I gatti possono sorridere?

I gatti possono sorridere?
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Se vivete con un gatto potrebbe esservi capitato di vedere sul suo musetto, almeno una volta nella vita, una smorfia a metà strada fra un ghigno e un sorriso. Alcuni mici sono più propensi degli altri a fare delle espressioni buffe o particolarmente eloquenti. Ma i gatti possono davvero sorridere? La risposta è sì, anche se non come ce lo immaginiamo noi.

 

Alla ricerca del sorriso
Contrariamente a quanto siamo abituati a credere, non si sorride solo con la bocca. E lo stesso vale per i gatti. Tutti i felini hanno la capacità muscolare di produrre espressioni facciali che ricordano il sorriso, ma che non hanno nulla a che fare con la felicità. Alcuni odori, in particolare quelli ricchi di feromoni come l'urina, possono innescare la “risposta di Flehmen”: l'animale ritira le labbra e apre un po’ la bocca per aspirare le particelle odorose, assumendo una smorfia molto simile a un sorriso. Alcuni mici arricciano le labbra anche mentre fanno la pasta o le fusa, il che potrebbe davvero illuderci. Ma se si è alla ricerca di un vero sorriso, state guardano la parte del corpo sbagliata.

 

Gioco di sguardi
Se i gatti sorridono, usano gli occhi per farlo. Gli psicologi delle Università di Portsmouth e del Sussex hanno scoperto che quando gli esseri umani socchiudono gli occhi fissando il proprio micio, innescano lo “slow blink”, il sorriso di gatto. Questa azione rende le persone molto più attraenti per i felini, che restituiscono questo affetto socchiudendo le palpebre a loro volta. Questo gioco di sguardi è l’unico vero modo che ha il gatto di sorridere.

Questo studio, pubblicato su Nature Scientific Report, è stato il primo a studiare a livello sperimentalmente il ruolo del battito lento delle palpebre nella comunicazione fra gatto-uomo. Ed è qualcosa che ognuno di noi può sperimentare con qualsiasi gatto, anche randagio.

 

Comunicazione emotiva positiva
Capire i modi positivi in ??cui i gatti e gli esseri umani interagiscono può migliorare la comprensione pubblica dei gatti, migliorare il benessere dei felini e dirci di più sulle capacità socio-cognitive di questa specie poco studiata. “Gli animali domestici sono sensibili ai segnali umani che facilitano la comunicazione interspecifica, compresi i segnali dello stato emotivo – scrivono i ricercatori –. Gli occhi sono importanti nel segnalare le emozioni, con l'atto di socchiudere gli occhi che sembra essere associato a una comunicazione emotiva positiva in una vasta gamma di specie”.

 

Ammiccamento animale
Era già stato dimostrato che un certo numero di animali domestici utilizza i segnali dati dall'uomo per ricavare informazioni contestuali ed eseguire compiti. “I cani sono molto abili nel leggere i segnali gestuali umani per individuare il cibo nascosto e possono distinguere tra gli stati attenti dei conduttori quando fanno delle scelte. Anche cavalli e capre possono discriminare tra diverse emozioni umane e adattando il loro comportamento in modi funzionalmente rilevanti”, aggiungono i ricercatori. Ed è interessante notare che questo genere di ammiccamento è presente nel regno animale anche in altre manifestazioni emotive, “il che potrebbe quindi essere un indicatore emotivo positivo non solo nei gatti”.

 

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