Mentre l'Ue valuta la fusione tra Ita e Lufthansa, Alitalia licenzia. Scattano le procedure di licenziamento collettivo per 2668 lavoratori. La compagnia in amministrazione straordinaria hai inviato ieri alle organizzazioni sindacali di categoria e ai ministeri competenti una lettera nella quale comunica avvia, secondo quanto previsto dalla legge 223 del 1991, «l'avvio di una procedura che determina suo malgrado, licenziamenti per riduzione di personale». La misura riguarda 2668 dipendenti in cassa integrazione straordinaria a zero ore fino al 31 ottobre 2024, scadenza non ulteriormente prorogabile.

Intanto dopo lunghi mesi di colloqui serrati sull'asse Roma-Berlino-Bruxelles, Ita e Lufthansa sono a un passo dal celebrare le nozze agli albori del nuovo anno. Ora tutto dipenderà dai servizi antitrust della Commissione europea, pronti ad avviare un'indagine formale che - nella migliore delle ipotesi - potrebbe portare all'agognato placet il 15 gennaio 2024. In caso contrario, e con il nodo delle rotte ancora da sciogliere, l'istruttoria volta a scongiurare turbamenti al mercato interno potrà protrarsi per altri tre mesi e mezzo, sconfinando così a primavera.

L'imponente plico dell'accordo siglato il 25 maggio dal Tesoro e dal colosso tedesco - con Lufthansa che acquisirà il 41% di Ita Airways attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l'opzione di acquisire le azioni rimanenti in un secondo momento - è approdato sul tavolo del capo della Concorrenza Ue, Didier Reynders, dopo un confronto che ha portato le parti a sviscerare e anticipare tutti i possibili ostacoli invisi al buon funzionamento del mercato interno, cercando di porre rimedi solidi a prova di esame Ue.

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