Una morte crudele, disumana. È quella che provoca l’ipossia da azoto, ovvero l’inalazione di azoto per 15 minuti fino alla totale scomparsa di ossigeno, con compromissione letale degli organi vitali. Un metodo così barbaro, usato su Kenneth Smith, 58enne condannato a morte in Alabama per un omicidio su commissione commesso nel 1988 (e sopravvissuto a una prima esecuzione), da aver indignato l’opinione pubblica mondiale e scatenato Amnesty International, che ha detto: «Si tratta di un metodo assolutamente sperimentale di esecuzione, purtroppo approvato dalla Corte suprema dell’Alabama, ma che per paradosso è vietato sugli animali».


Quello che succede al corpo è devastante. Iniziamo col dire che l’azoto è un gas incolore, inodore e insapore, che viene somministrato alla vittima attraverso una mascherina per l’ossigeno, in forma pura (come nel caso di Smith) oppure in concentrazioni più elevate di quelle che troviamo nell’aria che respiriamo. Quando si respira azoto, il nostro organismo non riconosce immediatamente la differenza con l'aria che respiriamo normalmente, quindi non c’è un soffocamento immediato. Ma in pochissimi minuti i livelli di ossigeno nel corpo iniziano a crollare, l’ipossia appunto, e questo scatena una reazione a catena sugli organi. Si muore soffocati per la mancanza di ossigeno e la conseguenza diretta è il collasso degli organi vitali, cuore, polmoni e cervello.

Mentre l’azoto riempie le vie respiratorie, va interrompendosi il flusso dell'ossigeno al cervello, portando alla perdita di coscienza. Un organo dopo l'altro inizia a fermarsi e la morte dovrebbe sopraggiungere nel giro di qualche minuto. La condizione di morte viene accertata seguendo l'indicatore di una macchina cardiaca collegata, come è accaduto per il condannato americano: quando la linea è piatta, l'esecuzione può essere considerata conclusa. Se non dovesse essere così, l'addetto avrà il compito di far entrare nella maschera l’azoto puro per altri 15 minuti.

L'esecuzione è durata circa 22 minuti e Smith è sembrato rimanere cosciente per diversi minuti. Poi l’azoto ha fatto il suo effetto, portandolo alla morte per soffocamento e il suo cuore si è fermato.

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