Erano 94 al momento della costituzione, oggi sono già 200 i componenti del comitato «Clavesana dice no allo stoccaggio di rifiuti pericolosi», nato ufficialmente lunedì scorso. È il primo atto collettivo contro la realizzazione di un magazzino di stoccaggio rifiuti, pericolosi e non, sui terreni che corrono al fianco della Fondovalle Tanaro, in località Cascina San Giovanni.

Il progetto è stato depositato poche settimane fa in Provincia dall'impresa Cement Srl di Villanova Mondovì, che nella zona ha già uno stabilimento per lo stoccaggio dei rifiuti edili. Vorrebbe ampliare questo tipo di attività, perciò dopo l’acquisto del terreno, alcuni anni fa, ha presentato un progetto che il 21 novembre andrà in conferenza dei servizi.

«Entro quella data vogliamo produrre tutte le osservazioni necessarie ad opporci alla realizzazione del progetto - dicono dal comitato -. Abbiamo già richiesto copia di tutta la documentazione prodotta al Comune e la affideremo ai tecnici, affinché venga individuato un percorso preciso per opporci. Nel frattempo il comitato è aperto a chiunque ne voglia fare parte, basta essere maggiorenni».

Sono tre i coordinatori del comitato: Giovanni Bracco, Alessia Revelli e Livio Ballauri. Dodici i componenti del Consiglio direttivo, fra i quali anche il designer americano Chris Bangle e le rappresentanze comunali di Naviante di Farigliano e Carrù.

Sostengono l’opposizione al progetto condivisa dal Comune anche tredici paesi limitrofi. «Per unire le forze in un’unica voce, contraria al progetto che potrebbe danneggiare terre preziose, sia da un punto di vista ambientale che in termini economici - concludono dal comitato -. Infatti anche le valutazione dei possibili rischi è allo studio dei tecnici».

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