Anna Clara, il suo amore tossico e il cane Lulù che le infonde la forza di lasciarlo andare

Anna Clara, il suo amore tossico e il cane Lulù che le infonde la forza di lasciarlo andare
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3 minuti di lettura

Anna Clara, nome di fantasia, è una mia paziente ed è affamata d’amore. Nonostante i vari percorsi di psicoterapia passa da un amore disfunzionale a un altro. Per lei, gli amori tossici sono come le ciliegie: uno tira l’altro. L’unica presenza stabile, coerente, nutrita da reale reciprocità è il legame con la sua Lulù.

Lulù è una femmina di cane Pit Bull dalla dolcezza disarmante. Ha gli occhi profondissimi, sempre velati da un misto di malinconia e gentilezza, circondati da un eye-liner color cioccolato che conferiscono al suo sguardo una profondità che cattura. Ha il pelo raso color miele di acacia dell’Etna con una piccola sbavatura al centro della sua grande fronte, una sorta di virgola equidistante dai suoi due grandi occhioni scuri.

Lulù è stata adottata tre anni addietro, strappata da un allevamento intensivo perché viveva rinchiusa in un box. Il suo destino era segnato: doveva svolgere il ruolo di fattrice. Per lei non c’erano passeggiate olfattive, bambini con cui giocare, biscotti o sonagli. Per lei c’era la riproduzione, le cucciolate, la separazione dai suoi amati cuccioli, un box, le gabbie e la ciotola serale.

Nonostante ciò, il suo cuore non si è mai indurito, ma ha continuato a sperare che qualcuno si innamorasse profondamente di lei.

L’incontro
Un bel giorno Anna Clara, spinta da una sua amica volontaria, è stata trasportata in quell’allevamento lager, abusivo e intensivo, nella speranza che il suo cuore provasse  ancora un brivido inedito di tenerezza e di speranza. La sua amica, Federica, nome di fantasia, era più che convinta che se Anna Clara avesse visto così tanta sofferenza, almeno per un istante avrebbe spostato l’attenzione dal suo fidanzato sbagliato alla possibilità di essere utile per qualcuno. Federica conosceva bene il cuore di Anna Clara e conosceva bene il suo amore profondissimo nei confronti degli animali animali, soprattutto per quelli sofferenti.

A causa di un’infezione e di un’emorragia post partum, a Lulù è stato asportato l’utero, quindi il suo destino sarebbe stato infausto: soppressa o donata. I Pit Bull purtroppo non sempre vengono adottati per svolgere il ruolo di cani cani da compagnia, ma corrono il rischio di fare una brutta fine. Quando Anna Clara ha incrociato per la prima volta lo sguardo di Lulù ha capito che anche lei era affamata d’amore e che anche lei sarebbe finita tra le grinfie di un manipolatore o di un opportunista.

Il loro destino era molto simile e probabilmente l’una aveva bisogno dell’altra. Anna Clara aveva avuto parecchi cani nella sua vita, tra cui due molossoidi, aveva seguito dei corsi di addestramento ed era abbastanza brava nell’intuire il cuore di un animale. Lulù, con tutta la sua dolcezza e sofferenza, le stava comunicando in maniera chiara che poteva fidarsi di lei

Così, dopo quell’incontro, Lulù e Anna Clara non si separarono mai più

Grazie Lulù Anna Clara ha lasciato il suo amore tossico
Lulù aveva una peculiarità: sentiva le emozioni di tutti e modulava il suo comportamento in funzione del messaggio che voleva far passare.

Quando sentiva la sua amata Anna Clara disperata, quando la vedeva con il cellulare in mano e gli occhi strapieni di lacrime, quando la sentiva piangere e gridare, quando la vedeva con la coperta sopra gli occhi rinchiusa nel buio della sua cameretta, si rintanava sotto la sua coperta. Sembrava volesse proteggersi da un’angoscia così sconquassante.

Anna Clara aveva promesso a sé stessa, alla sua amica Federica, alle volontarie e Lulù che le avrebbe regalato una vita migliore di quella del passato e che l’avrebbe protetta da ogni sofferenza, anche dalla sua.

Così, ogni qualvolta litigava col suo fidanzato e Lulù si rintanava sotto la sua coperta, lei gentilmente le sussurrava all’orecchio che prima o poi questa brutta situazione si sarebbe conclusa e che loro due sarebbero tornate a vedere la luce del sole.

P.S: Anna Clara ha finalmente lasciato il suo Pifferaio magico ed è una donna libera. La vita da prigioniera non si dimentica subito. La ricorda il cuore, la pelle, i sensi, la mente. Chi ha subito un abuso narcisistico ha sulla sue pelle e sul suo cuore ferite multiple, a più livelli di profondità.  Siamo in cammino e la dolce Lulù partecipa alle nostre sedute. La ringrazio per avermi autorizzata a scrivere questa dolcissima storia in esclusiva per La Zampa.

 

* Valeria Randone è psicologo e sessuologo clinico a Catania, Milano e online (www.valeriarandone.it) e autrice del libro “L’aggiustatrice di cuori – Le parole che riparano”. La sua grande passione per i cani l’ha portata a scrivere anche per LaZampa ed è nato la spazio "Per amore degli animali"