L’ultimo appuntamento, a novembre, sarà dedicato al casato dei La Marmora. Interverrà la storica Silvia Cavicchioli. Per ora anticipa la storia dei quattro funerali di Alessandro: «Morì di colera durante la guerra di Crimea, il 7 giugno 1855, a Balaklava. Faceva caldo. Fu seppellito in fretta, in una coperta. Dieci giorni dopo fu riesumato con onori militari e seppellito sulla collina Kadikoi. Trent’anni dopo la salma sarà di nuovo trasferita nei “cimitero militare dei piemontesi” a Kamara, dove fu eretto un monumento. Qui Alessandro rimase fino al 1911, quando i suoi resti furono riportati in patria. Li voleva Torino. Ma Roma li reclamava per seppellirli a Porta Pia. Prevalse la famiglia. Li accolse a Biella, nella cripta della Basilica di San Sebastiano, da allora Santuario dei bersaglieri».
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