere assunta con un regime orario differente, nello specifico in regime di:

  • non convivenza, a tempo pieno o parziale;
  • convivenza, che a sua volta può essere:
    • a servizio intero;
    • a servizio ridotto, per lavoratori inquadrati nei livelli C, B e B Super e studenti di età compresa fra i 16 e i 40 anni;

La colf può essere assunta a tempo indeterminato o a termine.

Quanto devo pagare la colf?

La paga oraria minima della colf varia a seconda del livello in cui è inquadrata; ecco i minimi per il 2019:

  • A: 4,62 euro;
  • AS: 5,45euro;
  • B: 5,78 euro;
  • BS: 6,13 euro;
  • C: 6,47 euro;
  • CS: 6,82 euro;
  • D: 7,87 euro;
  • DS: 8,21 euro.

Ecco, invece, l’ammontare, per il 2019, delle indennità sostitutive di vitto e alloggio:

  • pranzo o cena 1,96 euro;
  • alloggio 1,69 euro.

Ricorda che alla colf spettano anche gli scatti di anzianità.

Nuovo contratto di lavoro domestico 2020- 2021

Entra in vigore, dal 1° ottobre 2020, il nuovo contratto collettivo nazionale del settore domestico, sottoscritto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Federcolf, Fidaldo e Domina.

Tra le principali novità del contratto collettivo vi sono:

  • gli aumenti della retribuzione per il 2020 ed il 2021;
  • l’estensione del periodo di prova a 30 giorni per tutti i lavoratori domestici;
  • una nuova indennità mensile di 100 euro per i lavoratori CS o DS addetti all’assistenza di più di una persona non autosufficiente;
  • la previsione di un unico livello di inquadramento per le baby-sitter.

In allegato, la tabella con i nuovi minimi retributivi

Quando devo pagare la colf?

Normalmente, i collaboratori domestici ricevono lo stipendio ogni mese, ma puoi accordarti per riconoscere gli importi dovuti alla colf con una cadenza differente, anche ogni settimana, o dopo ogni giornata di lavoro.

Posso pagare la colf in contanti?

Per i lavoratori domestici, a differenza di quanto avviene per la generalità dei lavoratori dipendenti, non vige il divieto di pagamento in contanti. Se decidi di pagare la colf in contanti ti consiglio però di farle firmare, di volta in volta, una ricevuta di pagamento.

Quando devo pagare i contributi della colf?

Devi pagare i contributi della colf ogni tre mesi; in particolare:

  • i contributi del primo trimestre dell’anno devono essere versati entro il 1-10 aprile;
  • i contributi del secondo trimestre dell’anno devono essere versati entro il 1-10 luglio;
  • i contributi del terzo trimestre dell’anno devono essere versati entro il 1-10 ottobre;
  • i contributi del quarto trimestre dell’anno devono essere versati entro il 1-10 gennaio dell’anno successivo.

I contributi possono essere versati utilizzando i bollettini Mav, inviati dall’Inps e precompilati con gli importi dovuti, secondo le ore di lavoro indicate nel modello di assunzione.

Se le ore di lavoro variano rispetto a quanto indicato all’Inps, puoi indicare le variazioni e stampare un altro bollettino Mav con gli importi corretti dal sito dell’istituto, alla sezione Servizi online. Puoi anche richiedere di variare gli importi agli operatori del circuito di pagamento o del call center.

Puoi pagare i Mav dell’Inps presso:

  • uno sportello delle Poste;
  • una tabaccheria convenzionata (Circuito Reti Amiche);
  • uno sportello bancario o il sito web di Unicredit;
  • online, direttamente sul sito web dell’Inps, alla pagina Portale dei Pagamenti, utilizzando una carta di credito;
  • tramite contact center Inps-Inail, utilizzando una carta di credito.

Qui vedi Come si calcolano i contributi della colf.

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