ALESSANDRIA. Da lunedì 3 agosto occhio al contachilometri in tangenziale: entra in funzione il primo sistema «tutor» sulle strade provinciali, riguarda 3 chilometri lungo la «variante» che da Borgoratto arriva al casello autostradale di San Michele. Ingressi e uscite del tratto monitorato sono su entrambe le carreggiate: allo svincolo per la statale 10, al Platano di Napoleone; a quello per l’ospedale Borsalino, rotonda al rione Orti. Limite a 90 orari, ma «in media»: significa la velocità verrà rilevata all’inizio e alla fine, poi calcolata (come accade ad esempio sull’A26).

Già da settimane le postazioni di telecamere sono posizionate e segnalate con cartelli: secondo le intenzioni della Provincia, avrebbero dovuto entrare in funzione da inizio anno, ma la pandemia ha fatto slittare tutto. Lunedì è la data d’inizio ufficiale, ma ci vorrà qualche giorno per testare definitivamente le apparecchiature.

La tangenziale con una media di 22 incidenti annui tra 2016 e 2018 è fra le 10 strade più pericolose della provincia, in particolare nel tratto del «tutor». Come traffico con i suoi circa 19 mila veicoli al giorno è al secondo posto, dopo la statale per Spinetta che ne vede il doppio. Nel bilancio della Provincia l’incasso delle multe del tutor era stato preventivato in un milione, ma da inizio anno.

Oggi, calcolando 100 euro a verbale, se ne possono prevedere circa 4 mila, pari 400 mila euro: soldi che arriveranno all’amministrazione anche dopo il ritorno della strada all’Anas, visto che l’azienda non è interessata a notifiche e riscossioni. Durante il lockdown il numero di contravvenzioni giornaliere dei 22 autovelox provinciali è crollato: dalle 100/130 precedenti alle 25/30 nel periodo di Pasqua.

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