Viaggi nel tempo: consigli di lettura

Fantascienza e Viaggi nel Tempo, un argomento tanto caro al genere che ha dato vita anche a un filone cinematografico praticamente infinito di proposte e variazioni sul tema. Sono tanti ovviamente i libri che hanno fatto storia in merito, ma in questo caso, come nello spirito di LDFO, vogliamo provare a dare qualche consiglio di lettura un po’ più “moderno”.

Per Fantascienza e Viaggi nel Tempo, si intendono ovviamente tutte quelle storie e trame che riguardano la possibilità di poter andare avanti o indietro nel tempo. Le metodologie e gli sviluppi a riguardo sono stati innumerevoli, ivi comprese le implicazioni e i paradossi che spesso risultano quando si va incontro a intrecci temporali.

E forse proprio da questo che nasce l’attenzione per questo che è diventato quasi un genere a sè stante, tante sono le opere che ne hanno preso spunto (letterarie, cinematografiche, ma anche fumetti e videogiochi). La voglia di rispondere a quella domanda atavica, sul cosa succederebbe se potessimo cambiare le cose. O al desiderio magari, di vedere cosa ne sarà del futuro. Due lati della stessa medaglia, che però portano alle stesse complicazioni: ma è davvero possibile cambiare le cose, o è tutto già scritto?

Fantascienza i Viaggi nel Tempo: cosa leggere?

Nel tentativo di rispondere a queste (e altre) domande, si sono cimentati tantissimi autori di tutte le epoche. Farne una cronostoria richiederebbe ben più che un articolo e non è comunque nell’intento di questo, ma almeno una piccola infarinatura forse è necessario darla prima di dare qualche consiglio più moderno.

Perchè la Fantascienza Viaggi nel Tempo, ha origini lontane, fin già dall’ottocento. Ci aveva pensato Dickens con il suo “Canto di Natale” a metterci la voglia di vedere la nostra vita nelle varie fasi del tempo (passato, presente e futuro). Anche se forse i due autori che più di tutti diedero forma al viaggio fantascientifico come lo intendiamo noi, furono H.G. Wells (prima con “Gli argonauti del tempo” e poi con il super classico “The time Machine” del 1985) e Mark Twain (con il suo “Un americano alla corte di Re Artù” nel 1889).

Poi via via praticamente tutti i più grandi autori della fantascienza si sono cimentati in qualche modo con l’argomento. Da Bradbury a Silverberg, da Asimov a Anderson, passando ovviamente per Dick e soprattutto Heinlein, che nel suo racconto “Tutti voi Zombie” (da cui è stato tratto poi il film “Predestination“) riesce addirittura nell’impresa di dare un senso al paradosso dei paradossi: rendere il suo protagonista madre, padre e figlio di se stesso.

Ma sono davvero tantissimi i romanzi che hanno in qualche modo utilizzato il viaggio nel tempo come fondamento o parte delle loro trame. Nel 1999 arrivò quel “Timeline” di Crichton che ebbe un successo strepitoso (anche nella versione al cinema ovviamente), e poco più avanti prendeva piede anche un ulteriore filone più “romance”, come raccontato nel “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” di Audrey Niffenegger (2004).

I consigli di oggi per i Viaggi nel Tempo

LA SOCIETA’ DEI RIMANDATI A SETTEMBRE di Guido Tortorella

Può apparentemente sembrare la tipica storia stile “Ritorno al Futuro”, con i protagonisti che si trovano catapultati indietro nel tempo ai tempi della scuola. Ma dietro e dentro la storia di Tortorella (autore mainstream non certo di genere), c’è molto di più. Non solo un impianto piuttosto interessante, ma anche personaggi che hanno di che confrontarsi con questa seconda occasione di vita, non sempre con risvolti positivi. Un confronto generazionale che tocca temi importanti come la morte, il desiderio di realizzazione, la famiglia, l’amore, la solitudine. Il tutto con stile semplice e divertente, ma mai banale.

Giacomo e Marco hanno quarant’anni e sono amici dai tempi della scuola; si rincontrano a Milano nel 2017 e passano una serata assieme come tante altre. La mattina dopo, al risveglio, scoprono però di essere stati catapultati indietro, negli anni novanta, e si ritrovano nei loro corpi da adolescenti. Dopo un primo momento di euforia, con sgomento scoprono che nulla è come ricordavano, e che non è facile affrontare una vita da liceali con la mentalità di un quarantenne. Inoltre le loro personalità si sono ribaltate, Giacomo si adatta ben presto all’assurdità della situazione e la accoglie come una seconda occasione per rimediare alle scelte sbagliate. Marco, invece, che aveva avuto una vita di successo, disperato all’idea di dover cominciare tutto daccapo, prima diventa uno scapestrato irresponsabile, poi, rifiutando di darsi per vinto, comincia a indagare sulle circostanze che lo hanno riportato indietro dal futuro… sarà proprio questa indagine a fare capitare i due amici in mezzo a un piccolo, misterioso, gruppo di sconosciuti che li aiuterà a scoprire la chiave dell’enigma.

PERICOLI DI UN VIAGGIO NEL TEMPO di Joyce Carol Oates [recensione]

La prima cosa da tenere a mente per questo libro, è la sua autrice. Joyce Carol Oates non è solo una delle scrittrici  più importanti della letteratura americana (oltre che una delle più prolifiche, ma anche probabilmente la più eclettica. Le sue opere spaziano praticamente in tutto lo spettro possibile: dalle poesie alla drammaturgia, dai saggi a romanzi di ogni genere e tipo. Il suo approccio con la letteratura di fantascienza quindi, è quindi come sempre un modo per raccontare qualcosa di preciso.

Il viaggio nel tempo (che in questo caso è una vera e propria condanna da scontare, almeno in partenza), è quindi escamotage utile per raccontare il dramma di una giovane donna che cerca di ribellarsi a una società distopica e oppressiva, ma diventa in sostanza anche una forte storia d’amore.

Adriane S. Strohl vive negli SNAR (Stati del Nord America Rifondati) una confederazione nata dopo i Grandi Attacchi Terroristici e la conseguente Guerra Contro il Terrore. Uno stato retto da un governo onnipresente e opprimente che non consente nessun tipo di dissenso. Adriane è solo una ragazzina di diciassette anni, idealista e curiosa, quando viene arrestata dalla Sicurezza Interna per aver osato fare delle domande a scuola. La sua condanna è quella di essere rimandata indietro nel tempo di ottant’anni e di scontare la pena a Wainscotia Fall, nel Wisconsin, per studiare nella locale università. Lasciata alla deriva nel tempo in questa idilliaca cittadina del Midwest, viene avviata a un percorso di “riabilitazione” per poter poi tornare a casa, ma non può resistere all’innamoramento per un altro esiliato, che la porterà a riflettere sul mondo Wainscotia e sulla realtà che è costretta a vivere, con risultati al contempo devastanti e liberatori.

IL FUTURO DI UN ALTRO TEMPO di Annalee Newitz

Per descrivere questo suo libro, la stessa autrice ha risposto qualcosa di simile a: “Parla di viaggi nel tempo e come sarebbe incontrare se stessi da adolescente e avere una conversazione molto, molto intensa su quanto siano stronzi i tuoi compagni del liceo.” In realtà in questo romanzo c’è molto più di un raffronto generazionale o di problemi da liceo. Annalee Newitz infatti ci porta in una storia dove l’ambizione dei viaggiatori (e delle “viaggiatrici” in particolare) è quella niente meno che di scrivere una storia migliore per il futuro del genere umano.  I problemi arrivano quando però proprio da quel futuro arriva un gruppo di uomini con uno scopo totalmente opposto: plasmare il passato per ottenere quel loro presente dove le donne sono sottomesse geneticamente al volere dell’uomo.

Ed è in questa guerra temporale che si intrecciano le vicende di Tess e Beth. Una un’adolescente del 1992, l’altra una geologa e viaggiatrice nel tempo del 2022. E insieme dovranno fare in  modo che le minacce in arrivo dal futuro, non prendano il sopravvento sulla migliore linea temporale possibile. Ce la faranno?

COSÌ SI PERDE LA GUERRA DEL TEMPO di Amal El-Mohtar e Max Gladstone [recensione]

L’approccio alla narrazione dei viaggi nel tempo di questo romanzo scritto a quattro mani da Amal El-Mohtar e Max Gladstone, è davvero molto originale e particolare. Tutta la storia, viene raccontata soprattutto tramite le lettere che questi due viaggiatori temporali (dal genere incerto per molti versi) si scambiano durante le loro missioni. Rossa e Blu (così si fanno chiamare) sono infatti due agenti di schieramenti opposti, impegnati in una lunga guerra che si sta svolgendo in varie epoche del passato, proprio per dominare quello che sarà il futuro.

Un vero e proprio romanzo epistolare, che pian piano modificherà lo stile di queste lettere, con un legame sempre più forte e affettivo tra le due parti in causa, che impareranno a conoscersi anche senza essersi mai incontrati davvero sul campo di battaglia (esteso tra gli eventi più rappresentativi della storia dell’umanità).

Tra le ceneri di un mondo in rovina, un agente del comandamento trova una lettera: “bruciare prima di leggere”. Inizia così la strana corrispondenza tra due agenti rivali, Rossa e Blu, emissarie di due fazioni in lotta, ciascuna desiderosa di controllare il passato per dominare il futuro. Ma quella che è iniziata come una sfida a distanza presto si trasforma in qualcosa di diverso. Qualcosa di epico. Qualcosa di romantico… qualcosa che potrebbe farle uccidere. Perché in fine dei conti c’è una guerra in corso. E qualcuno deve vincerla. Non è così che funziona?

INVICTUS di Ryan Graudin

In questo “Invictus”, Ryan Graudin ci riporta alla tradizione più classica dei viaggi nel tempo, in questo caso con una punta di thriller e mistero. Il paradosso inziale da cui tutto prende spunto, è la nascita di un ragazzo che non sarebbe dovuto esistere. Farway Gaius McCarthy è infatti il figlio di una viaggiatrice del tempo, e di un gladiatore romano. Ma Farway è anche un ragazzo che più di ogni altra cosa, vuole ripercorre le orme della madre, diventando come lei un “documentatore”, ovvero uno di quegli incaricati che viaggiavano nel corso della storia per raccogliere dati e osservare i vari avvenimenti.

Ce l’aveva anche quasi fatta, non fosse che proprio all’ultimo esame qualcosa andò storto e venne inspiegabilmente bocciato. Ma la sua brama di viaggiatore era indomita, così quando venne contattato da un trafficante di opere d’arte che gli mise a disposizione una macchina del tempo, pur di seguire la sua natura accettò di formare una squadra e rifornirlo di artefatti storici.

E’ l’inizio di una avventura a doppio filo: da una parte le sue scorribande nel tempo, dall’altro l’incontro con una ragazza misteriosa che lo metterà di fronte ad alcune scomode verità che lo costringeranno a intraprendere un nuovo viaggio fino all’origine della sua stessa vita: l’antica Roma.  E non sarà solo la sua stessa esistenza a essere in pericolo, ma quella dell’intero mondo.

TUTTI I NOSTRI OGGI SBAGLIATI di Elan Mastai

Posso senza dubbio dire che ho trovato questo romanzo come uno dei più interessanti in ambito “Viaggi del Tempo”. Questo perchè insieme a uno sviluppo molto avvincente della storia (come nella più classica delle vicende, dovremo in tutti i modi cercare di tornare a casa rimettendo a posto i pezzi incasinati della linea temporale), ci sono alcuni spunti decisamente originali che lo rendo unico nel suo genere.

Intanto in questo scenario immaginato da Elan Mastai, il punto di partenza non è il nostro presente, nè una società distopica o sull’orlo dell’apocalisse. Anzi, tutt’altro. Tom Barren, il protagonista di questa storia, vive nel migliore dei mondi possibili, in una Terra dove tutti i problemi sono stati risolti grazie a una invenzione che ha letteralmente cambiato il corso della storia, fornendo energia pulita per tutti pulita e gratuita. Niente povertà, niente inquinamento, tecnologie di ogni tipo, vacanze sulla luna e ora, anche la possibilità di viaggiare nel tempo.  Sembra davvero tutto perfetto.

Per tutti, ma non per Tom Barren, che dal suo punto di vista invece, non ha niente. Non ha l’affetto di suo padre (scienziato affermato a cui si deve appunto la nuova scoperta), nè quello di sua madre (morta quando era piccolo). Non ha amici e non ha nemmeno l’amore, visto che la ragazza di cui è innamorato non lo ricambia per niente.  Ecco perchè decide di sfidare tutto e tutti e tornare indietro nel tempo, proprio al momento in cui è stata fatta quella prima invenzione che ha cambiato la storia.

Qualcosa però non andrà per il verso giusto e Tom si ritroverà bloccato in un 2016 che è di fatto il nostro presente. Una società difficile da affrontare, piena di problemi, di inquinamento, di poche speranze. Ma dove paradossalmente riuscirà a trovare tutto quello che gli era mancato: un ottimo lavoro, una famiglia che gli vuole bene, e una ragazza che lo ama. Di fronte quindi, una scelta difficile come non  mai: cercare di restituire all’umanità il suo futuro utopico di felicità e benessere, o godersi questo presente dove a essere felice, è lui?

TIMEBOUND – NEL VORTICE DEL TEMPO Rysa Walker

Forse indirizzato a un pubblico più giovane (lo stile è a forti tinte Young Adult), la trilogia scritta da Rysa Walker (che comprende questo primo “TimeBound” oltre ai seguiti “Time’s Edge” e “Time’s Divide” tutti editi da Fanucci) ha comunque tutti i crismi della classica bella avventura sui viaggi nel tempo. Siamo però nel campo del “fantastico” più ancora che nella fantascienza, visto che in questo caso il passaggio temporale non avviene tramite un qualche congegno scientifico, ma tramite un portale a cui si accede con un misterioso medaglione blu. Proprio quello che Kate riceve da sua nonna e che darà il via a una storia incredibile tra le pieghe del tempo.

Quando la nonna le racconta di un misterioso medaglione blu, e del dono che lo rende un portale per viaggiare nel tempo, la sedicenne Kate Pierce-Keller pensa che stia delirando a causa dell’età. Eppure, da quel momento, Kate comincia a sentirsi strana e a soffrire di attacchi di panico. Solo in seguito capirà che non sono altro che gli effetti delle increspature nel tempo causate da coloro che stanno manipolando la Storia. I segreti di cui sua nonna la mette al corrente la conducono a incrociare la strada di uomini spregiudicati, impegnati a cambiare il corso degli eventi pur di garantirsi fama e ricchezza. Solo allora Kate capisce che il medaglione è l’unica salvezza per la sua famiglia, che rischia di essere cancellata dalla memoria del mondo. Insieme a Trey – biondo, molto carino e follemente innamorato di lei –, risalirà i decenni fino all’Esposizione Mondiale di Chicago del 1893, per scongiurare un terribile avvenimento ed evitare così la catena di eventi che ne conseguirebbe. Ma cambiare il corso della Storia ha un prezzo, e potrebbe essere proprio Kate a pagarlo…

LA CONFRATERNITA DEGLI STORICI CURIOSI di Jodi Taylor

Declinazione più “storiografica” in questa storia creata da Jodi Taylor, che peraltro ha già avuto anche un seguito (“Le esotiche scorribande degli storici curiosi”, sempre della Corbaccio), in cui la trama si intreccia tra le varie epoche dove il gruppo dell’Istituto di ricerche Storiche Saint Mary, si recherà proprio per valutare direttamente sul posto alcuni dei maggiori eventi della storia dell’uomo e della Terra. Come sempre accade però, molto spesso la loro stessa presenza scatena poi pericoli a non finire per il continuum spazio temporale, specialmente poi se a mettere i bastoni tra le ruote sono una banda di criminali del tempo.

Dietro la facciata apparentemente innocua dell’Istituto di ricerche storiche Saint Mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico. Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo compiono preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti nell’epoca in cui sono avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che siano solo dei tipi un po’ eccentrici: a ben vedere, se li si osserva mentre rimbalzano da un’epoca all’altra, li si potrebbe considerare involontarie calamite-attira-disastri. La prima cosa che imparerete sul lavoro che si svolge al Saint Mary è che al minimo passo falso la storia vi si rivolterà contro, a volte in modo assai sgradevole. Con una vena di ironia, la giovane e intraprendente storica Madeleine Maxwell racconta le caotiche avventure del Saint Mary e dei suoi protagonisti: il direttore Bairstow, il capo Leon Farrell, Markham e tanti altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il Saint Mary (spesso – anzi sempre – per il rotto della cuffia) e affrontano una banda di pericolosi terroristi della Storia, il tutto senza trascurare mai l’ora del tè. Dalla Londra dell’undicesimo secolo alla prima guerra mondiale, dal Cretaceo alla distruzione della Biblioteca di Alessandria, una cosa è certa: ovunque vadano quelli del Saint Mary, scoppierà il finimondo.

22-11-63 di Stephen King

“22-11-63”  è la data dell’omicidio di J.F.K. a Dallas, come potete ben immaginare la storia scritta dal Re dell’Horor e del Thriller (e di tante altre cose), riguarda proprio quel momento storico della storia degli Stati Uniti e del mondo intero. Il protagonista, Jake Epping, si prenderà carico infatti di proseguire la missione del suo amico Al, il gestore di una tavola calda che nasconde però un tunnel segreto che ha la proprietà di viaggiare a ritroso nel tempo.

In particolare fino al 1958, ovvero cinque anni prima degli eventi di Dallas. Lo scopo, per entrambi, è uno solo: impedire l’assassinio di Kennedy. E con tutte le nozioni a disposizione e tanto tempo, non dovrebbe essere un problema. E invece lo è, eccome. L’impresa non solo si rivela molto più complessa del previsto, ma le cose prendono una piega davvero diversa quando il coinvolgimento di Jake con le persone di quel tempo, da Lee Oswald alla bella bibliotecaria Sadie, cambieranno per sempre la sua vita. Presente, passata e futura.

Da questo libro è poi stata tratta anche una (bella) serie televisiva omonima, con James Franco nei panni di Jake.

Gli autori  Italiani

Anche gli autori italiani nel corso del tempo, si sono cimentati con l’argomento della Fantascienza Viaggi nel Tempo. Ma senza stare a tornare agli albori del secolo scorso, quando Emilio Salgari scriveva il suo “Le meraviglie del duemila” (che pure è un libro imperdibile per la letteratura di genere), ecco almeno un paio di titoli che nell’ultimo decennio hanno sicuramente portato avanti la tradizione sul tema.

HYPERVERSUM di Cecilia Randall

Malgrado lo pseudonimo richiami autrici di carattere internazionale, Cecilia (Randazzo) è una brava scrittrice del modenese che proprio dalla sua saga di “Hyperversum” ha tratto il suo maggior successo. Edito la prima volta da Giunti nel 2006, da allora ha dato alla luce almeno sette capitoli del ciclo, l’ultimo dei quali (“Hyperversum Unknow”) uscito nel 2019.

Tutto comincia quando un gruppo di ragazzi, impegnati in un videogioco molto famoso che riproduce un mondo virtuale ambientato in qualsiasi epoca storica. In questo caso, i ragazzi si stavano cimentando in un’ambientazione medioevale (passione comune per alcuni di loro), quando improvvisamente, quello che era un semplice videogioco virtuale, diventa incredibilmente una realtà a tutti gli effetti, trasportando i protagonisti in un vero e terribile medioevo dell’anno 1214.

Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, Hyperversum, che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Ian ha una laurea e un dottorato in storia medievale. Dalla morte dei suoi genitori è diventato parte della famiglia di Daniel. Al rientro da un soggiorno di studi in Francia, Ian raggiunge la sua “famiglia acquisita” per una cena e, naturalmente, per tornare a giocare col suo amico Daniel al loro video­game preferito. Davanti allo schermo non sono soli: ci sono il piccolo Martin, Jodie, la ragazza di Daniel, e, collegati da un altro computer, Carl e Donna. Mentre vivono la loro avventura virtuale nel Medioevo, vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: Daniel, Jodie, Ian e Martin si ritrovano in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte Francia e Inghilterra. Si aprono per loro una nuova vita, nuove strade, un nuovo amore…

LUNGO I VICOLI DEL TEMPO di Lanfranco Fabriani

Quella di Lanfranco Fabriani è una serie che in qualche modo è già entrata nella storia della fantascienza italiana. L’autore infatti per ben due volte ha vinto il Premio Urania, proprio con i primi due capitoli di questa avventura che ha il viaggio nel tempo come trama portante.

“Lungo i vicoli del tempo” è un romanzo uscito nel 2002 su Urania Mondadori, e racconta le vicende di un agente segreto temporale, impegnato nel controllare che la storia proceda senza l’intrusione di qualche agente nemico che voglia modificare a suo vantaggio qualche evento del passato.

Lavoro tutt’altro che facile, visto che oltre ai potenziali pericoli di questa lotta del tempo, c’è da fare i conti anche con guerre intestine all’interno dello stesso Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano (UCCI), dove è necessario fare i conti anche con qualche collega in cerca di migliorare la sua posizione a tutti i costi, superiori poco comprensivi, agenti corrotti o inadeguati e chi più ne ha ne metta.

La lotto contro il tempo insomma, è solo una delle tante difficoltà da risolvere.

Oltre a questo primo libro, sono stati poi pubblicati: “Nelle nebbie del tempo” (Mondadori, 2005), “I quadrivi del tempo e dello spazio” (Delos Digital, racconti, 2011), “Lungo i vicoli del tempo” (ristampa riveduta, Delos Digital, 2014).

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