Una relazione che funziona non si fa sedurre dal canto delle sirene degli amanti. Non si fa impolverare dal tempo che passa. Non si fa arrugginire dalla mancanza di dialogo e di empatia. Non sostituisce lo scambio con la prevaricazione. Non sostituisce la convivenza con l’eccesso di confidenza. E la vicinanza con il pascolare nella vita altrui.

Amare non è facile, e far sì che un legame possa transitare nella terra della longevità, immune da rischi di frane e tentazioni varie, non è proprio facilissimo.

Amici e nemici in amore
Un amore può nascere per svariati motivi. Per l’incontro di due solitudini, per un fulmine a ciel sereno o un incontro fortuito, per l’incontro di due problematiche psichiche compatibili (condizione molto frequente).

Il cammino dall’amore all’amare, al rimanere coppia, non è immune da tentazioni. Da dossi e da rallentatori, da fatiche e da impegno, con il rischio sempre presente di schiantarsi contro il muro del tradimento e della fine del sentimento, o della fine del sentimento e del tradimento.

Il nemico più cocente di una relazione di coppia però non è il tradimento - solitamente si concretizza dopo l’inizio del processo separativo -, ma la mancanza di cura. Vivere un amore è un privilegio, una magia; averne cura per farlo sopravvivere è una necessità.

La coppia stabile e la noia
La coppia stabile, prima o poi e non si sa perché, viene rapita dalla noia. Lentamente ma costantemente, transita dall’empatia alla mancanza di ascolto, dalla simpatia all’antipatia, dallo spazio condiviso alle divergenze di desideri e bisogni. Dall’erotismo a sigillo del desiderio per l’altro alla sessualità pro-concepimento e pro-normalità, candidata alla noia e alla mancanza di entusiasmo. Sino ad arrivare alla presenza di possibili amanti.

La teoria dell’amante che salva il matrimonio
Una delle teorie più in voga che ci sia, è quella dell’amante che salva il matrimonio. Una sorta di anti depressivo che lenisce la noia, regala cardiopalmo e vivifica legami in preda al torpore coniugale.

La coppia provata dalla quotidianità si emoziona fuori dal confine geografico del matrimonio. Scinde stabilità da intensità, trasgressione da quotidianità, al fine di rimanere coppia, non cambiare e non scegliere. Due partner che si amano, che hanno ancora tanto da dirsi e da darsi, in realtà, non si tradiscono e non si lasciano. Si rispettano, si accudiscono, si desiderano ancora.

Ci sono tradimenti che portano alla rottura e rotture che portano al tradimento, ma il denominatore comune rimane sempre l’infelicità. Prevenirla significa avere il polso del proprio rapporto di coppia e del proprio vissuto rispetto al legame.

La prevenzione amorosa. Cosa sarebbe utile fare?
Uno degli sbagli più frequenti in cui i partner rischiano di imbattersi, è quello di azzerare gli spazi individuali a favore di un unico spazio di coppia.

In realtà, non c’è nulla di più errato. Prima o poi, la mancanza d’aria e la dimensione asfittica e simbiotica del legame, porta con sé svariate quote di irrequietezza e di tensione.
Avere degli spazi per se stessi rimane una strategia per far sì che la coppia diventi longeva perché fondata sull’equilibrio e l’armonia, e non sull’asfissia. Dalle galere, prima o poi, si evade.

Mezza mela che diventa una, o due mele?
La mezza mela di platonica memoria, se pur romantica, mal si sposa con il reale funzionamento di una coppia sana. Una coppia per reggere nel tempo dovrà essere fondata da due identità, preferibilmente risolte. Ogni componente del legame d’amore dovrebbe poter bastare a se stesso, dovrebbe mantenere sempre il proprio baricentro psichico senza deragliare e senza avere bisogno del coniuge per vivere e per sopravvivere.

Alcuni amori rappresentano dei beni rifugio, nascono nella casa del bisogno e hanno difficoltà a transitare in quella del piacere, dove, in realtà, dovrebbero abitare. Il partner stampella, o psicologo per amico, non funziona; così, prima o poi, entrambi dovranno fare i conti con quello che non va in ognuno di loro e nella loro coppia.

La coppia stabile e il dialogo. La comunicazione di servizio e quella emotiva
Il dialogo rimane la vera strategia per tenere in vita un amore. È il primo che viene a mancare quando la coppia inizia ad attraversare una crisi, ed è il primo che si trasferisce dentro una chat o una email con “altro dal partner” quando la coppia naufraga.

Il dialogo di una coppia si dipana su due binari: la comunicazione di servizio e la comunicazione emozionale. La prima serve per l’organizzazione e la gestione del quotidiano. I partner parlano di cose concrete, di cose da fare, e si organizzano giorno dopo giorno per far funzionare le loro giornate. Questo tipo di comunicazione tende ad avere un’impennata quando la coppia diventa famiglia.

Gli impegni a cui dover far fronte aumentano a dismisura, i figli occupano molto spazio e tempo, e i coniugi diventano una sorta di squadra a lavoro, talvolta, senza sussulti emotivi e senza spazio pro-coppia.

La seconda, invece, la comunicazione emotiva, è quella degli amanti. Di chi si ama. Di chi si desidera ancora. È una comunicazione che parte dal cuore e arriva al cuore. È l’interesse reale e profondo diretto al mondo emotivo dell’altro. I partner parlano di come si sentono, di quello che provano, di cosa desiderano o non desiderano più, e si scambiano preziose informazioni emozionali che servono a cementare il legame d’amore.

Questo tipo di comunicazione è quella che, solitamente, si impolvera nel tempo sino a smarrirsi del tutto. Nelle coppie longeve e annoiate, le chat diventano di servizio e non emozionali, e la comunicazione non odora più di nutrimento.

Quindi, per nutrire un rapporto di coppia e candidarlo alla longevità, bisogna mantenere sempre una finestra aperta sulla comunicazione emozionale.

Condivisione, simpatia ed empatia
La coppia, soprattutto quella longeva, prima o poi, smette di parlare e di condividere. Dalla fede al dito in poi, oppure, dallo stesso tetto in poi, non si sa perché, i partner si sentono autorizzati a dare il peggio di loro stessi. Smettono di essere simpatici, curati e cortesi. Alcuni vengono travolti dal sovrappeso e dalla scarsa cura del corpo e della psiche, e il rischio di sciatteria mentale e fisica è davvero dietro l’angolo.

La simpatia nella coppia tende a smarrirsi, come se stare in coppia autorizzasse automaticamente a essere scortesi, maleducati, irriverenti, e poco simpatici ed empatici. La simpatia rimane una vera arma vincente che smorza le tensioni e facilita la manutenzione del legame d’amore.

Un altro aspetto da non trascurare è la condivisione. Una coppia - che come abbiamo detto dovrebbe essere formata da due mele intere -, dovrebbe mantenere uno spazio comune, o in comune. Il teatro del sabato sera, la cena a lume di candela senza figli e cellulari. Un cinema domenicale, o un fine settimana dove il dialogo e l’ascolto possa scaldare cuore e corpo, per far scorta di emozioni per la corsa contro il tempo per il quotidiano che verrà.

L’onestà. Come tu mi vuoi
Parlare, oggi, di sincerità e di onestà, sembra quasi una trasgressione. In realtà, per onestà, non si intende soltanto l’assenza di bugie o di amanti, ma la presenza di onestà emozionale, intellettuale, cognitiva.

Essere, pur appartenendo a una coppia, sempre se stessi. Onesti, autentici, senza smarrire il proprio baricentro dell’esistenza. Capita molto frequentemente che la diversità del partner, quella che in un primo momento ha fatto scattare la scintilla amorosa, spaventi e disturbi. Così uno dei due tenta di modificare l’altro, e di renderlo simile a se stesso, per poi non amarlo più. Intimità non fa rima con uguaglianza, con omologazione, con fusione, ma con il rispetto della diversità del partner.

Il rispetto della diversità diventa un rinforzo al legame. Per rendere una coppia longeva, inoltre, nessuno dei due deve stare male all’interno del legame. Non deve smarrire i propri confini, non deve soffrire di fame d’aria, non deve fare quello che desidera il partner, o indossare i pensieri del partner come se fossero propri, ma dovrebbe mantenere i propri spazi interiori e intellettuali per evitare necessità di fughe e di aria. Un amore sano si riconosce subito: non fa male.

Il rispetto e l’esclusione degli estranei
Per vivere un amore longevo, tra gli ingredienti necessari, vi è senza dubbio il rispetto. Il termine rispetto sembra essere, soprattutto oggi, davvero desueto. Ma che ci piaccia o no, una coppia per durare nel tempo, deve rispettarsi. Oggi sembra imperare una sessualità liquida. Tutto è consentito, permesso, lecito. Il rispetto andrebbe preteso e ricambiato.

Il tradimento sembra essere una nuova modalità del vivere in coppia: sposati, infelicemente sposati, adulteri, separati in casa, coniugati.

Il tradimento può far parte del cammino della coppia, ma per far sì che da crisi diventi risorsa e che la coppia possa tornare a essere empatica e solida, deve essere analizzato, elaborato, superato. La crisi non va rimossa o negata, ma attraversata.

Una buona sessualità
Oggi, purtroppo, stiamo assistendo a una deriva della sessualità. Abbiamo una sessualità senza corpo, quella online. E senza amore, come se fosse semplice attività ginnica. Può pure capitare il contrario: un amore senza vita sessuale. Le coppie che diventano coppie bianche. Partner che non si desiderano più e che transitano verso una pericolosissima condizione della loro vita di coppia: il pensionamento anticipato del desiderio. Condizione non immune da rischi. Quindi, affinché una coppia rimanga coppia, dovrà integrare i tre aspetti dell’intimità, quelli che io amo chiamare le tre C della sessualità: corpo, cuore e cervello.

La fedeltà come trasgressione
È davvero possibile rimanere fedeli al proprio compagno per tutta la vita? La fedeltà non è un’utopia, ma rimane un bene in estinzione. Sdoganarla e tirarla fuori dall’armadio dei tabù per rispolverarla come scelta voluta e non subita, potrebbe rendere un amore destinatario di una privilegio.

La presunta fedeltà di cuore, non di corpo, va molto in auge ai nostri giorni, e viene attuata scindendo l’amore dalla quotidianità. Gli amanti nutrono l’erotismo, mentre il coniuge l’affettività. Integrare i due aspetti diventa una strategia sovversiva pro-coppia.

La manutenzione degli affetti, i legami annoiati
La manutenzione degli affetti è quel processo continuo di editing amoroso, fatto di cura e di attenzione al mondo dell’altro, che si dovrebbe mettere in pratica nei confronti del proprio legame d’amore, fatto di gesti simbolici e concreti.

Manutenzionare il rapporto di coppia, esattamente come se fosse un giardino segreto, è la strategia migliore per vivere amori longevi e non tiepidi e intrisi di noia. Un altro aspetto di centrale importanza per gli amori longevi è la giusta distanza in amore. Ma di questo ne parleremo in seguito.

 

* Valeria Randone è psicologo e sessuologo clinico a Catania e Roma (www.valeriarandone.it) e autrice del libro “Ex forse ex”

 

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