Aldo e il cane Hope, l'incontro in spiaggia che ha ridato speranza a un ragazzo avvolto dalla solitudine

Aldo e il cane Hope, l'incontro in spiaggia che ha ridato speranza a un ragazzo avvolto dalla solitudine
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3 minuti di lettura

Questa è la storia di un incontro. Uno di quegli incontri che diventa riparazione, abbraccio, sguardo sul mondo, luce. Questa è la storia di Aldo, nome di fantasia, mio paziente di ventitré anni. Aldo era rimasto al buio, si era rinchiuso in casa consegnando la sua vita al malumore e alla reclusione.

Durante la pandemia, Aldo aveva abbandonato gli studi di giurisprudenza, scelta dolorosa e controversa che lo ha poi portato a uno strappo nel rapporto con i suoi genitori, a vivere dei sensi di colpa devastanti e a rinchiudersi in casa per evitare di incontrare il mondo.

Aldo ha sempre amato di animali, ma era convinto di soffrire di una brutta allergia al pelo del gatto e del cane. Quando era piccolo, infatti, aveva un gattino, a cui era profondamente legato, che hanno dovuto dare via a causa delle sue continue problematiche respiratorie.

La diagnosi del pediatra era stata chiara: “allergia al pelo del gatto”. Il gatto fu donato ai nonni e da quel momento in poi nessun animale entrò più in casa sua e nel suo cuore.

Il mare di settembre in Sicilia
Era giovedì, uno di quei giorni in cui Aldo avrebbe dovuto tentare di studiare, ma come sempre non ne aveva nessuna voglia. Aveva smesso di cercare i suoi amici e aveva fatto in modo che anche i suoi amici non lo trovassero più.

Avevo disinstallato Instagram e gli altri social dal suo cellulare per proteggersi da tutta questa vita che gli camminava al fianco ma di cui lui non voleva più fruire.

Così, quella mattina, per evitare di ascoltare le continue lamentele della madre, decise di andare a fare una passeggiata in spiaggia.

Il mare di settembre piaceva molto ad Aldo, perché era un mare malinconico, come il suo cuore.

In Sicilia, a settembre, il mare è cangiante, ricorda un po’ quello di maggio ma con  colori più cupi: si tinge di colori malinconici e argentei e le acque si vestono di autunno. L’acqua è ancora calda e invitante e ha quelle pennellate di malinconia da ultimo appuntamento con le ferie.

Aldo era tremendamente attratto dagli addii, dalle fini, dalle separazioni e dal mare di settembre.

Il quattrozampe misterioso
Quando Aldo giunge in spiaggia, si accorge subito che c’era un branco di cani randagi che giocavano sul bagnasciuga. In un primo momento ha paura, teme di poter essere aggredito, poi decide di sedersi nei paraggi del branco e di fermarsi a guardarli. Uno di loro, apparentemente il più timoroso e tenebroso, si stacca dal branco e va incontro ad Aldo. Lo guarda dritto negli occhi e in fondo il cuore e si siede al suo fianco. Il quattrozampe misterioso non fa nulla, non abbaia, non guaisce, non chiede del cibo, non vuole essere nemmeno accarezzato, si siede al suo fianco e guarda il mare insieme a lui.

Aldo, per la prima volta dopo due anni bui, sente nuovamente battere il suo cuore in petto, comprende che in quell’incontro c’era il seme della speranza. Rimangono l’uno accanto all’altro sino al tramonto e poi, pian piano, Aldo chiede al quattro zampe se avesse voglia di tornare a casa con lui. Si alza, senza fare bruschi movimenti, gli parla con tono di voce dolce e suadente, si gira su sé stesso e si dirige lentamente verso la macchina.

Il quattrozampe lo segue, non lo perde di vista un attimo, e quando Aldo apre lo sportello per entrare in macchina, con un balzo deciso e chiaramente comunicativo, salta dentro la macchina con la segreta speranza di essere portato a casa con lui.

Il cuore di Aldo scoppia di gioia, e in un batter d’occhio ha soprannominato il quattrozampe misterioso Hope, speranza.

Aldo avevo deciso di sfidare la presunta allergia, i possibili attriti con i suoi genitori e, soprattutto, di riappropriarsi della sua vita e delle sue emozioni.

P.S: Aldo e Hope vengono stabilmente in studio una volta a settimana. Vanno a passeggiare insieme, al mattino e alla sera, e si vogliono mondo bene. Grazie alla ritrovata serenità, Aldo ha ripreso gli studi e ha anche dato ben tre esami. Hope è stato il ponte levatoio dal buio alla luce. Grazie al contributo di Hope sono riuscita a lavorare con le paure di Aldo.

 

Ringrazio Aldo per avermi acutizzata a raccontare la sua storia per La Zampa

 

* Valeria Randone è psicologo e sessuologo clinico a Catania, Milano e online (www.valeriarandone.it) e autrice del libro “L’aggiustatrice di cuori – Le parole che riparano”. La sua grande passione per i cani l’ha portata a scrivere anche per LaZampa ed è nato la spazio "Per amore degli animali"