Federico X è il nuovo Re di Danimarca. La premier Mette Frederiksen ha «raccolto» le dimissioni di Margherita II e ha proclamato il nuovo sovrano dal balcone di Christiansborg, di fronte a una folla di decine di migliaia di persone che hanno preso d'assalto le vie della città già al mattino. La metropolitana stracolma in arrivo e in partenza, gli hotel pieni, le bandiere al vento: la giornata nella capitale è stata vissuta interamente all'insegna del momento storico. Poco dopo le 15, Federico e la premier sono apparsi dal balcone, accolti dal boato dei presenti. La Prima ministra ha ringraziato la Regina e ha proclamato il Re: «La mia speranza è diventare un re unificatore. È un compito a cui mi sono avvicinato per tutta la mia vita. È un compito che assumo con orgoglio, rispetto e gioia», ha detto il neo monarca, presto raggiunto dalla moglie - la neoregina Mary - e dai quattro figli (incluso Cristiano, 18 anni, prossimo nella linea di successione), accolti anche loro da canti, grida e dall'inno nazionale.

La folla e i giovani in piazza
Tutta la celebrazione di piazza è avvenuta in pieno stile danese: nessun varco di accesso, nessuna perquisizione per i presenti, un apparato di sicurezza presente ma defilato, per non turbare il morale. Tra le decine di migliaia di persone sventolava un oceano di bandierine. In molti hanno portato bottiglie di spumante o birra, pronti a brindare a Federico direttamente in piazza. Altrettanti sono arrivati con delle corone di cartone in testa, per celebrare e godersi il momento in allegria. Sin dalla prima mattina, le persone sono arrivate con sedie da campeggio e thermos, come si fa per prendersi la prima fila ai concerti. Adrean, 26 anni, lavorava a maglia seduto «per far passare il tempo»: «Non pensavo la Regina si sarebbe dimessa, pensavo facesse come Elisabetta (di Gran Bretagna, ndr). Posso capire perché ha deciso di abdicare. A dire il vero, durante il discorso ci ho pensato che potesse succedere. Certo, lo shock è stato comunque grande». Alberte, Ditte e Nicoline, le prime due ventenni, la terza 24 anni, sono arrivate alle 8.30: «Volevamo avere un buon posto». I giovani danesi si sentono vicini alla corona? «C'è da dire che tutte siamo cresciute vedendo la Regina nel discorso di fine anno», spiegano. «Le ultime settimane hanno portato un maggiore affetto dei giovani verso la monarchia, visto anche che la Regina ha citato le nuove generazioni nel suo ultimo discorso. Rispetto alla religione e a tante altre cose che stanno perdendo il loro ruolo, la Corona ha sta riuscendo comunque a rimanere un punto di riferimento».

Passato e presente

Gianette e Mette, 65 anni, erano alla loro seconda proclamazione. Mette confessa: «Da quando ha cominciato a parlare, nel discorso di fine anno, avevo capito che stava succedendo qualcosa. Anche ultimamente, quando appariva in tv, stava seduta, una cosa insolita per lei. Penso sia una decisione saggia, la Regina deve riposare». E il nuovo Re? Gianette: «È molto popolare e sa stare con le persone. Lo abbiamo visto passare dall'essere un ragazzo timido a una persona sicura di sé. Penso sia quel genere di persona che risponderebbe a ogni domanda che gli venisse posta. Sarà sicuramente a livello della madre». Dopo la lunghissima attesa, la proclamazione è arrivata alle 15, rispettando al secondo il cerimoniale. Il discorso della premier, quello del Re, l'arrivo del resto della famiglia reale, i canti: tutto condensato in venti minuti, al termine dei quali i reali hanno lasciato il palazzo, in carrozza, scortati da un reggimento di Ussari. La folla li ha salutati in strada, affacciata ai palazzi e sui canali, mentre si dirigevano ad Amalienborg, la residenza ufficiale, un paio di chilometri distante da Christiansborg.

Il bacio di re Federico di Danimarca e la regina Mary dopo la proclamazione

La fine di un'era
Per la Danimarca è la fine di un'era: Margherita II, la regnante più amata nella storia di Danimarca, ha abdicato dopo 52 anni esatti da quel 14 gennaio 1972 in cui è salita al trono. Per capire l'impatto storico, basta dire che quando Margherita si è insediata solo il 42% dei danesi supportava la monarchia. Quel numero, nei sondaggi più recenti, è salito all'84%. Per quanto riguarda il nuovo Re, oltre l'80% dei danesi ha espresso un giudizio positivo. La decisione di lasciare è stata annunciata, totalmente a sorpresa, nel discorso di fine anno. Dietro la decisione, secondo i media danesi, ci sono motivi di salute, anche se non si esclude che Margherita (nata nel 1940) abbia voluto lasciare spazio al figlio di 55 anni prima che l'età di quest'ultimo fosse troppo elevata. Insomma, per evitare quello che è successo con Carlo in Gran Bretagna.

(reuters)

Una lunga serie di prime volte
A rendere il regno e l'evento storico, anche una lunga serie di prime volte. Margherita II è stata la prima sovrana danese donna dopo 700 anni di regni maschili – l'unico precedente era stato quello di Margherita I, a cavallo tra il '300 e il '400, che però in punta di diritto non era Regina. È stata la prima a regnare per un periodo così lungo, la prima che ha abdicato di sua spontanea volontà in 900 anni. È salita al trono nel momento in cui il 50% dei danesi ormai aveva simpatie repubblicane e ha portato la monarchia alla sua massima popolarità. Merito anche del suo approccio «popolare» e lontano dai fasti eccessivi, cifra stilistica della corona danese dalla fine dell'800, che non a caso da un secolo opta per proclamazioni senza incoronazioni. Fumatrice accanita, progressista, non è mai stata restia a interviste televisive e al contatto diretto con la popolazione, in uno stile molto diverso dai suoi «colleghi» in giro per il mondo.

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