Nello Stato di New York i negozi di animali domestici non potranno più vendere cani, gatti e conigli

Nello Stato di New York i negozi di animali domestici non potranno più vendere cani, gatti e conigli
1 minuti di lettura

Nello Stato di New York dal 2024 i negozi di animali domestici non potranno più vendere cani, gatti e conigli.

L'obiettivo della legge è colpire le fabbriche di cuccioli (puppy mills) e gli allevatori abusivi. Gli allevamenti intensivi di cuccioli - sostiene la governatrice Kathy Hochul - portano alla vendita di esemplari in condizioni igienico-sanitarie precarie, male alimentati, con problemi di socialità.

Al problema etico si aggiunge quello economico: comprare questi cuccioli costa poco, ma le spese veterinarie per curarli possono arrivare a migliaia di dollari.

 

Nei rifugi per animali non ci sono, o non dovrebbero esserci, casi di maltrattamenti.

In base alla legge, che è stata firmata ieri (giovedì), i negozi di animali domestici potranno offrire a pagamento le loro vetrine e le loro strutture ai rifugi e alle organizzazioni di soccorso che vorranno sfruttarne la visibilità e la capillarità per indurre le persone ad adottare i cani, i gatti e i conigli che sono sotto la loro cura.

 

Chi alleva cani, gatti e conigli su un terreno di sua proprietà potrà continuare a venderli.

Alcuni negozianti di animali domestici hanno fatto presente che la legge non riguarda gli allevatori intensivi di altri Stati, che potranno dunque continuare a vendere i loro cuccioli senza doversi neanche preoccupare di migliorare le condizioni in cui vengono cresciuti.

Prima di New York, negli Stati Uniti avevano già emanato delle leggi contro le fabbriche dei cuccioli la California, l'Illinois, il Maine, il Maryland e lo Stato di Washington.

 

***

Segui La Zampa su Facebook (clicca qui)Instagram (clicca qui) e Twitter (clicca qui)


Non perderti le migliori notizie e storie di LaZampa, iscriviti alla newsletter settimanale e gratuita (clicca qui)