Gli orti abbandonati della frazione rinascono a Masseranga, piccolo borgo di Portula a confine con Coggiola, grazie ai ragazzi della comunità alloggio «L'Albero». E domenica sarà inaugura anche una cappelletta per completare quella che è diventata una area verde realizzata dai ragazzi seguiti dall'Unione montana Valsesia e dall'associazione Handicappati Valsessera. «Un tempo in questa zona c’erano orti privati, poi col tempo questi sono stati lasciati incolti e quindi gli anziani del posto hanno scelto di donarli alla comunità – racconta il coordinatore Diego Bessi –. Noi li abbiamo lavorati e oggi sono il prolungamento dell’orto della comunità, coltivato dai nostri ragazzi, che qui producono ortaggi e fiori con grande soddisfazione».

Il rapporto tra la comunità e i frazionisti è stato sempre molto solido. Non a caso domenica alle 15.30 sarà inaugurata la nuova cappella che è stata donata da alcuni benefattori e voluta da un gruppo di volontari del paese. La comunità «L’Albero» fa parte dei servizi sociali – area gandicap dell’Unione montana dei Comuni della Valsesia, ospita in modo permanente 11 giovani (4 ragazze e 7 ragazzi) affetti da disabilità di vario genere che vivono nella struttura dove sono seguiti da educatori e personale sanitario.

«I ragazzi - spiega Francesco Nunziata, assessore ai Servizi sociali dell’Unione montana – vengono seguiti da un’equipe multidisciplinare, costituita da educatori e operatori socio-sanitari, che garantisce loro una quotidianità tranquilla, scandita da varie attività, tra le quali quella all’aria aperta, negli orti, è una delle più amate». E aggiunge: «La presenza di questa cappella sarà simbolo dell’unione che si è instaurata tra la gente del paese, che ha accolto da sempre molto bene la nostra Comunità, e gli ospiti, che qui si sentono a casa loro, benvoluti e seguiti».

Domenica pomeriggio il momento dell’inaugurazione sarà seguito da un piccolo rinfresco. «Sarà un momento di festa – sottolinea il coordinatore Diego Bessi – e sarà per tutti noi un piacere accogliere nel nostro giardino la gente di Masseranga e chi vorrà partecipare, per regalare ai nostri ragazzi un’esperienza inclusiva che riempirà di gioia la loro giornata».

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