Da residenza nobiliare di proprietà della famiglia dell’ex top model torinese Carla Bruni, Villa Ceriana ora fa parte del patrimonio del Comitato nazionale della Croce Rossa Italiana, che l’ha ricevuta in dono dalla Alwaleed Philanthropies del principe saudita Alwaleed Bin Talal Bin Abdulaziz Alsaud.

Ad annunciarlo qualche giorno fa, a Roma è stata la principessa, Lamia Bint Majed Saud AlSaud, segretaria generale e membro del Consiglio di amministrazione della Alwaleed Philanthropies, accolta dal vice presidente del Croce Rossa, Rosario Valastro.

Polo di formazione

Il complesso diventerà un polo di formazione, studio e incontro con l’obiettivo di promuovere iniziative e attività di aggregazione sociale per tutti i volontari della Croce Rossa assicurando la preparazione operativa al servizio del più grande network umanitario del mondo.

Dotata di quaranta stanze, con stucchi e dipinti rinascimentali e un parco di settanta ettari, l’ex proprietà della famiglia Bruni Tedeschi risale all’undicesimo secolo e ha un valore stimato intorno ai sedici milioni di euro.

La Alwaleed Philanthropies ha sostenuto da sempre il social welfare spendendo oltre 4 miliardi di dollari, ha avviato oltre mille progetti in più di 164 Paesi e gestiti da 10 donne saudite, a beneficio di oltre 533 milioni di persone nel mondo. Il principe saudita, considerato il tredicesimo uomo più ricco del mondo che da anni gestisce importanti operazioni immobiliari in Italia, possiede parecchie azioni anche in Motorola e City bank attraverso due società delle Cayman, aveva acquistato la tenuta nel maggio 2009 dalla famiglia Bruni Tedeschi per 17,5 milioni di euro.

La vendita

Al potente uomo d’affari arabo erano state cedute le quote della società Icer Sas della famiglia (Carla Bruni diventata la Première dame sposando l’allora presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy, la sorella Valeria e la madre Marisa avevano trasformato in accomandita la società che controllava la tenuta di Castagneto Po e si erano ripartite le quote societarie). Un atto di vendita firmato presso lo studio torinese del commercialista, Giuseppe Peyron dopo la visita lampo in villa di Nicolas Sarkozy in compagnia della moglie Carla Bruni.

In quella dimora arricchita con una meravigliosa collezione di mobili, quadri, lampadari, tappeti, del Settecento e Ottocento sono andati in scena gli anni più felici della vita di Carla Bruni e si narra che in gioventù si sia rifugiata qui durante un flirt con Mick Jagger per sfuggire ai paparazzi di tutta Europa.

I commenti dei lettori