L’avvocato astigiano ritorna sul palco. A tre anni di distanza dall’ultimo concerto al teatro Sociale per festeggiare i vent’anni del «Giorgio Busca», Paolo Conte questa sera torna ad Alba per celebrare un altro grande anniversario musicale, riprendendo un dialogo con il pubblico interrotto ormai più di un anno e mezzo fa: i cinquant’anni di «Azzurro», il brano scritto dal cantautore nel 1968 e cantato da Adriano Celentano, che ha fatto conoscere Conte in Italia e nel mondo. «Una canzone che parla di pomeriggi troppo azzurri per rimanere chiusi in casa e della voglia di prendere un treno e ritrovare le persone care. Un azzurro che è il colore della musica, contrapposto agli ormai troppo noti rosso e arancione» spiegano gli organizzatori del festival, che anche quest’anno hanno dovuto rinunciare ai toni agrirock di Barolo per poter organizzare in tutta sicurezza i concerti negli spazi più ampi di Alba. Lo chansonnier salirà sul palco di piazza Medford già alle 19,45, per una chiacchierata con il giornalista Ernesto Assante in pieno stile Collisioni, a cui potranno accedere solo i possessori del biglietto. Poi alle 21 sarà la musica l’assoluta protagonista, con Conte che pescherà dal suo infinito repertorio, magari con un occhio di riguardo all’ultimo disco registrato dal vivo alle Terme di Caracalla a Roma, proprio in occasione dei cinquant’anni di «Azzurro». I titoli contenuti nei due cd mettono l’acquolina a qualunque fan contiano: da «Sotto le stelle del jazz» a «Messico e nuvole», da «Sudamerica» a «Diavolo rosso» e «Dancing», senza scordare l’ultimo inedito «Lavavetri». Una serata in cui ascoltare brani composti dal cantautore astigiano in epoche differenti. Conte sarà accompagnato da un ensemble orchestrale di undici elementi: Nunzio Barbieri (chitarra), Lucio Caliendo (oboe, fagotto, percussioni, tastiere), Claudio Chiara (sax, flauto, fisarmonica, basso, tastiere), Daniele Dall’Omo (chitarre), Daniele Di Gregorio (batteria, percussioni, marimba, piano), Luca Enipeo (chitarre), Francesca Gosio (violoncello), Massimo Pizianti (fisarmonica, bandoneon, clarinetto, sax baritono, piano, tastiere), Piergiorgio Rosso (violino), Jino Touche (contrabbasso, basso elettrico, chitarra elettrica), Luca Velotti (sax, clarinetto). E se domani Collisioni replica con l’evento «Tutto Normale» con Ernia, Rkomi, Madame, Ariete, Massimo Pericolo e Sangiovanni, mercoledì sera a scaldare il pubblico ci ha pensato Zucchero con un concerto in acustico in cui non ha mancato di lanciare qualche frecciata. «Io non voglio fare polemica, sapete che sono buono come il pane - ha detto l’artista -, ma possibile che la Nazionale, tutto questo casino di gente, stadi pieni... e per i concerti invece siamo ancora qua, con le poltrone vuote per le distanze? C’è qualcosa che stride».