Quante galline vivono in gabbia?

Quante galline vivono in gabbia?
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Sta per cominciare nell’Unione europea la raccolta di firme per una iniziativa popolare che chiede di mettere fine all’uso delle gabbie per polli e galline (ma anche anatre, quaglie, oche, conigli). Il movimento che chiede l’abolizione delle gabbie è attivo in tutto il mondo. A novembre si svolgerà un referendum su questo tema in California. In alcuni Paesi, come l’Australia, le industrie si oppongono all’abolizione sostenendo che l’uso delle gabbie sia più sano, abbia ridotto la mortalità e aumentato la produttività, garantendo la produzione di uova a basso costo.

L’allevamento del pollame, secondo i documenti della Fao, è in continua crescita ed è sempre più realizzato a livello industriale. Il pollame è il tipo di carne più consumato al mondo (seguito dal maiale), con 123 milioni di tonnellate stimate nel 2018 che dovrebbero diventare 139 nel 2027: al 90% si tratta di pollo. Il pollo costa poco, ha un basso contenuto di grassi e non incontra ostacoli culturali o religiosi. Le previsioni dicono che il consumo di carne di pollo e di uova continuerà a crescere ovunque nel mondo, ma soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. I produttori maggiori di carne sono gli Stati Uniti (18% del totale), mentre il maggiore produttore di uova è la Cina (40%).

L’allevamento per la produzione di carne normalmente non è realizzato in gabbia. Gli animali vengono cresciuti a terra in grandi capannoni. Le associazioni degli industriali sottolineano come queste strutture siano molto avanzate tecnologicamente e consentano un controllo di tutti i parametri e della salute degli animali. Secondo il Farm Animal Welfare Compendium del 2013 nel mondo oltre i 70% del pollame viene allevato in questo modo e in Europa i capannoni standard sono privi di finestre (ma in Svezia le finestre sono obbligatorie). Solo una piccola proporzione viene allevata con metodi meno intensivi.

Nell’Unione europea ci sono circa 7 miliardi e 200 milioni di polli allevati per ricavarne carne. Quasi un miliardo sono in Francia e Gran Bretagna, i maggiori Paesi produttori, mentre in Italia sono 560 milioni.

Per le galline ovaiole, le cifre dicono che in Europa nel 2016 quelle tenute in gabbia erano oltre il 55%, quelle allevate a terra oltre il 25% e quelle all’aperto poco meno del 14%, a cui vanno aggiunte quelle allevate in modo organico, che sono il 4,5%. Nel 1999 gli animali in gabbia erano molti di più: il 71%, mentre il 17% razzolavano al chiuso, meno del 10% all’aperto e poco più del 2% erano allevati in modo organico.

In Italia le galline ovaiole sono 42 milioni e il 70% si trova in tre sole in sole regioni: Lombardia (27%), Veneto (22%) ed Emilia Romagna (21%). La richiesta di uova da allevamento a terra o all’aperto è in crescita, ma la percentuale di animali in gabbia è per ora più alta rispetto alla media europea con il 65%. Significa che in Italia le galline che vivono chiuse in gabbia sono oltre 27 milioni.