Tassa sul fumo, le sigarette aumenteranno da 10 a 12 centesimi a pacchetto

Cosa emerge dalla bozza della manovra 2024: i rincari riguarderanno anche tabacco trinciato, riscaldato e sigarette elettroniche

Firenze, 25 ottobre 2023 – Con la manovra 2024 aumentano le tasse su sigarette, tabacco riscaldato e tabacco trinciato. In base a quanto emerge dalla bozza della legge di bilancio per il 2024, la manovra dovrebbe intervenire su due delle tre componenti fiscali che incidono sul prezzo finale delle sigarette: specifica e onere fiscale minimo.

Sigarette, da 10 a 12 centesimi in più a pacchetto

Secondo alcuni calcoli, l’aumento dovrebbe attestarsi tra i 10 e i 12 centesimi in più a pacchetto. In particolare, i pacchetti di sigarette nella fascia di prezzo più bassa dovrebbero costare 10 centesimi in più. Quelli nella fascia più alta, 12 centesimi in più.

Tabacco trinciato, 30 centesimi in più a busta

Sale anche la tassazione sul tabacco trinciato, con impatti stimati da esperti di settore di circa 30 centesimi per busta.

Sigarette elettroniche e tabacco riscaldato

Il rialzo riguarderà anche sigarette elettroniche e tabacco riscaldato. Per quest’ultimo è previsto un aumento di circa 10 centesimi a pacchetto. Entrambi i casi, i rincari di sigarette elettroniche e quelli di tabacco riscaldato, sono stati inseriti in un piano di incrementi annuali, di 1% annuo, sia per i liquidi con nicotina, sia per quelli senza nicotina, nel 2025 e 2026. 

Quanti fumatori in Toscana

In Toscana, in base agli ultimi dati diffusi dalla regione, ogni anno quasi 5.500 decessi sono causati dal fumo di tabacco. Secondo i dati Istat per l'anno 2021 l'abitudine al consumo di tabacco in Toscana registra un aumento rispetto al biennio precedente arrivando ad interessare il 22,4% della popolazione dai 14 anni in su. Una quota ben superiore rispetto alla media nazionale che si attesta attorno al 19%. Gli stessi dati evidenziano come in Italia permangano differenze di genere molto strutturate con una maggior quota di fumatori maschi 22,9%, mentre per le femmine la percentuale si attesta al 15,3%