Gli universi fumettistici di Dragonero e Zombicide sbarcano oggi, sabato 21 gennaio, a Fuoriluogo con il creatore delle due serie pubblicate da SergioBonelliEditore: Luca Enoch, uno dei più grandi e completi autori italiani di fumetto. Con lui ci saranno due disegnatori della sua «scuderia»: Alessio Moroni e Fabiano Ambu.

Si partirà alle 16,30 con l’intervista ai tre artisti del giornalista Guido Tiberga. Poi ci sarà spazio per dediche e disegni per chi acquisterà uno dei volumi venduti da Fumetti Store, co-organizzatore dell’evento e presente con uno stand. Organizzano la giornata Fabio Aquilino con la Scuola di Fumetto di Asti.

Luca Enoch ha iniziato a farsi conoscere negli anni ’90 con Sprayliz pubblicato prima su L’Intrepido, poi da Star Comics: una studentessa graffittara in cui Enoch affronta temi come droga, bisessualità, centri sociali e razzismo. Si fa notare per il suo stile di disegno innovativo, dinamico ma al tempo stesso curato. Gli si spalancano così le porte della Bonelli, prima sulle pagine di Legs Weaver, poi per una serie tutta sua, Gea, cui seguirà Lilith, sempre personaggi femminili controcorrente. Nel 2007 la nasce la serie fantasy Dragonero, che diverrà regolare dal 2013, sceneggiato con Stefano Vietti, accolto subito con successo che prosegue in edicola. Ne è stato tratto un cartone animato che ha debuttato a dicembre in Rai.

«Presenteremo il nuovo albo di Dragonero con le matite di Ambu e il volume che raccoglie la miniserie di Zombicide disegnata da me» annuncia Moroni, torinese di nascita e astigiano d’adozione, che insegna all’Accademia della Scuola di Fumetto di Asti, da lui frequentata una quindicina d’anni fa.

«Ho conosciuto Enoch - racconta - tramite un webcomic prodotto da me con Studio In Rosso fondato da Roberto Recchioni, curatore di Dylan Dog. L’avevo portato a Lucca Comics e lì Enoch l’ha visto, mi ha contattato e fatto fare prove su Dragonero. Per il mio stile più grottesco e ispirato ai cartoni animati mi ha dirottato alle Cronache di Erondar, annunciate ma non ancora uscite, sempre nell’universo di Dragonero. Da lì la collaborazione si è allargata a Zombicide. Lavorare con lui è bello in quanto le tavole di Luca sono scritte in maniera molto visuale. Ti immagini esattamente quello che ha pensato perché ragiona come i disegnatori».

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