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Limite di velocità in prossimità di un incrocio

5 Giugno 2023 | Autore:
Limite di velocità in prossimità di un incrocio

Le regole da rispettare in base alla strada, al tipo di di veicolo ed alle condizioni di visibilità e di traffico.

Sei alla guida della tua auto o moto e ti stai avvicinando a un incrocio. Probabilmente, sai che occorre «moderare la velocità», ma di quanto? Agli incroci – che il Codice della strada chiama «intersezioni» – i limiti prestabiliti per il tipo ed il tratto di strada che stai percorrendo non bastano più: ci sono ulteriori regole ulteriori da rispettare. La velocità da tenere è, infatti, un concetto dinamico, che dipende dalle concrete condizioni della strada e del traffico e da tutti gli elementi che possono provocare pericolo, come il fatto di guidare di notte o mentre si è immersi nella nebbia.

In questo articolo, esamineremo qual è il limite di velocità in prossimità di un incrocio: sono concetti che potrebbero tornarti molto utili nel malaugurato caso di incidente, per stabilire a chi deve essere attribuita la responsabilità e, dunque, il pagamento dei danni.

Limiti di velocità per tipo di strada

Ogni tipo di strada ha il proprio limite generale di velocità imposto dal Codice [1]: i più comuni sono quello di 130 chilometri orari sull’autostrada (che scendono a 110 in caso di pioggia, neve, grandine o altri fenomeni di maltempo), 90 sulle strade extraurbane, 50 in quelle urbane (che possono essere elevati a 70 nei tratti a scorrimento veloce appositamente segnalati dagli appositi cartelli).

Limiti velocità per categorie di veicoli

Ci sono poi i limiti di velocità stabiliti per ciascuna categoria di veicoli: ad esempio, i ciclomotori non possono superare i 45 km/h, le macchine agricole ed operatrici i 40 (ma solo se montano pneumatici, altrimenti, come nel caso dei mezzi cingolati, il limite scende a 15), gli autocarri di massa superiore a 5 tonnellate, gli autotreni ed autoarticolati in autostrada hanno il limite di 80 km/h e gli autobus quello di 100 km/h.

Velocità ottimale durante la marcia

Ma non finisce qui perché il Codice della strada in un’altra norma [2], che è fondamentale ai fini del nostro discorso, stabilisce anche l’obbligo, per ogni conducente di «regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione».

È proprio questa la regola basilare: ogni guidatore deve commisurare la velocità del mezzo che conduce regolandosi, di volta in volta, in base alle concrete condizioni della viabilità e del traffico presenti in quel momento – come tutto ciò che incide sulla visibilità e sulla tenuta del manto stradale – e di tener conto di qualsiasi elemento che possa provocare pericolo a persone o cose o turbare la regolarità della circolazione stradale.

In un centro urbano, vige il limite generale di 50 km/h, ma se c’è traffico intenso, oppure ci si trova in prossimità di una scuola durante l’orario di entrata o di uscita degli alunni, la velocità dovrà essere limitata ulteriormente, in modo da prevenire il rischio di incidenti con altri veicoli o di investimenti di pedoni.

Come regolare la velocità agli incroci

Abbiamo appena visto che c’è un preciso obbligo che impone di tener conto di tutti i fattori che possono comportare un pericolo alla sicurezza della circolazione e già questo richiede la massima prudenza nella velocità da tenere. Ma il Codice della strada, nella norma che stiamo analizzando, richiede ancora qualcosa di più: «il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile».

Insomma: quando è necessario non basta ridurre la velocità, bisogna proprio fermarsi. Già qui emerge l’incrocio, che rientra tra gli ostacoli sicuramente prevedibili, perché la nostra traiettoria  può incrociarsi con quella di un altro veicolo che percorre la stessa strada provenendo dalla direzione di intersezione. E infatti la norma prosegue disponendo che «in particolare, il conducente deve regolare la velocità nei tratti di strada a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e delle scuole, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilità per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell’attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici».

Quando non c’è il segnale di stop o di dare precedenza

In sostanza, non è sufficiente rispettare i limiti segnaletici e generali per essere in regola: agli incroci non c’è un limite preciso e prestabilito da tenere, valido sempre e in tutti i casi, ma piuttosto occorre regolarsi in base alle condizioni della strada percorsa e in quel momento, fino a fermarsi completamente, arrestando la marcia se le circostanze lo richiedono e non soltanto quando lo impone un segnale di stop o di dare precedenza. Il criterio di fondo è quello di prevenire qualsiasi possibile pericolo che sia ragionevolmente prevedibile.

Anche l’innesto in una strada con diritto di precedenza, come la rampa che immette su un’autostrada, impone cautela: si deve rallentare e verificare sia a destra sia a sinistra se sopraggiungono veicoli nel momento in cui stiamo per immetterci; in tal caso bisogna fermarsi.

Gli incroci possono essere insidiosi e la loro pericolosità può cambiare nelle varie ore della giornata o della notte, come nel caso dei semafori a colore giallo lampeggiante dove bisogna procedere – stabilisce il Codice della strada [3] – «a velocità moderata e con particolare prudenza, rispettando le norme di precedenza».

Incroci con visibilità limitata

Inoltre, occorre sempre adottare la massima prudenza nei tratti di strada che per qualsiasi motivo abbiano una visibilità limitata: è il caso, ad esempio, di siepi o vegetazione che occludono la visuale di una parte dell’incrocio, oppure di una pioggia intensa, o di nebbia fitta, che rendono difficile scorgere gli altri autoveicoli che possono arrivare in senso opposto, quando ti prepari ad impegnare l’incrocio e attraversarlo.

Anche i veicoli parcheggiati in curva possono ostacolare la visibilità, e la loro violazione delle regole sulla sosta non esime il conducente che si accinge ad impegnare l’incrocio a rallentare, e se occorre fermarsi, per verificare che non sopraggiungano altri veicoli, quindi occorre sempre la massima prudenza.

Sanzioni per chi non si ferma agli incroci

Anche le sanzioni previste per il mancato rispetto dei limiti di velocità agli incroci dipendono dal tipo di norma violata. Sono comunque tutte sanzioni amministrative pecuniarie.

La più grave è la multa per non essersi fermato allo stop oppure per aver oltrepassato l’incrocio in presenza di semaforo rosso [4]: qui la somma da pagare va da un minimo di 167 euro ad un massimo di 666 euro, che però aumenta di un terzo se la violazione è avvenuta durante le ore notturne (dalle ore 22,00 alle ore 07,00), perché in questo caso il pericolo creato è molto maggiore.

Inoltre, chi attraversa l’incrocio munito di stop senza fermarsi subirà anche la decurtazione di 6 punti sulla patente, che potranno essere raddoppiati se chi guida è un neopatentato, cioè ha conseguito la patente da meno di tre anni.

Multa per chi non dà la precedenza

Negli altri casi, invece, si avrà comunque una violazione dell’obbligo di dare precedenza perché la norma del Codice della strada in materia [5] in realtà, per quanto riguarda gli importi delle sanzioni non pone una distinzione tra gli incroci muniti di segnale di stop e quelli che ne sono privi ma, come abbiamo visto, impone sempre l’obbligo di commisurare la velocità alle condizioni di strada e di traffico in maniera da evitare qualsiasi pericolo. E ogni incrocio è pericoloso per definizione.

Perciò non fermarsi ad un incrocio significa quasi sempre non rispettare l’obbligo di dare precedenza, a meno che la nostra direzione di marcia non sia assistita da questo diritto, come nel caso in cui percorriamo una strada statale e ci viene segnalata una confluenza o intersezione con una strada provinciale; anche in tali casi, però, la velocità eccessiva comporterà l’applicazione di sanzioni pecuniarie amministrative, che prevedono il pagamento di una somma da 87 euro nel minimo a 344 euro nel massimo.

Incidente a un incrocio: risarcimento danni

Nei casi di incidente avvenuti in prossimità di un incrocio, soprattutto se si sono verificati danni a persone oltre che ai veicoli coinvolti, gli agenti, dopo aver eseguito i rilievi del caso, possono contravvenzionare per mancata precedenza, o mancato rispetto del semaforo o dello stop, e/o per eccesso di velocità, chi abbia provocato o contribuito a causare il sinistro: questo comporterà, nel successivo giudizio risarcitorio, un concorso di colpa, a seconda del grado di responsabilità accertato, o addirittura la colpa esclusiva ed integrale del sinistro.

Questo significa che il responsabile di tali violazioni alle norme di circolazione stradale non avrà diritto al pieno risarcimento dei danni ma subirà una riduzione o la sua totale esclusione, ed anzi dovrà essere lui, attraverso la sua assicurazione, a dover pagare i danni riportati dal veicolo coinvolto nello scontro, e quelli personali subiti dagli occupanti. È una sorta di sanzione indiretta, che si ripercuoterà anche in un aumento dei successivi premi assicurativi, con il meccanismo del bonus malus applicato dalla compagnia: chi ha fatto incidenti e ne è riconosciuto responsabile paga di più.

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1 Commento

  1. Il disastro della segnaletica stradale, poi, influisce e non poco: la mancata ripetizione del limite di velocità dopo un’intersezione (anche a T magari con un viottolo, purchè pubblico) fa rivivere il limite massimo di categoria (90km/h in strade extraurbane secondarie) ed autorizza a viaggiare a velocità “regolari” che, in fatto, impediscono che incidenti anche gravissimi siano evitati.
    Insomma, va bene la velocità prudenziale del 141, ma poi i giudici assolvono se attraversi l’incrocio a 75km/h perchè il limite era 90 e non si può pretendere che tu abbassassi ancor di più (a meno di 75, per esempio) la velocità.
    Mah !

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