ARQUATA SCRIVIA. Ad Arquata Scrivia quest’anno non ci sono luminarie natalizie. C’è qualcosa solo in piazza Bertelli e in un brevissimo tratto di via Libarna. Nel resto della via principale del paese, dove è concentrata la maggior parte dei negozi, sono le vetrine a creare l’atmosfera. Una situazione che ha creato non poche polemiche visto che probabilmente quasi nessuno ricorda un Natale senza luci.

Cosa è successo? «È stato un disguido – spiega il vicesindaco, Nicoletta Cucinella – causato dalla ditta incaricata di installarle. Da novembre ha iniziato a rimandare l’intervento fino poche settimane fa, quando abbiamo capito che non avrebbe fatto nulla. Così ci siamo arrangiati con un’altra impresa e con tanti volontari. Abbiamo così illuminato piazza Bertelli, il municipio e un tratto di via Libarna, solo dove sono installati i contatori elettrici del Comune».

Proprio quest’anno l’amministrazione aveva in programma luminarie più originali. Tutto però è rimasto sulla carta. «La ditta – prosegue Cucinella – non si è comportata bene, ma l’atmosfera natalizia in paese c’è lo stesso grazie ai commercianti che hanno allestito le loro vetrine con entusiasmo e fantasia. Un paese può essere vivo anche senza luminarie».

Non la pensa così Federico Braini, consigliere comunale di opposizione di Noi per Arquata: «Sulle luminarie l’amministrazione eletta poco più di due mesi fa ha compiuto uno degli ormai vari passi falsi. Il Natale per essere realmente sentito deve essere accompagnato da luminarie e alberi addobbati, oltre che con iniziative pubbliche. Invece quest’anno non si è fatto nulla. La questione della ditta che non si è fatta viva in tempo è una scusa: c’è stata negligenza da parte degli amministratori, che sembrano essersi seduti sugli allori dopo le elezioni vinte».

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