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ALLARME SPECIE ALIENE

Il granchio blu è nel Po, ma è pronto il suo killer

L'esperto Vitaliano Daolio: «Se arriva sarà vittima di quel vorace predatore che è il pesce gatto americano»

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

02 Settembre 2023 - 05:25

Il granchio blu è nel Po, ma è pronto il suo killer

Un esemplare di granchio blu

CREMONA - Dopo i siluri e decine di altre specie di pesci alieni, nel Po sono arrivati anche i granchi blu. Non ancora a Cremona, fortunatamente, ma nel Ferrarese sì: sono stati pescati a Pontelagoscuro, a Berra, frazione di Riva del Po, e a Bondeno in provincia appunto di Ferrara, le tre località affacciano sul Grande Fiume e anzi a Bondeno sfocia anche il Panaro, altro fiume di una certa importanza e che potrebbe fare da via per colonizzazioni di altri canali interni. Il granchio blu è arrivato dall’America, probabilmente nelle acque di sentina delle navi (il posto più buio e basso, sotto le stive) e hanno rapidamente colonizzato parte della Laguna di Venezia, dove stanno facendo razzia di cozze e vongole, con le loro potenti chele riescono a spezzare i gusci.

Il voracissimo pesce gatto americano

In Veneto un pool di esperti sta monitorando l’animale e segue la sua evoluzione ambientale, gli esperti dell’università di Ferrara stanno studiando proprio la loro grande capacità di movimento e soprattutto la loro adattabilità all’acqua dolce. Ma se dovesse arrivare anche dalla nostre parti troverebbe un nemico pronto a contrastarlo, anzi «a distruggerlo» secondo Vitaliano Daolio, pescatore, grande esperto del fiume, fondatore e gestore per anni dell’Acquario del Po di Motta Baluffi e collaboratore di tanti Comuni rivieraschi. Chi sarebbe questo killer del granchio? Un’altra specie aliena: «Il pesce gatto americano, che ormai è diventato il padrone incontrastato del Po», afferma Daolio.


L’esperto, però, manifesta anche qualche dubbio sul possibile arrivo nelle acque più a monte di Ferrara, addirittura nel Cremonese. «In natura ormai abbiamo visto di tutto, c’era chi rideva sul ritorno del lupo in pianura, dei daini, della moltiplicazione dei cinghiali selvatici, della capacità di adattamento di pesci alieni nel Po. Abbiamo visto proliferare i siluri, adesso quasi spariti, i cefali che non tornano neppure più al mare, ma rimangono, anche in inverno stanzialmente nel Po, i gamberi della Louisiana. Fatta questa premessa, oggettivamente mi sembra difficile che i granchi blu riescano a risalire 200 chilometri di Po con una corrente media di sei nodi (poco meno di 11 chilometri all’ora), però, ripeto, tutto è possibile, ma se dovessero arrivare troverebbero un altro alieno pronto a fermarli: il pesce gatto americano, la vera biomassa più grande che oggi vive nel Po, nel senso che pur non essendo grossi, sono milioni.

Vitaliano Daolio

È un animale voracissimo, mangia di tutto. Ho catturato qualche esemplare e ho studiato i suoi comportamenti: riescono perfino a ferire un pesce più grande e a seguirlo fino a quando muore per infezione e poi lo divorano, proprio come i varani. Credo che se mai i granchi blu dovessero arrivare dalle nostre parti troverebbero un formidabile competitor». Anche Davide Persico, dell’università di Parma, sindaco di San Daniele ed esperto del fiume, si dice preoccupato, soprattutto per la grande capacità di adattamento di questi animali e spiega anche perché i cambiamenti climatici gli abbiano dato una mano.


«La risalita del granchio blu nel Po è ormai certificata — spiega Persico —, molti esemplari, confermo, sono stati pescati a Ferrara e nelle vicinanze, qualche segnalazione l’ho avuta anche io di avvistamenti a sud di San Daniele e nel Parmense, ma mi sembrano più boutade da social che verità, e comunque stiamo attenti e verifichiamo ogni segnalazione. Questa specie comunque si adatta alla vita nei fiumi, i primi avvistamenti li ha fatti un mio collega nelle acque toscane. Per quanto riguarda il Po il cuneo salino, risalito per decine di chilometri, soprattutto lo scorso anno, ha permesso ai granchi di risalire e a iniziare ad adattarsi all’acqua dolce. Il pesce gatto maculato, detto americano, potrebbe essere un grande predatore, se non degli esemplari adulti almeno delle uova, una femmina di granchio ne deposita fino a 8.000. E poi, ricordiamo che è un crostaceo e come tutte queste specie si può ammalare con i virus e indebolirsi fino a sparire, è già successo con il gambero della Louisiana».

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