Civitacampomarano – Cosa vedere tra street art e il castello

Murales di Alex Senna a Civitacampomarano

Ho visitato Civitacampomarano durante un viaggio di 7 giorni alla scoperta del Molise. Nel mio itinerario mi ero appuntato di vedere assolutamente il suo castello angioino. Effettivamente ne vale la pena, ma a lasciarmi sorpreso è stato trovare un borgo quasi disabitato, ma ricco di opere d’arte.

L’intero centro storico è infatti riempito da murales e installazioni lungo le sue vie. Queste coinvolgono muri, abitazioni abbandonate, case in buone condizioni, porte e strade. Nonostante le dimensioni compatte passerai qualche ora alla ricerca di tutti i murales qui realizzati.

Dove si trova Civitacampomarano ^

Civitacampomarano è un piccolissimo borgo del Molise, in provincia di Campobasso. Per arrivarci dovrai guidare tra colline e calanchi, su strade affiancate a profondi strapiombi. Lo vedrai spuntare costruito su di un’altura, purtroppo al fianco di un fronte franoso di 300 metri apertosi nel 2017.

Altitudine di Civitacampomarano ^

Il borgo di Civitacampomarano sorge a un’altitudine di 520 metri sul livello del mare.

Distanza tra Civitacampomarano e Campobasso ^

La distanza tra Civitacampomarano e il suo capoluogo di provincia, Campobasso, è di circa 36 chilometri in direzione nord, percorribili in 45 minuti d’automobile.

Distanza tra Civitacampomarano e Termoli ^

Se dalle colline di Civitacampomarano vuoi raggiungere il mare, una delle destinazioni più vicine e attrezzate è Termoli. Questa dista circa 45 chilometri, percorribili in 45 minuti d’automobile.

Cosa vedere a Civitacampomarano ^

Civitacampomarano è un piccolo borgo che, come molti altri borghi italiani sperduti, soffre di un progressivo spopolamento da parte dei più giovani. Il risultato è un borgo con case semidiroccate affiancate a quelle ancora abitate. A renderlo particolare, però, ci sono i numerosissimi murales che decorano tutte le sue vie e che ogni anno richiamano migliaia di turisti.

L’intero centro storico di Civitacampomarano è diviso in due dal castello angioino. Inizialmente questo sorgeva isolato dal borgo cittadino, ma dall’ottocento si prese ad espandere il borgo davanti al castello sul lato opposto rispetto all’insediamento originario. Queste due borgate, Civita di sotto e Civita di sopra, rimasero separate fino al 1795, quando gli abitanti decisero di riempire il fossato del castello per annullare le distanze. Nonostante le attrazioni storiche del borgo si concentrino dal castello scendendo verso oriente, ti consiglio di non perdere anche il borgo nuovo, nella parte occidentale del paese. Anche qui troverai numerosi murales.

I murales di Civitacampomarano – Street Art ^

Oltre che per il suo castello angioino, Civitacampomarano sta diventando sempre più conosciuta tra i turisti per via dei suoi murales. Camminando tra i vicoli del borgo vecchio e del borgo nuovo non potrai fare a meno di notare il grandissimo numero di murales disegnati sulle facciate delle case e sulle porte.

Questa iniziativa serve per riportare il turismo nel borgo, che progressivamente si sta spopolando. Tutto è nato nel 2014, quando Alice Pasquini, in arte AliCè, viene invitata dalla proloco a intervenire sul paese. L’artista si ispira alle fotografia d’epoca del borgo, dove visse anche suo nonno, e dipinse numerosi soggetti sulle vecchie porte. Nel giro di un paio d’anni nasce la prima edizione del festival di street art CVTà Street Fest, sotto la direzione artistica della stessa Alice Pasquini che richiama numerosi artisti a disegnare sui muri dei vecchi palazzi del borgo.

Ogni anno vengono invitati alcuni street artist internazionali che, durante una settimana, aggiungono nuovi murales all’interno del borgo. La settimana è aperta anche ai turisti, che possono confluire e vedere gli artisti all’opera.

Il risultato rende bellissima la passeggiata per le vie del borgo di Civitacampomarano, tra abitazioni più o meno diroccate, alla scoperta di tutti i murales fatti. Tra i più celebri c’è il famoso Il molise non esiste resiste.

Mappa dei murales di Civitacampomarano ^

Cliccando qui puoi scaricare la mappa dei murales presenti a Civitacampomarano. Mentre a seguire trovi numerose foto delle installazioni e dei murales in giro per il borgo.

Cimitero Napoleonico ^

Oltre ai murales, ci sono anche altre attrazioni da vedere. A poca distanza dal centro storico di Civitacampomarano c’è il suo Cimitero Napoleonico. Ti consiglio di raggiungerlo in automobile, per via del dislivello rispetto al centro cittadino e della sua distanza un po’ lunga da percorrere a piedi.

Il Cimitero Napoleonico è un’importante testimonianza storica, che mostra il passaggio dalla sepoltura dei defunti all’interno delle chiese alla costruzione di cimiteri al di fuori delle mura delle città, per via delle “nuove” leggi.

Inizialmente solo gli ecclesiastici e le personalità importanti venivano seppelliti all’interno delle chiese, ma progressivamente questa usanza andò allargandosi anche ad altri defunti. Solo nella seconda metà del settecento, tramite leggi ad hoc, si dispose che questa pratica venisse riservata solo a un numero limitatissimo di casi e si preferisse la costruzione di cimiteri fuori dal centro. L’applicazione di tale legge entrò però in vigore solo nel 1804 con il codice civile napoleonico.

La storia del Cimitero Napoleonico di Civitacampomarano risale al 1819, quando vennero fatte le prime perizie e identificato il luogo dove sarebbe dovuto essere costruito. Solo nel 1851 comincarono però i lavori, che terminarono un paio d’anni più tardi.

Oggi il Cimitero Napoleonico di Civitacampomarano risulta essere quasi isolato rispetto al paese e conserva al suo interno, oltre alle tombe, anche una piccola cappella.

Torre dell’orologio ^

Torre dell'orologio di Civitacampomarano - Ex campanile della chiesa di Santa Maria Maggiore

Raggiungi ora il centro storico. Addentrandoti tra i vicoli di Civitacampomarano arriverai ben presto al suo castello angioino. Lascia però la sua visita come ultima tappa di questo itinerario e procedi verso i vicoli che scendono rispetto alla facciata orientale.

Via Vincenzo Cuoco è la principale e puoi imboccarla passando al di sotto della torre dell’orologio. Questa alta torre definisce lo skyline del borgo ed ha una storia curiosa. Come potrai notare è dotata di una cella campanaria con tanto di campane e, infatti, originariamente era un campanile. Qui era infatti posizionata la chiesa di Santa Maria Maggiore, di cui rimangono solo poche tracce a causa del crollo di un costone avvenuto nel 1903.

Puoi infatti vedere solo il basamento della chiesa e il suo campanile utilizzato appunto come torre dell’orologio. Sul lato settentrionale puoi vedere anche una lapide che documenta la consacrazione di un altare nel 1620.

La torre dell’orologio rappresenta a tutti gli effetti anche una porta cittadina che dalla parte più bassa del centro abitato conduce al castello.

Casa di Vincenzo Cuoco ^

Casa di Vincenzo Cuoco a Civitacampomarano

Passeggiando per i vicoli di Civitacampomarano ti imbatterai nella casa di Vincenzo Cuoco, segnalata da un’apposita targa.

Qui nacque il 1 ottobre 1770 il celebre giurista, politico, storico ed economista italiano, sfuggito alle forche del 1799. Proprio per il suo saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799 divenne celebre e a Napoli morì il 13 dicembre 1823.

Oggi la casa di Vincenzo Cuoco è stata acquistata dal comune. Dopo una ristrutturazione è stata restituita alla collettività con una duplice funzione: una sala convegni, ma anche delle camere per i turisti.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie ^

Facciata della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Civitacampomarano

Tra le chiese di Civitacampomarano, la chiesa di Santa Maria delle Grazie è quella più centrale. Abbandonata per diversi secoli, tornò in voga quando sostituì la chiesa di Santa Maria Maggiore, che si trovava al fianco del castello e crollò per via di alcuni terremoti.

La sua facciata è dotata di un portale tardogotico ad arco ogivale sormontato da un’apertura e una linea di gronda con cornicione a romanelle.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie è formata da due navate divise per mezzo di tre archi a tutto sesto. La navata principale è quella di dimensioni maggiori e la più antica, con una pianta rettangolare. Quella minore è invece il risultato di ampliamenti successivi.

Tra gli elementi di maggiore interesse della chiesa c’è il suo altare del 1779 in marmo, pozionato nel presbiterio. Notevole è anche il dossale in legno scolpito che sorregge il dipinto della Madonna con Bambino e Santi. Non manca anche una fonte battesimale proveniente dalla chiesa di Santa Maria Maggiore.

Casa del Mercante ^

Facciata della casa del Mercante su via Vincenzo Cuoco

Continuando a scendere tra i vicoli di Civitacampomarano ti imbatterai nella casa del Mercante, risalente al settecento. Puoi riconoscerla per la sua apertura ‘a veneziana’ nella parte basse della facciata. Questo particolarità architettonica era impiegata per ricavare lo spazio impiegato dai mercanti per esporre le merci al pubblico.

Sulla sua facciata sono presenti anche diversi elementi erratici lapidei scolpiti in bassorilievo e reimpiegati lungo i ricorsi della muratura.

Chiesa di San Giorgio Martire ^

Facciata della chiesa di San Giorgio Martire

Nella parte bassa del borgo di Civitacampomarano trovi la chiesa di San Giorgio Martire. Questa chiesa risale all’epoca tardoromanica e presenta una planimetria di forma irregolare.

Sulla facciata c’è un portale rettangolare sormontato da un’apertura e una formella su cui è raffigurato San Giorgio a cavallo mentre trafigge il drago. È poi presente un cornicione orizzontale a romanelle.

Nella chiesa di San Giorgio Martire trovi inoltre un rosone murato in posizione fuori asse. Sul fianco destro c’è un piccolo sentiero che conduce ad un ingresso (e uscita) del borgo, protetto da una torre campanaria utilizzata anche per difendere la città. Il fianco sinistro è invece su di uno strapiombo alto circa un centinaio di metri.

Gli interni sono organizzati su due navate separate da tre archi a tutto sesto che poggiano su tre pilastri a base quadrangolare.

Antica porta di ingresso al borgo ^

Antica porta d'ingresso al borgo di Civitacampomarano

Torna ora sui tuoi passi e risali verso il cuore del borgo, per poi scendere nuovamente. Raggiungi l’antica porta di ingresso al borgo. Questa rappresentava la porta di difesa sul lato nord occidentale ed era costruita a valle del fossato del castello.

Oggi presenta una forma piuttosto particolare, infatti la cortina delle mura qui presente venne adattata e ricostruita per trasformarla in abitazioni. Al di sopra dell’arco ci sono ben tre ulteriori piani utilizzati come terrazzi.

Castello Angioino di Civitacampomarano ^

Il cuore del centro di Civitacampomarano è occupato da uno dei suoi monumenti più celebri: il castello angioino. Tre dei suoi lati sono circondati dal paese, mentre il quarto è costruito a strapiombo sulla roccia e sulla vallata sottostante.

Non c’è una data certa della sua costruzione, ma le tecniche utilizzate e la sua forma fanno sì che venga attribuito al XV secolo, sotto al regno di Carlo d’Angiò. Si è però appurato che le costruzione quattrocentesca sia stata fatta su di un castello preesistente, risalente al XII secolo.

Il castello angioino di Civitacampomarano presenta una pianta quadrangolare e originariamente aveva un lato separato dal centro cittadino per via di un profondo fossato, riempito poi nel 1795. La parte più imponente dell’intera struttura è la sua facciata occidentale, dotata di torri angolari cilindriche collegate da una cortina muraria dotata di piccoli archetti pensili, richiamati nel loggiato superiore con sei archi. Su di una facciata è anche presente uno stemma composto da uno scudo sostenuto da un grifo con gigli angioini capovolti. Questo appartiene ai Di Sangro, che ottennero il controllo di Civitacampomarano da parte di Alfonso I d’Aragona per aver tradito gli angioni nella battaglia di Sessano del 1442.

Successivamente il castello passò di mano a varie altre famiglie, per arrivare infine nelle mani del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

L’ingresso al castello è sul lato orientale. Ci si arrivava per via di un ponte a scala con dodici gradini. L’ingresso è composto da un portale in stile catalano-aragonese del XV secolo ed è sormontato dagli stemmi della famiglia Carafa della Spina e di Paolo di Sangro. Da qui giungerai davanti al cortile interno, dove trovi la biglietteria per procedere nella visita, in autonomia, dell’intero castello. Nel cortile trovi un’antica fontana sannita con quattro volti zoomorfi.

Tra gli spazi che potrai vedere ci sono: la grande cisterna di 120000 litri che raccoglieva l’acqua piovana attraverso un pozzo nel cortile, il forno e i confinanti vani utilizzati a più scopi durante i secoli (sale d’armi, cantine, granai, stalle, prigioni). Al piano superiore puoi visitare invece le stanze nobili e salire sui torrioni e sulla cortina muraria. Gran parte di queste sale non conservano più l’aspetto originario, ad eccezione dell’anticamera e delle cucine che sono ancora dotate del pavimento originale e di un soffitto a cassettoni del XV secolo.

Mappa dell’itinerario di Civitacampomarano ^

Ecco la mappa dell’itinerario alla scoperta della cittadina di Civitacampomarano. Puoi percorrere l’intero itinerario a piedi, salvo la tappa al cimitero napoleonico, che ti consiglio di raggiungere in automobile.

Dove dormire a Civitacampomarano ^

Se vuoi dormire a Civitacampomarano la scelta è piuttosto limitata. Il borgo infatti, a causa del suo spopolamento, ha diminuito drasticamente l’offerta di strutture per i turisti. Casa Cuoco è quella più centrale e l’unica all’interno del paese. Clicca qui per vederne la disponibilità e altre strutture vicine al borgo.

Se però stai cercando una sistemazione che, oltre a Civitacampomarano, ti permetta di raggiungere comodamente altre città e borghi del Molise, ti consiglio di valutare Campobasso. La distanza è maggiore, ma la scelta è molto più ampia, così come i servizi quali ristoranti e bar. Qui trovi una vasta scelta di hotel disponibili tra cui scegliere.

https://www.lorenzotaccioli.it/wp-content/uploads/2022/12/Murales-di-Alex-Senna-a-Civitacampomarano-600x400.jpg
px600
px400
Civitacampomarano - Cosa vedere tra street art e il castelloCivitacampomarano, oltre all'antico castello angioino, è ricco di murales da scoprire. Ecco la mappa e l'itinerario completo per la visita.https://www.lorenzotaccioli.it/civitacampomarano-cosa-vedere-tra-street-art-e-castello-angioino/
Lorenzo Taccioli