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Napoli sommersa dai rifiuti: scatta la protesta "rosa"

Ancora proteste a Napoli per la mancata raccolta dei rifiuti e traffico in tilt. Un gruppo di donne ha disseminato decine di sacchetti di immondizia lungo Corso Vittorio Emanuele, importante arteria della città dove la spazzatura, non raccolta da giorni, invade i marciapiedi costringendo i pedoni a camminare tra cumuli di rifiuti e auto in movimento.

Il capoluogo partenopeo e la sua provincia continuano ad essere invase dai rifiuti. Lungo le strade di Napoli, in particolare, ci sono da raccogliere ancora circa duemila tonnellate di immondizia, 500 in più rispetto a ieri. E mentre numerosi quartieri della città restano ostaggio dei sacchetti di spazzatura non raccolta, non si placano le polemiche tra comune e regione. L’ufficio flussi della regione, in una nota inviata alla stampa, riferisce che questa mattina «non sono arrivate allo stir di Tufino tutte le 200 tonnallate di rifiuti che il comune di Napoli avrebbe potuto conferire all’impianto».

In pratica, sottolineano dalla regione, hanno conferito a Tufino solo 90 tonnellate di rifiuti, una circostanza che «ha aggravato la situazione poichè presso gli altri stir si sono registrate difficoltà e rallentamenti e gli stessi mezzi della Asia che erano destinati, per questa notte, alla pulizia del centro cittadino, sono invece ancora in attesa di scarico». Dall’ufficio flussi assicurano tuttavia che si sta provvedendo ad una ulteriore razionalizzazione dei dispositivi in favore della città che prevede, oltre alla precedenza assoluta presso la discarica di Chiaiano e presso gli stir di Caivano, Tufino e Giugliano, anche conferimenti pomeridiani all’impianto di Santa Maria Capua Vetere in via esclusiva. In piena emergenza rifiuti, arriva intanto per i cittadini napoletani il terzo rincaro della Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. È il terzo in un anno, da quando la tassa è gestita dalla provincia. Rispetto al 2009, i napoletani pagheranno il 70% in più.

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