Dal punto di vista medico non ha controindicazioni, ed è anche assolutamente normale sotto il fronte evolutivo: per un bambino mettere le dita nel naso fa parte del processo di esplorazione e conoscenza del proprio corpo. Fra l’altro è un gesto rilassante, un piccolo antistress come giocare con i capelli o toccarsi i lobi delle orecchie, e anche molti adulti lo fanno, solo che la maggior parte dei grandi va ad esplorare le narici in privato. I bambini no, infilano le dita nel nasino pubblicamente e senza tabù: il fatto che sia un’abitudine inappropriata fa parte del bon-ton, delle buone maniere, e si tratta di concetti astratti incomprensibili per un bambino piccolo. E oltretutto in pochi si limitano agli ‘scavi’, ma trovano estremamente curioso quello che trovano, tanto da giocarci e soprattutto assaggiarlo, gesto disgustoso per un adulto, interessantissimo e soddisfacente per il bimbo.

Insegnare ad un bambino che un’azione per lui così naturale è sconveniente è molto difficile, solo crescendo comincerà a capire quali sono i comportamenti socialmente accettati e quali no. Fino ai 2 anni quindi è piuttosto inutile riprenderlo, perché difficilmente capirebbe cosa c’è di sbagliato. Piuttosto, si può intervenire pulendogli il nasino di frequente, ammorbidendo la mucosa col gel e prodotti appositi per limitare la secchezza che crea quei piccoli ‘tesori’ che i bambini amano estrarre dalle narici. Dai 3 anni in poi comincia ad essere in grado di capire, ma naturalmente la motivazione del ‘non si fa’ non è sufficiente: secondo gli esperti rimproverarlo per impedirgli di compiere le sue ‘esplorazioni’ quotidiane non farà che aumentare il gusto del proibito - nel 90% dei casi si voltano e lo continuano a fare di spalle. Inoltre per certi bimbi diventa una sorta di tic, un gesto che scarica piccole tensioni (ha iniziato una nuova scuola? È in arrivo un fratellino? Sta abbandonando il ciuccio?), e farglielo vivere come un tabù potrebbe aumentare lo stress.

In generale tutti i bambini smettono quando crescendo capiscono che non si fa, che i grandi non lo fanno (almeno pubblicamente), ma per evitare che diventi un’abitudine costante si può riprenderlo con gentilezza, magari facendo una battuta (‘cosa stai cercando lì dentro?’) spiegandogli ogni volta che è meglio non farlo. Un po’ alla volta il bimbo si sentirà sempre più in imbarazzo quando ripreso, non è strano infatti vedere i piccoli arrossire quando cominciano a comprendere che stanno facendo una cosa sconveniente. Lasciategli sempre un fazzoletto a disposizione, incentivandone l’uso, e cercate di mantenere il nasino sempre pulito, oppure, distraetelo chiedendogli di tenere qualcosa in mano, impegnandolo in qualcos’altro quando vedete che ‘l’esplorazione’ sta per cominciare.