A volte tornano. I simboli urbani che hanno fatto la storia e la cronaca di una Capitale piena di segni «parlanti» riprendono il loro posto. Anzi, per meglio dire, la loro postazione in pieno centro in quella piazza Venezia che per decenni ha ospitato la pedana su cui i vigili urbani detti «pizzardoni» dirigevano il traffico romano. Lasciata al suo destino, senza più nessun «maestro di viabilità» a far suonare in perfetta armonia clacson e pneumatici sgommanti sui sanpietrini ora dopo un anno e mezzo di fermo a causa dei lavori nella piazza e forse qualche guasto al sistema di rialzo, ha ripreso a funzionare. 

Il ritorno
In piena terza ondata della pandemia da Covid-19 un ritorno al passato che sembra fare l'occhiolino a un futuro che parte dalle tradizioni cittadine da riprendere e rilanciare. «Qualche giorno fa, arrivando in Campidoglio - scrive su Facebook la sindaca Virginia Raggi - ho visto di nuovo in funzione la storica pedana dei vigili urbani che si trova in piazza Venezia. Noi romani la conosciamo bene, anche perché compare in una famosa scena di un film con Alberto Sordi».  

«Nel tempo la pedana è diventata un simbolo di Roma. Guardatela in queste immagini, sullo sfondo di una piazza completamente riqualificata e sempre più bella» aggiunge la prima cittadina. Non dimenticando di sottilineare il risultato del restyling avviato dalla sua amministrazione. Dopo aver ricordato il cammeo on the road dell'indimenticabile Albertone che appare sulla pedana mobile ne «Il vigile» la pellicola diretta da Luigi Zampa nel 1960.

La storia
Isrituita alla fine degli anni Venti, inizialmente era di legno e veniva portata a mano all’inizio di ogni turno. Poi a partire dal 2006 diventa metallica con un congegno elettrico a distanza che permette alla piattaforma di fuoriuscire dal selciato. E ospitare il vigile che diventa con i suoi movimenti una sorta di direttore d'orchestra (auto) mobile per regolare il traffico fra piazza Venezia, via Quattro Novembre, via del Corso e via del Plebiscito. L’interruttore della pedana a scomparsa si trovava in una cassetta del vicino, storico bar «Castellino», davanti al palazzo della Prefettura, ex Provincia. Resa celebre in tutto il mondo soprattutto da Alberto Sordi che, oltre a fare il vigile nell'omonimo film degli anni 60 ci era salito su ancora una volta quando aveva compiuto 80 anni ed era stato sindaco di Roma per un giorno. Alla sua fama contribuì anche Woody Allen, quando nel 2012 giro nella Città eterna «A Rome with love» e fece girare le scene a un vero vigile urbano, Pierluigi Marchionne, ripreso mentre volteggiava sulla mitica pedana circolare.

I ricordi dei romani
Oggi, martedì 16 marzo, ecco l'atteso ritorno, testimoniato dal video postato sui social dalla stessa Raggi: «Nuovamente in  funzione la storica pedana dei vigili urbani in piazza Venezia».

Tanti i commenti dei romani che accolgono con tutti gli onori questo simbolo ritrovato. C'è chi come Annamaria che omaggia il padre: «Vigile urbano dal  1955  al 1963  stava in. Quella pedana e io piccolina andavo a trovarlo era bellissimo, bei ricordi». O Annunziata che esclama: «Che bello rivedere queste immagini! Sono tornata indietro con gli anni, uno spettacolo indimenticabile per noi romani!». E Marco che aggiunge: «Bellissimi ricordi. Come quando i veri Romani alla befana lasciavano doni e dolci ai vigili urbani tutti intorno alla pedana».  E poi c'è Pino che commenta come un vero esperto di viabilità: «La mitica pedanaaa... tra l'altro sembra poca cosa, ma aiuta molto a contenere le auto e farle muovere nella giusta traiettoria».

E non manca chi, come Erica, si rammarica di non poter dare il benvenuto come si deve, a causa del lockdown: «Per noi romani è sicuramente un belvedere! Ricorda molto Albertone! Sarebbe bello vederla di nuovo!!! Peccato non si possa uscire che stiamo in zona rossa!». 

Gli onori di casa
A fare gli «onori di casa» ci ha pensato il comandante della polizia locale Ugo Angeloni che stamattina è andato a salutare gli agenti al lavoro in piazza Venezia e sulla pedana tornata ad essere una superstar. Fabio Grillo, istruttore dei vigili che negli ultimi anni dal 2004 vi ha trascorso più tempo e che spesso è stato «scambiato» per Sordi («Anvedi Albertone...») confessa all'Ansa: «Mi è mancata...». «Ogni volta che salgo sulla pedana, sono tante le persone che mi fanno la battuta su Alberto Sordi e devo dire che mi fa piacere, lui è un pezzo importante di Roma. Poi è un ruolo simbolico, stai al centro della piazza che è un crocevia di romani, turisti, personalità. Le sedi istituzionali sono ad ogni angolo. Vedi tutto».

«Quale è l'episodio più bello della mia carriera? Alcuni bambini che passavano in piazza Venezia per andare a scuola e mi salutavano - risponde -. Ora ci passano che sono cresciuti e ancora si ricordano di me - risponde -. Il vigile è una figura amica e rappresentativa di Roma». 

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