È possibile una donazione nel verbale di udienza in un processo?
Trasferimento della proprietà di immobile in causa: le differenze tra transazione e donazione.
In un precedente articolo abbiamo spiegato che si può fare una donazione senza ricorrere al notaio utilizzando il meccanismo dell’usucapione, ossia consegnando il possesso del bene al donatario per vent’anni per poi raggiungere con questi un accordo (evidentemente simulato) in sede di mediazione (leggi Come intestare una casa senza notaio). La Cassazione con sentenza n. 2360 del 24.01.2024 ha affrontato invece un diverso tema: è possibile una donazione nel verbale di udienza in un processo?
Le ipotesi sono le più frequenti. Di norma ciò avviene nei verbali di separazione o divorzio consensuale, con i quali un coniuge, a fronte magari della rinuncia al mantenimento da parte dell’altro, gli intesta un immobile. Sempre la Cassazione ha detto che tali atti, pienamente validi, sono peraltro esenti da qualsiasi imposta. E ciò perché non si tratterebbe di vere e proprie donazioni ma di accordi che definiscono e attuano l’assetto degli interessi tra gli ex coniugi post matrimonio.
Potrebbe però essere anche il caso di un giudizio tra più eredi, dove l’uno – per spirito di pura generosità – nel corso del processo decide di donare un immobile a una delle parti in causa. Ebbene, un’intesa di questo tipo avrebbe efficacia se fatta dinanzi al giudice e quindi con la sua supervisione? Il verbale di udienza, in quanto atto pubblico, può sostituire il rogito notarile? Si può donare una casa o altro immobile con una transazione giudiziale?
Esaminiamo la decisione della Cassazione.
Indice
Che dice la Cassazione sulle donazioni immobiliari in un verbale di conciliazione?
La Cassazione ha affermato che un verbale di conciliazione giudiziale non può contenere donazioni immobiliari. Tale documento può certamente prevedere trasferimenti immobiliari solo con lo scopo di raggiungere una transazione ossia un accordo tra le parti contendenti con cui queste si fanno reciproche concessioni al fine di arrivare al termine della lite (leggi Transazione: cos’è e come si scrive). Al contrario gli atti stipulati con uno scopo esclusivamente liberale come le donazioni non sono ammessi.
La ragione è presto spiegata: la legge pone una norma inderogabile: per le donazioni non basta la presenza di un pubblico ufficiale (che in questo caso è il giudice al posto del notaio), ma è necessaria anche la presenza di due testimoni per la validità dell’atto di donazione.
La vicenda
Il caso in questione riguardava il ricorso di un uomo contro la madre e la sorella, in merito a una controversia risolta con un verbale di conciliazione giudiziale. In questo verbale, la madre aveva donato ai figli la sua quota di comproprietà immobiliare. Il ricorrente ha sostenuto che la donazione era nulla per difetto di forma, essendo stata effettuata senza rispettare le norme della legge notarile.
Il Tribunale inizialmente aveva rigettato la domanda, e la decisione era stata confermata dalla Corte d’Appello. Tuttavia, la questione è giunta in Cassazione, dove il ricorrente ha contestato la validità della donazione contenuta nel verbale di conciliazione per mancanza dei requisiti legali.
Secondo la Cassazione, per una donazione è necessaria la forma dell’atto pubblico, come previsto dall’art. 782 cod. civ., che implica la presenza di due testimoni. Questi requisiti di forma sono essenziali e la loro mancanza determina la nullità della donazione.
Qual è l’orientamento della Cassazione sulle donazioni contenute nel verbale di udienza?
La Cassazione ha accolto il ricorso, affermando che la donazione contemplata nel verbale, essendo priva dei requisiti di forma e sostanza richiesti, era nulla. La Corte ha sottolineato che la donazione, essendo un antecedente necessario della successiva definizione della controversia, mantiene la sua autonomia e richiede il rispetto dei requisiti legali.
In seguito alla decisione della Cassazione, la causa è stata rinviata al giudice di merito per un nuovo esame della vicenda, tenendo conto delle specificità legali relative alla donazione immobiliare.
Conclusioni
Questa decisione della Cassazione rappresenta un punto di riferimento importante per la comprensione della validità delle donazioni immobiliari in ambito giudiziale. Sottolinea l’importanza di rispettare i requisiti legali, specialmente in termini di forma e sostanza, per garantire la validità degli atti di donazione. Questo caso evidenzia la complessità delle disposizioni legali e la necessità di attenzione ai dettagli formali negli atti giuridici.