Decisione dovuta al fatto che sono condannati a pene superiori a due anni per delitti non colposi

L'ufficio di presidenza della Camera ha revocato il vitalizio a Cesare Previti, Giuseppe Astone, Giuseppe Del Barone,  Luigi Faraci, Tony Negri e Luigi Sidoti, in quanto condannati con sentenza passata in giudicato a pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la reclusione fino a un massimo di sei anni. La decisione è stata presa oggi in base ad una delibera assunta nel 2015.

Il vicepresidente della Camera, Simone Bardelli, ha abbandonato l'ufficio si presidenza prima del voto ribadendo che l'ufficio di presidenza "non è titolato a prendere tale decisioni". Al momento del voto invece non hanno partecipato Ferdinando Adornato, Gregorio Fontana e Raffaello Vignali, mentre Davide Caparini si è astenuto.
 

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