Il batticuore e il fiato corto. Le mani che tremano, la passione che divampa. Il buon senso che si trasforma in irrazionalità. Il sentimento cocente che obbliga a fare e a dire cose indicibili e apparentemente poco consone all’età. Le emozioni che diventano sentimento e i pensieri che si scollano dalla realtà.

Un pensiero ricorrente, che si candida a diventare un pensiero ossessivo. Questi e tanti altri ancora sono i sintomi dell’innamoramento. E non hanno età. Tra le leggende metropolitane sull’amore, una purtroppo regna sovrana: l’amore giovanile può essere passionale e irrazionale, può tracimare gli argini della coscienza, mentre quello adulto e brizzolato assolutamente no, deve indossare i panni dell’amore prudente.

Una voce comune correla la passione e il sentimento elitario dell’amore all’età anagrafica del protagonista di quel legame di coppia; quindi, la capacità d’amare dopo gli “anta” viene considerata una scelta azzardata, poco prudente, al confine con l’incoscienza e l’indecenza.

Questa è una grande falsità, perché il verbo amare non conosce età, colore delle pelle e genere. L’età media si è notevolmente allungata, molte malattie oggi sono curabili, e l’invecchiamento non si coniuga più con un peggioramento delle condizioni di salute psico-fisica.

La qualità di vita è globalmente migliorata, quindi, i cinquantenni, sessantenni di oggi, corrispondono ai quarantenni di ieri; e la vita amorosa e sessuale appartiene al concetto di qualità di vita.

Amare, emozionarsi, donare parti psichiche di sé e mettersi ancora in gioco, è un inequivocabile segno di fertilità dell’esistenza.

Amore prudente contro amore e basta
La parola amore mal si sposa con il termine prudente, razionale, ponderato. Termini che maldestramente e forzatamente vengono associati ai legami brizzolati.Ma l’amore invecchia? Un amore senza tachicardia e una buona dose di entusiasmo, improntato a buon senso e a raziocinio; un amore che non trasforma e che non si trasforma, che non fa spostare la colonnina del barometro dalla ragione alla perdita del controllo, è una sorta di brutta copia del sentimento originale.

L’amore, quello vero, non è età correlato, ma dipende da tantissimi altri elementi che talvolta sono presenti, altre volte no, a prescindere dall’età. Ci sono amori prudenti tra i giovani e amori a tutto tondo tra gli over quaranta, e viceversa.

Le dosi omeopatiche di sentimento e la paura di lasciarsi andare all’amore, non dipendono dall’età dei protagonisti del legame di coppia, ma dai meccanismi di difesa della psiche, da come i partner sono stati nutriti nelle rispettive terre dell’infanzia, e se sono stati nutriti davvero, da quanto e come sono disposti a investire nel cammino di coppia, e da quella indispensabile dose di sana follia che appartiene a chi ama davvero. L’amore seduce e spaventa, cosi, spesso, a tutte le età si preferiscono amori a termine, ad alta intensità emozionale, ma a basso livello di fatica.

Gli amori giovanili si succedono l’uno all’altro e rappresentano le prove ed errori per diventare adulti. Spesso fugaci, talvolta intensi e destruenti, altre volte sono degli amori traghetto: indossano i panni di Caronte e aiutano a transitare nella terra degli adulti. Gli amori brizzolati sono amori più consapevoli.

Amori che hanno superato l’obbligatorietà al perfezionismo estetico, in grado di lasciarsi travolgere dai flutti dell’emozione, senza dossi e senza troppi rallentatori.

 

Amore e cautela: alibi o realtà?
La teoria della cautela a una certa età è abbastanza frequente e tristemente in uso. Molti protagonisti di amori naufragati, immaginano la loro vita sentimentale e sessuale come se fosse una sorta di calma piatta. Ponderata. Forse affollata sul piano della quantità di incontri a scapito della qualità emozionale perché rischiosa.

Una sorta di multitasking amoroso che facilita una vita di relazione a più livelli, ma ne impedisce la profondità. Non c’è nulla di più sbagliato. Il sacro fuoco dell’amore non fa i conti con l’anagrafe, con le prime rughe e con i capelli brizzolati, caratterizza invece gli amori coraggiosi.

Gli audaci. Coloro che hanno ancora tanto da dirsi e da darsi, pronti a investire ancora e ancora, con un cuore senza muri di recinzione, con ha buona dose di sfrontatezza e di vitalità, senza riserve e senza le più acrobatiche strategie per fare quadrare i bilanci emotivi.

In amore non esistono bilanci, conti con il pallottoliere o compromessi emozionali. Non esistono costi e benefici, chi dà di più e chi di meno, dovrebbe regnare sovrana la capacità e la voglia di amare e lasciarsi amare, in qualunque stagione della vita.

Le emozioni provate a una certa età assumono un significato più intenso, perché obbligano a fare i conti con se stessi. Da adulti non si dovrebbe mentire a se stessi, si dovrebbe sapere già cosa non si vuole più dalla vita e, perché no, cosa si desidera ancora. Amare a tutte le età è il più potenti degli elisir di lunga vita, perché il piacere rimane sempre e comunque sentinella di vita.

Amore over cinquanta tra falsi miti e realtà del corpo e del cuore
Gli amori brizzolati creano emozioni contrastanti: chi li rifugge, chi li osanna. C’è chi sfida la biologia e desidera diventare genitore. Chi lo e già stato in passato, ma era troppo giovane per essere consapevole e godere appieno delle gioie della genitorialità e vuole riprovarci con il senno di poi.

Non sono legami stanchi, caratterizzati da astenia emozionale e sessuale; sono legami nutriti e scaldati dalla consapevolezza e dal rapporto ludico con la sessualità e con la salute sessuale. Non sono di certo amori tiepidi e annoiati, sono invece legami ad alta intensità emozionale, con le farfalle nello stomaco di un adolescente e lo sguardo grato nei confronti della vita di un adulto.

Molti cinquantenni di oggi si sono già infranti contro gli scogli di pregressi matrimoni naufragati, ma nonostante le ferite del cuore sperano di poter amare ancora una volta, con la segreta speranza che questa volta sia la volta buona.

Coppie navigate, coppie annoiate?
Nient’affatto. Sono coppie che hanno sostituito la paura alla pienezza del vivere, la scarsa conoscenza di se stessi e del partner a una lettura più approfondita delle dinamiche che caratterizzano il rapporto di coppia; il tutto scaldato da un dialogo empatico e autentico.

Questo clima emotivo nutrito da un buon rapporto con se stessi, con la propria corporeità e con il proprio mondo pulsionale, rende gli over cinquanta degli ottimi amanti, che vivono la sessualità in modo ludico e consapevole, senza l’ansia da prestazione e da possibile concepimento.

Amare allunga la vita
L’amore con il suo bagno ormonale ed emozionale allunga la vita. Molti studi dimostrano che gli over 65 innamorati vivono più a lungo e in migliori condizioni di salute rispetto ai single, ai divorziati, ai vedovi.

I capelli sale e pepe non correlano con il pensionamento anticipato della vita affettiva e con la vita sotto le lenzuola, ma con il coraggio di ricominciare. Molti uomini e molte donne non si accontentano più delle mezze misure del vivere l’amore: chiudono i rapporti esauriti, tagliano le foglie secche, e ricominciano.

Con entusiasmo, con amore, con il cardiopalmo da innamoramento, talvolta, con la fede al dito. La voglia di amare e di amare bene sopravvive all’usura del tempo che tutto impolvera e diventa un vero caposaldo di molte esistenze.

Un amore avanti negli anni ha il potere di far fare pace con l’amore, assume un significato riparatore, ed è portatore sano di una grande forza trasformativa in grado di curare le pregresse ferite del cuore.

L’età non protegge dalla paura di amare e dall’amore, ma l’amore, invece, protegge dall’età che avanza.

 

* Valeria Randone è psicologo e sessuologo clinico a Catania e Roma (www.valeriarandone.it) e autrice del libro “Ex forse ex”

 

- L’ARCHIVIO: “Amore non è solo amare”, gli altri articoli della rubrica (clicca qui)

 

I commenti dei lettori