Sarà anche meno suggestiva per molti aspetti rispetto a quella totale di Sole, ma l’eclisse totale di Luna resta uno degli eventi astronomici più spettacolari e attraenti. E ora, dopo tre anni, il disco del satellite naturale della Terra torna a farsi coprire dal disco solare, con un fenomeno visibile dall’Italia. L’ultima, si era verificata il 21 gennaio 2019, e si verificherà nella notte tra domenica 15 e lunedì 16 maggio, in un orario non proprio comodo, cioè prima dell’alba. E’ un fenomeno che avverrà con la Luna nella costellazione della Bilancia, che sarà “sgombra” di pianeti e stelle, e dove brillerà la sola stella Antares. Quando si verificherà l’eclisse, la Luna sarà vicina al tramonto: con il Sole che sorge in questi giorni in Italia pressappoco alle 5,45 e la Luna che tramonta alla stessa ora per l’Italia non è osservabile in modo completo, ma comunque sarà visibile l’inizio della totalità della copertura del disco solare su quello lunare.

Ecco la tabella di marcia dell’eclisse di Luna, per chi ne avrà voglia e possibilità, considerando gli orari: l’inizio della fase di penombra inizierà alle 3,32, la fase d’ombra alle 4,27, e poi inizio della totalità alle 5,29 con fase massima alle 6,11. Conclusione per intero del fenomeno alle 8,50.

Le regioni maggiormente favorite sono quelle più a sud-ovest, e quindi in particolare la Sardegna, mentre, al contrario, regioni come Puglia e Friuli saranno un po’ svantaggiate trovandosi più ad est. Durante la fase massima la Luna sarà già sotto l’orizzonte (per l’Italia), ma dalle regioni ad ovest si potrà osservare l’eclisse fino all’inizio della totalità, con la Luna molto bassa sull’orizzonte di sud-ovest.

Ma il disco lunare sarà davvero coperto nella sua totalità, al 100 per 100?: «L’illuminazione residua» - spiega l’astrofisico Walter Ferreri, una lunga carriera di osservazione e studio di eclissi di Luna e di Sole in varie zone del mondo – «è dovuta all’atmosfera terrestre. I raggi solari che rasentano la Terra attraversano la nostra atmosfera per il lungo, e subiscono una rifrazione che li fa penetrare più o meno all’interno del cono d’ombra».

«Di solito la Luna resta sempre visibile» – aggiunge Ferreri – «e assumerà un colore rosso smorto e una regione più scura. Da qui il fatto che popolarmente, questa eclisse è nota come «Luna Rossa». Qualche volta però è sparita del tutto, come riportano le cronache su quella del maggio 1761 e ottobre 1884. Comunque la Luna pur restando visibile nella sua totalità avrà una luminosità che scende di circa 10 volte rispetto a quella fuori eclisse». Osservando la Luna, la prima avvisaglia sull’evento è una sorta di nebbiolina sul bordo scuro occidentale, nella regione lunare che ospita il cratere Gassendi, una delle più interessanti dal punto di vista geologico, tanto che gli scienziati della NASA avevano intenzione di inviare in quella zona una delle ultime missioni lunari con astronauti (Apollo 19 o Apollo 20), poi cancellate.

L’evento si può seguire con un buon binocolo o un piccolo telescopio con 50-60 ingrandimenti.

E poi, sempre tramite collegamento web con il Virtual Telescope, coordinato dall’astrofisico Gianluca Masi, trasmetterà l'evento in diretta, con immagini da Roma e dalle Americhe. Il sito è:
https://www.virtualtelescope.eu/2022/04/25/the-16-may-2022-total-supermoon-eclipse-a-live-international-event/

Oppure, sempre domenica sera, tramite l’evento in diretta dalle 21 dell’UAI (Unione Astrofili Italiani):

https://bfcspace.com/2022/05/13/aspettando-la-luna-rossa/

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