Obliqua-mente - La rubrica di Gianluca Nicoletti del 9 aprile 2019
A Cremona in via Cadore è in atto una guerra privata contro un’associazione che si occupa di integrazione di disabili, attraverso la pratica del Baskin, una forma di basket inclusivo. Alcune settimane fa era apparso un biglietto sul cartello del cantiere di realizzazione della nuova sede: “E quindi? Una marea di handicappati qui, in via Cadore, che magari prendono pure i parcheggi riservati. Avete sbagliato via”. Domenica il misterioso odiatore si è rifatto vivo con un biglietto ancora più bellicoso: “Non è questione di handicap, è una questione di parcheggi” si legge sul foglio, scritto a mano. “Ve lo siete fatti fare il parcheggio riservato, rubandolo a noi residenti. Avete dichiarato guerra, e guerra sia”. Ci sembra di vederlo questo “umarell” livoroso che teme di perdere spazi di parcheggio per la propria auto d’epoca, che terrà pulita come nuova lavandola, solo la domenica appunto..., alle fontanelle pubbliche. È lo stesso che lascia cartelli d’insulti condominiali, lo stesso che non vede oltre i confini del proprio misero senso di possesso, lo stesso che vorrebbe chiudere, delimitare, sigillare quelli che pensa essere i propri e esclusivi spazi vitali. Lo stesso che finge di non sapere che quel parcheggio potrebbe tornargli utile quando l’età e gli acciacchi, acuiti dalla sua cattiveria, lo potrebbero mettere tra i possibili utenti di uno stallo con le strisce gialle. di Gianluca Nicolettidi Gianluca Nicoletti
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