Termoli in Un Giorno – Cosa Vedere

Panorama sul trabucco e il borgo storico di Termoli

Ho visitato Termoli all’interno di un viaggio per tutto il Molise. Questa cittadina, così come la regione, è stata una piacevole scoperta. Termoli è una delle città più turistiche del Molise e durante l’estate si anima per via dell’accesso diretto al mare e delle sue belle spiagge.

In realtà questa è una bella destinazione da visitare anche fuori stagione. Il suo piccolo borgo antico saprà stupirti sia per le sue vedute che per gli antichi palazzi. Al fianco della parte storica sorge invece la cittadina moderna, anch’essa da non perdere.

Dove si trova Termoli ^

Termoli fa parte della provincia di Campobasso. Siamo quindi in Molise, regione della quale rappresenta il secondo comune più popoloso dopo quello di Campobasso.

La città è nella parte orientale della regione, affacciata sul mare Adriatico. La parte più antica del borgo sorge su di un promontorio panoramico, ma l’intera città comprende anche le spiagge che si sviluppano al di sotto.

Regione di Termoli ^

Termoli è la principale cittadina sul mare della regione Molise.

Cosa vedere a Termoli ^

La visita di Termoli ti richiederà diverse ore. Nonostante le sue dimensioni siano compatte, scoprirai un centro storico diviso in due: arriverai dalla parte più moderna, con grandi piazze e una lunga via piena di negozi, e giungerai al borgo antico.

La parte più caratteristica di Termoli è proprio il borgo antico, che si affaccia sul mare e racchiudere i principali monumenti della città, tra cui il castello e la cattedrale. Potrai inoltre passeggiare sulla sua strada panoramica, che ti regala affacci suggestivi sul mare e sulle spiagge sottostanti.

Ecco in dettaglio l’itinerario per scoprire Termoli.

Torre del Meridiano ^

Torre del Meridiano a Termoli

L’itinerario tra le cose da vedere a Termoli comincia dalla torre del Meridiano. Quasi nascosta tra le case che le sono state costruite intorno, la torre rappresentava il punto in cui il 42° parallelo nord incrocia il 15° meridiano est.

La torre del Meridiano di Termoli, con la sua pianta circolare e una struttura in muratura è molto antica, risale infatti al periodo tra il XIV e il XV secolo. In quel contesto serviva come torre d’avvistamento per le flotte saracene che all’epoca facevano frequenti incursioni sulla terra ferma. Appartenente inizialmente al Regno di Napoli, subì alcune modifiche nel XVI secolo per adattarla alle armi da fuoco. A questo periodo risale la guardiola con un archibugiere.

Durante il settecento fu conosciuta come Torre del mulino, in quanto ne fu cambiata la destinazione d’uso diventando il luogo per la macina del grano.

Il punto di intersezione tra merdiano e parallelo è oggi stato leggermente spostato e si trova sul lungomare, celebrato dal monumento Il Sogno che vedrai alla fine di questo itinerario.

Corso Nazionale ^

Corso Nazionale - Via del centro moderno

Prosegui la tua passeggiata per Termoli fino ad arrivare in corso Nazionale. Questa è la via principale del nuovo centro storico, infatti questa strada è considerata il cuore della città ottocentesca. La sua costruzione risale infatti a metà ottocento. Su di questa strada si affacciano alcune piazzette e numerosi negozi, bar e ristorantini pronti ad accogliere i clienti. Non a caso è considerata la via dello strucio di Termoli.

La strada è decorata con strutture chiare che creano degli archi decorativi. Questi creano un gioco prospettico che guida l’occhio verso il mare.

Soprattutto nella stagione estiva corso Nazionale si popola di persone dirette al vecchio centro storico e alle spiagge poste al termine della strada.

Colonna della Madonna ^

Colonna della Madonna su Corso Nazionale

L’estremità meridionale di corso Nazionale è segnata da una grande e trafficata rotatoria. Qui è presente anche la colonna della Madonna.

Da una piccolissima aiuola si erge una colonna classica in marmo sulla quale è posta la statua raffigurante la Madonna. Questo monumento è anche al centro dei festeggiamenti per la giornata dell’Immacolata Concezione. In quella data i vigili del fuoco si prodigano per addobare la statua con fiori e candele, dando il via ufficiale alle feste natalizie.

Piazza Vittorio Veneto ^

Più o meno a metà di corso Nazionale si apre la grande piazza Vittorio Veneto. Questo grande spazio a base rettangolare è circondato da bei palazzi residenziali, negozi e la scuola Principe di Piemonte. La scuola venne costruita in epoca fascista e fu impiegata anche come ospedale militare quando le truppe inglesi della Royal Marine dell’VIII armata comandata dal Generale Montgomery sbarcarno a Termoli per liberarla dai tedeschi.

Come potrai vedere troverai la piazza, ora pedonale, in ottime condizioni. È infatti stata rimessa a nuova nel 2015 insieme all’intero corso Nazionale.

Sulla sue superficie potrai trovare molto verde, tra cui alte palme e alberi più bassi. Al centro di piazza Vittorio Veneto c’è invece il Monumento ai Caduti, creato dallo scultore Enzo Pucchetti. Questo risale al 1926 ed è caratterizzato dalle statue di due figure umane che si ergono al di sopra di un blocco di marmo monolitico. La presenza del Monumento ai Caduti fa sì che i termolesi chiamino questa piazza anche con il nome di Piazza Monumento.

Piazza Vittorio Veneto rappresenta il salotto cittadino, dove i termolesi sono soliti darsi appuntamento.

Su di un angolo della piazza c’è anche la statua di Gennaro Perrotta. Termolese vissuto nel novecento celebre per essere stato un grecista, filologo classico e accademico.

Statua di Benito Jacovitti ^

Statua di Benito Jacovitti

Sempre su corso Nazionale, all’incrocio con via Frentana, c’è un’altra statua di un termolese celebre: Benito Jacovitti. Anche questa statua è seduta su di una panchina e ritrae il celebre fumettista intento a fumare un sigaro e a preparare qualche schizzo.

Benito Jacovitti è famoso soprattutto per avere ideato i fumetti di Cocco Bill e Cip l’arcipoliziotto, ma anche per romanzi grafici quali Kamasultra e Dario Vitt. Rappresenta a tutti gli effetti uno dei più celebri fumettisti italiani del novecento.

La statua è opera dello scultore termolese Michele Carafa.

Statua di Carlo Cappella ^

Statua di Carlo Cappella

Alla fine di corso Nazionale c’è un’ultima statua dedicata a un termolese celebre: la statua di Carlo Cappella, scrittore e pittore vissuto dal 1926 al 2009.

Scolpito con le gambe accavallate e lo sguardo verso l’alto è ritratto mentre è intento a dare sfogo alla sua arte, la pittura. Con la mano sinistra regge una tavolozza di colori, mentre con quella destra regge il pennello.

La statua risale al 2018 ed è la terza posizionata in città con l’intento di celebrare i personaggi illustri cittadini.

Piazza Mercato ^

Piazza Mercato a Termoli

Tornando leggermente indietro su corso Nazionale prendi la via Mercato che ti troverai sulla sinistra e arriverai dritto in piazza Mercato.

Piazza Mercato ospita diversi ristoranti e bistrot e te ne renderai conto da tutte le sedie e i tavolini che, soprattutto in estate, invadono la sua superficie. Il nome di questo spazio è legato al fatto che qui si svolgeva il primo mercato cittadino, grazie all’editto di Federico II di Svevia datato 1239. Questo consentiva l’apertura di un mercato fuori dalle mura del borgo cittadino.

Castello Svevo di Termoli ^

A rendere celebre Termoli c’è il suo Castello Svevo che si innalza sul borgo storico. Le sue origini si fondano in epoca normanna, nell’XI secolo, quando fu eretto sopra ai resti di una torre longobarda. Nonostante ciò è conosciuto come “svevo“, perché nel 1240 Federico II di Svevia diede il via ad ingenti lavori di ristrutturazione e fortificazione, a causa di danni subiti dall’attacco di una flotta veneziana.

In quel contesto furono ristrutturate le torri e la fortezza per essere rese impenetrabili, aggiunte nuove installazioni militari e ampliate le mura. Furono inoltre costruite nuove torri, caseforti e una struttura a tronco di piramide intorno alla torre centrale. Sono di questo periodo le quattro torri angolari a cavaliere aggettanti e il ponte levatoio che collegava la torre al quartiere di Montecastello. Nei secoli successivi vennero fatte ulteriori modifiche per adeguare il Castello Svevo all’utilizzo di armi da fuoco.

La sua struttura è interamente costruita in pietra arenaria e calcarea e anticamente era direttamente collegata alle mura cittadine che cingevano l’intero borgo storico. Faceva inoltre parte di un sistema di difesa in cui diverse torri e castelli erano collegati visivamente tra loro.

La parte superiore del castello serviva come deposito e struttura difensiva, mentre gli ambienti al primo piano, noti come corridoi degli arcieri, avevano una funzione di attacco e ospitavano gli arcieri e i balestrieri. Per questo motivo sono caratterizzati da numerose feritoie.

Oggi all’interno del castello vanno in scena diversi eventi culturali e mostre, oltre che matrimoni civili. I piani più alti sono invece occupati dalle forze militari e non è possibile accedervi.

Davanti al castello Svevo, in direzione del nuovo centro storico di Termoli, c’è il cosiddetto Bastione dei Fotografi. Porta questo nuovo per il suggestivo affaccio, che viene puntualmente fotografato, di cui si gode da questa posizione.

Fontana dell’Oca ^

Fontana dell'Oca a Termoli

Ai piedi delle mura che cingono il borgo storico di Termoli c’è la Fontana dell’Oca. La sua vasca è posta su tre gradini di forma ottagonale. Dal centro della vasca si erge una colonna sulla quale ci sono quattro delfini da cui zampilla l’acqua verso altrettanti catini e, al di sopra, la statua di un’oca con il collo rivolto verso l’alto.

La Fontana dell’Oca risale al 1889 e svolse anche il ruolo di abbeveratoio per i cavalli, oltre che punto di distribuzione di acqua potabile per la cittadinanza.

Torretta Belvedere ^

Procedendo nell’itinerario tra le cose da vedere a Termoli potrai notare la Torretta Belvedere. È a poca distanza dalla fontana dell’Oca, proprio nel punto in cui le mura cittadine si innalzano per compensare il dislivello che conduce al mare. Questa risale al quattrocento e faceva parte in epoca medievale, insieme ad altre sette torri oggi scomparse, del sistema di protezione del borgo antico.

Oggi ospita al suo interno un ufficio di informazioni turistiche, ma anticamente svolgeva la funzione di torre d’avvistamento. Alla base della torre c’era anche una cannoniera a livello della scogliera. Questa serviva a coprire il muraglione occidentale. Il suo aspetto è a pianta circolare a scarpa e, sulla sommità, conserva merli, archetti ciechi e feritoie a croci.

Nel corso dei secoli la Torretta Belvedere ha svolto anche altre funzioni, tra cui sede dell’Archivio Storico Termolese, gestito dal pittore e scrittore Carlo Cappella a cui oggi è dedicata la torre.

Il nome di Torretta Belvedere è legato al bellissimo panorama di cui puoi godere affacciandoti dalla terrazza che si apre dinnanzi a lei. Da qui puoi godere del mare e del porto di Termoli.

Ingresso di Porta Nuova ^

Al fianco della Torretta Belvedere si apre il grande arco che compone l’ingresso di Porta Nuova al borgo storico cittadino.

Caratterizzata da una forma ad arco a tutto sesto, questo era ed è tuttora l’ingresso principale al borgo antico per chi proviene da Corso Nazionale. Sormontata da una grande feritoia aperta direttamente nelle mura di cinta, è affiancata da un bel palazzo angolare ricavato sempre all’interno delle mura. Questo è caratterizzato da una struttura in pietra, nella quale si aprono cinque finestre ad arco collegate tra loro.

Prendi l’ingresso di Porta Nuova per continuare l’itinerario tra le cose da vedere a Termoli.

Piazza Duomo ^

In pochi passi arriverai nella piazza Duomo di Termoli, il cuore del borgo antico. Il suo spazio a forma irregolare è contornato da numerosi edifici. Tra questi ce ne sono diversi a carattere religioso: il duomo, la chiesa di Sant’Anna ed il palazzo Vescovile.

Non mancano anche edifici ad uso abitativo e bar per accogliere i turisti. Le sere d’estate piazza Duomo si popola di persone che si ritrovano qui per rilassarsi e chiacchierare.

Duomo di Termoli – Cattedrale di Santa Maria della Purificazione ^

Il duomo di Termoli è un edificio maestoso e imponente che si affaccia su piazza Duomo. Questo è la cattedrale di Santa Maria della Purificazione e risale al periodo tra il XII e il XIII secolo. Prese il posto di una precedente chiesa risalente al 1037 e costruita sui resti di un tempio dedicato a Castore e Polluce, figli gemelli di Zeus nella mitologia greca e romana.

Le sue forme semplici ma decorate sono un ottimo esempio di architettura romanica. La facciata romanica è stata ripristinata durante il novecento, dopo che nei secoli furono apportate revisioni barocche anche a causa di crolli dovuti a terremoti ed invasioni turche.

La facciata a salienti è caratterizzata da un doppio ordine diviso da una cornice marcapiano. La parte sottostante è quella originaria, mentre quella superiore è stata rivista nei secoli, come puoi intuire anche dall’utilizzo di materiali differenti. L’ingresso è dotato di un bassorilievo che descrive la purificazione e numerose altre statue e decorazioni sono presenti nel resto della facciata, compresi i sette archi soprastanti.

All’interno del duomo di Termoli puoi vedere le reliquie dei due santi più importanti per la città: San Basso e San Timoteo. Queste sono ‘nascoste’ nelle due cappelle laterali rispetto all’altare.

Gli interni risalgono a due epoche differenti. La più antica è quella che trovi nella cripta. Questa è ricca di tesori, infatti oltre frammenti di sculture, capitelli e colonne appartenenti all’antica facciata, c’è anche un pavimento in mosaico romanico, con elementi zoomorfi e una lapide di marmo murata che faceva da coperchio al pozzo in cui sono state ritrovate le reliquie di San Timoteo. Sempre nella cripta è stato ritrovato un reliquiaro ovale con il teschio di San Timoteo.

La parte più recente è invece quella soprastante, in stile gotico, dove trovi una pianta basicale senza transetto, con un triplice abside rialzato che detta la divisione degli spazi su tre navate. Qui puoi trovare anche l’antico battistero medievale e un sedile di pietra a forma di L con una lapide in rilievo.

Il campanile del duomo di Termoli risale al settecento ed è stato ristrutturato più volte durante i secoli.

Chiesa di Sant’Anna ^

Chiesa di Sant'Anna su piazza Duomo a Termoli

Di dimensioni decisamente più contenute e forme modeste è la chiesa di Sant’Anna, che affianca la cattedrale di Santa Maria della Purificazione.

Originariamente titolata a San Rocco, è di origine medievale, anche se lo stile che puoi vedere oggi sembra decisamente più recente, anche a causa di interventi operati tra il 1961 e il 1990. Il passaggio da San Rocco a Sant’Anna è riferito a un fatto curioso: sui suoi gradini c’erano spesso donne incinta inginocchiate mentre si battevano sul petto e invocavano il nome di Sant’Anna per richiedere un parto felice.

Esternamente presenta una facciata alta e stretta, coronata da una bifora con due campane a ventola e, al di sotto, due incavi che originariamente contenevano due statue in cotto.

Gli interni della chiesa di Sant’Anna sono invece organizzati su di una pianta basicale.

Il Palazzo della Casa Episcopale e Termoli Sotterranea ^

Al fianco della cattedrale di Santa Maria della Purificazione sorge il palazzo della Casa Episcopale. Questo è direttamente collegato al duomo ed ha una forma regolare sulla quale si aprono diversi ingressi ad arco. Su di un ingresso è apposto lo stemma del munifico Pastore, una figura estremamente apprezzata dai molisani.

Ancora oggi nel palazzo della Casa Espiscopale è ospitato il vescovo, ma gli spazi dell’edificio sono divisi e in parte aperti al pubblico. Infatti durante alcuni lavori di stabilizzazione della struttura sono stati ritrovati importantissimi resti e sorprendenti testimonianze sul passato dell’edificio. Queste sono ripercorribili attraverso l’ingresso a Termoli Sotterranea, un percorso di visita che comincia proprio qui e che occuperà circa tre quarti d’ora di tempo.

Passerai per vari ambienti ritornati alla luce e che compongono le fondamenta del palazzo della Casa Episcopale. Passerai per un antico magazzino che ti immette nell’enorme cisterna sotterranea che venne murata già diversi secoli fa. Proseguendo arriverai negli spazi utilizzati come granaio, oggi impiegati per una piccola esposizione museale con reperti medievali. Concluderai infine la visita nella necropoli del X secolo. Infatti qui sono state ritrovate diverse tipologie di tumulazione anticamente utilizzate. Questo spazio formava un tuttuno con la cripta del duomo, mentre oggi risulta divisa da un muro.

Archi storici di piazza Duomo ^

Archi storici in piazza Duomo

Tornando in superficie prosegui la tua passeggiata per la piazza Duomo di Termoli. Potrai imbatterti in un paio di archi antichi. Questi rappresentavano gli accessi a delle case oggi scomparse. Rimangono però i muri con le strutture ad arco a tutto sesto scolpite che oggi rappresentano quasi un impedimento per le nuove abitazioni, decisamente moderne, costruite dietro di loro.

Palazzo Ragni ^

Palazzo Ragni in piazza Duomo

All’inizio di piazza Duomo trovi un altro storico palazzo, indicato da una targa: il palazzo Ragni. Questo edificio non è visitabile internamente, perché di proprietà privata. Appartiene ancora oggi ai discendenti della nobile famiglia Ragni.

A rendere particolare e interessante questo edificio è il suo portale di ingresso. Infatti il portone ad arco è all’interno di una bella cornice in pietra chiara riccamente scolpita con lesene e capitelli, stemmi e decorazioni geometriche.

Vicolo dei Mazzemarille ^

Vicolo dei Mazzemarille - Termoli

L’ultima cosa che devi vedere in piazza Duomo è il vicolo dei mazzemarille, legato a personaggi leggendari della tradizione molisana.

Questa breve e stretta stradina collega la piazza a via Federico II di Svevia, ma la sua particolarità è legata ai racconti degli anziani. Anticamente qui erano posizionate alcune stalle per i cavalli e si narra che durante la notte provenissero costantemente da qui dei rumori insoliti e chi si trovava a passare subiva dei dispetti misteriosi. Tutto ciò era attribuito ai mazzemarille.

I mazzemarille sono degli spiriti con l’abitudine di aggirarsi per le stalle e di ribellarsi violentemente a chi cerca di catturarli. La loro presenza era testimoniata anche da una loro grande passione, ovvero intrecciare le criniere dei cavalli. Chi sostiene di averli visti narra di piccole figure con cappellini rossi e randelli. La leggenda narra che spesso si introducevano in casa delle persone durante la dormiveglia e le immobilizzavano con lacci invisibili. Le persone che si risvegliavano raccontavano di udire voci di bambini e campanelli che tintinnavano, mentre loro non riuscivano a muoversi né a gridare.

Secondo alcune credenze i mazzemarille sarebbero le anime dei bambini morti prima del battesimo, che si divertono a prendere in giro i vivi. Si dice anche che siano particolarmente legati ai loro cappellini, tanto che se qualcuno riuscisse a portarglieli via potrebbe avanzare qualsiasi richiesta in cambio della sua restituzione.

Percorri il vicolo dei Mazzemarille a tuo rischio e pericolo. Se sentirai qualche strana sensazione potrebbe essere dovuta alla lora presenza…

Palazzo Vescovile ^

Facciata del palazzo Vescovile

A pochi passi da qui trovi anche l’antico palazzo vescovile.

Il palazzo vescovile di Termoli è in via Policarpo Manes e risale al XVI secolo. Una targa ne segnala la presenza. La sua struttura è in pietra ed è dotato di un grande arco in pietra scolpita che immette nel cortile interno, oggi utilizzato da un ristorante per accomodare i suoi ospiti.

Al di sopra dell’ingresso puoi vedere lo stemma vescovile, purtroppo non pienamente distinguibile a causa delle condizioni di erosione della pietra. Nonostante le condizioni del palazzo Vescovile non siano delle migliori, è ancora possibile capire che i suoi ospiti dovessero avere una certa ricchezza.

Il palazzo Vescovile è stata l’abitazione dei vescovi fino a quando non è stata costruita la casa Vescovile in piazza duomo, al fianco della cattedrale.

Piazza Vincenzo Bisceglie ^

Piazza Vincenzo Bisceglie a Termoli

Raggiungi ora la piccola piazza Vincenzo Bisceglie. Questo limitato e curato spazio ti permette anche di scendere fino al porto, imboccando una scala a chiocciola.

La particolarità di piazza Vincenzo Bisceglie è la presenza dell’Istituto Gesù e Maria. Nato come orfanotrofio divenne dopo la prima guerra mondiale un istituto magistrale e poi una scuola media. Viene però ricordato il suo uso come centro di pronto soccorso per i feriti militari e civili quando, tra il 2 e il 3 ottobre 1943, sbarcarono qui le truppe della Royal Army comandate dal generale Montgomery. Oggi al suo interno ci sono gli uffici della Caritas e la Mensa Solidale.

Sulla piazza trovi alcune panchine da cui ammirare il panorama sul porto ed altri edifici a due o tre piani che ospitano residenze private o spazi pubblici.

Passeggiata panoramica di Termoli ^

Piazza Vicenzo Bisceglie lascia il passo alla passeggiata panoramica di Termoli, ovvero la via Federico II di Svevia.

Questa strada rappresenta una passeggiata-terrazza di oltre 400 metri di lunghezza che si snoda intorno al borgo antico di Termoli, a circa 20 metri di altezza. Via Federico II di Svevia racchiude tutta la parte orientale, settentrionale e occidentale del borgo e da qui avrai una vista privilegiata sul mare, il porto, le spiagge, il castello e il borgo nuovo della città.

Trabucco di Celestino ^

Dalla passeggiata panoramica potrai vedere anche il trabucco di Celestino, raggiungibile anche a piedi scendendo fino alla spiaggia. Questo è collegato al lungomare attraverso una lunga struttura in legno alla quale non puoi accedere.

Il trabucco di Celestino è un’antica macchina da pesca costruita in legno direttamente sull’acqua, di come se ne vedono tante in Abruzzo. Dalla struttura principale si allungano due bracci che sorreggono una grande rete da pesca a maglie strette che viene immersa nell’acqua sottostante.

Questo specifico trabucco risale all’ottocento, quando si iniziò a sperimentare anche qui un tipo di pesca che potesse essere fatta tutti i giorni, indipendentemente dalle condizioni metereologiche.

Il trabucco di Celestino era affiancato dal trabucco Marinucci, recentemente spazzato via da una tempesta del mare.

Faro di Termoli ^

Faro di Termoli nel borgo storico

Sempre lungo la passeggiata panoramica di Termoli arriverai al cospetto del faro cittadino. La sua struttura è moderna e, per avere maggiore visibilità, non si trova a livello del mare ma sopra, al livello del borgo storico a 41 metri di altitudine sul livello del mare.

L’attuale faro di Termoli risale al 2019, quando ha sostituito quello precedente non funzionante da tempo e in pessime condizioni di conservazione. Il faro ha una portata di 15 miglia ed è dotato di due lampi bianchi che si accendono con 10 secondi di intermittenza.

Palazzo Figliola ^

Palazzo Figliola

A due passi dalla passeggiata panoramica sorge il palazzo Figliola. Più precisamente siamo dietro alla cattedrale cittadina, in via Vico Duomo.

La particolarità di palazzo Figliola è che risale al 1400, costruito dopo la Cattedrale. Nei secoli fu abitato da diversi personaggi illustri, ma anche dai mitologici mazzemarille. Il suo nome è però legato alla famiglia Figliola, che lo abitò tra il settecento e l’ottocento. Prima di scomparire questa famiglia diede vita a diverse personalità, imporanti per la città tra cui un sindaco che contribuì ad espandere le mura del borgo, ma anche dottori e generali.

Oggi puoi riconoscere il grande palazzo Figliola per via delle sue mura chiare che ben contrastano con l’arco in mattoni dell’ingresso, inscritto in due lesene.

Rejecelle – Il vicolo più stretto d’Italia ^

Raggiungi ora la Rejecelle, la stradina più stretta di tutta Termoli. A dire il vero, la Rejecelle si contende il titolo di via più stretta di tutta Italia con Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, e con Civitella del Tronto in provincia di Teramo.

La Rejecelle raggiunge una larghezza di appena 41 centimetri all’ingresso e 38 nella parte centrale e localmente è nota anche come la viuzza. Sorta nel 1799, è lunga appena 7,88 metri e il suo nome è legato alla lingua francese. Rejecelle arriverebbe da una storpiatura del termine francese rue.

Durante i secoli ha subito diverse trasformazioni, soprattutto sulla parte superiore dove, ancora oggi, è possibile scorgere una copertura in mattoni e travi. La pavimentazione è invece a schiena d’asino e composta da pietre bianche d’Apricena. La sua costruzione rispose all’esigenza degli abitanti di muoversi rapidamente tra questi vicoli del centro storico, soprattutto in caso di guerre o invasioni.

Particolare è sapere che la tradizione voleva che, qualora due uomini si fossero incontrati all’interno della via, quello meno nobile avrebbe dovuto lasciare il passo all’altro. In caso di parità di titoli era possibile arrivare addirittura a un duello per stabilire chi dovesse passare per primo.

Piazza Sant’Antonio ^

Piazza Sant'Antonio

Piazza Sant’Antonio è un’altra delle piazze di Termoli ad essere fuori dalle mura storiche. Per via della sua posizione è anche considerata il belvedere sulla città vecchia e sulla spiaggia settentrionale.

La piazza è caratterizzata dalla presenza di una grande vasca di marmo su cui si erge una fontana dedicata a Sant’Antonio. Su di questa piazza c’è anche il municipio cittadino.

Particolare è sapere che questa piazza ha assunto l’aspetto attuale negli anni cinquanta del novecento, mentre prima rappresentava la villa comunale di Termoli, con aiuole ed alberi.

Chiesa di Sant’Antonio ^

Galleria Civica nell'ex Chiesa di Sant'Antonio a Termoli

Un lato di piazza Sant’Antonio è chiuso dall’ex chiesa di Sant’Antonio.

L’ex chiesa francescana di Sant’Antonio risale al 1334, anche se l’edificio fu distrutto nel 1566 e poi ricostruito a causa di un’incursione turca. La sua facciata è orientata verso il mare, anche se in posizione rialzata, mentre sul fianco si apre un ingresso secondario con una cornice in pietra bianca e quattro bifore subito al di sotto del tetto.

La chiesa è stata sconsacrata nel 1975 quando fu ceduta al comune di Termoli. Oggi ospita al suo interno la Galleria Civica, dentro la quale vanno in scena mostre, convegni e concerti. C’è un’esposizione permanente che annovera ben 470 opere, per lo più dipinti su tela e sculture.

Spiagge di Termoli – Mare ^

Termoli è la città principale del Molise ad avere un affaccio sul mare. Anche grazie all’imbarco per il traghetto che conduce alle Isole Tremiti, Termoli è spesso scelta dai molisani per qualche giorno di vacanza sulla spiaggia.

Le spiagge di Termoli sono sabbiose, con una grana fine e compatta. Il dislivello verso l’acqua profonda scende lentamente, rendendo il bagno più sicuro anche per i bambini e richiamando innumerevoli persone nella stagione estiva, tanto da rendere un po’ affollati gli spazi durante i weekend e le settimane di agosto.

Ci sono due spiagge principali:

  • quella a nord è nota come spiaggia Sant’Antonio ed è dotata di una lunga serie di stabilimenti balneari. I servizi turistici in questa zona sono maggiormente dedicati alle famiglie. Questa spiaggia è inoltre anticipata dal largo Piè di castello, una bella piazzetta con una pavimentazione che richiama la rosa dei venti;
  • quella a sud, conosciuta come Rio Vivo o Marina di San Pietro, è invece dotata di un arenile più ampio, ideale per ospitare campi da beach volley e beach tennis. Per questo motivo è maggiormente frequentata dagli sportivi.

Torre Tornola ^

Torre Tornola - Termoli

Dalla spiaggia Sant’Antonio procedi verso la spiaggia Rio Vivo. Percorrerai il bel lungomare di Termoli, passando anche per il trabucco di Celestino. Nelle parte bassa delle mura della città vedrai anche una porta che anticamente era collegata al palazzo della casa espiscopale e che permetteva ai vescovi di fuggire in sicurezza, qualora necessario.

Davanti alla porta trovi i resti della torre Tornola, facente parte del sistema difensivo del borgo antico e risalente al XIII secolo. Questa è una delle tre torri rimaste in piedi delle mura, mentre originariamente ce n’erano ben otto.

Il suo nome è legato all’antico nome della città da cui provenivano i primi fondatori di Termoli, ovvero Cliterniola, che scelsero poi Tornola come nome per la nuova città.

Puoi salire sulla sua base circolare della torre Tornola, anche se poco rimane oltre la base della struttura originaria.

Porto e Traghetto per le Isole Tremiti ^

Porto di Termoli

Termoli è anche uno dei punti di partenza per raggiungere le Isole Tremiti. Qui c’è infatti il porto turistico che ti permette di imbarcarti per raggiungere questo piccolo arcipelago.

Il porto turistisco consente l’attracco a circa 300 imbarcazioni ed è dotato di diversi servizi, tra cui il noleggio di biciclette e un piccolo bar. Nelle acque antistanti la struttura del porto vanno inoltre in scena alcune competizioni sportive, come la regata nazionale di classe Optimist.

Nel porto di Termoli si tengono anche due manifestazioni annuali:

  • la Sagra del Pesce, a fine agosto. In quest’occasione viene allestito il piazzale del porto ed è possibile acquistare pesce fritto, godendo dei fuochi artificiali;
  • la processione del Santo Patrono di Termoli che, ogni anno, parte da qui il 3 di agosto.

Il traghetto per le Isole Tremiti parte più volte al giorno ogni giorno e impiega dai 50 ai 75 minuti a tratta. Il suo costo è di circa 12/15€ a tratta.

Monumento Il Sogno ^

Monumento Il Sogno - Incrocio tra meridiano e parallelo a Termoli

Prima di lasciare Termoli passa anche per il monumento “Il Sogno. Per farlo dovrai procedere oltre il porto percorrendo il lungomare. Questa scultura è recente, risale infatti al 2013 ed è posizionata nel punto esatto in cui il 42° parallelo incontro il 15° meridiano.

Alto 7 metri e largo 4, ha uno spessore di 40 centrimeti ed è un dono dell’associazione Geometri e Topografi Italiani alla città. Il nome “Il Sogno” scelto per la scultura ha lo scopo di rendere tangibili linee intangibili, così come si vorrebbe fare per i sogni di tutta la popolazione.

Mappa dell’itinerario di Termoli ^

Ecco la mappa dell’itinerario per visitare Termoli. Puoi seguire l’intero itinerario a piedi.

Dove dormire a Termoli ^

Se decidi di trascorrere qualche giorno a Termoli non avrai problemi a trovare una sistemazione in cui dormire. La sua vocazione turistica fa sì che tu possa trovare numerose sistemazioni. Qui trovi i numerosi hotel tra cui scegliere. Personalmente ti consiglio di sceglierne una nel centro storico, così da essere immerso tra i suoi bei palazzi e raggiungere tutto in pochi minuti a piedi.

Se invece sei all’interno di un viaggio alla scoperta del Molise, magari seguendo il mio itinerario, ti consiglio di valutare Termoli come tappa giornaliera e di dormire invece più all’interno, così da essere a una distanza inferiore anche dalle altre destinazioni. Io ho scelto Campobasso. Qui trovi l’elenco delle strutture disponibili. A questo link invece il bed and breakfast in cui ho soggiornato, con stanze spaziose e tranquille e un buon rapporto qualità prezzo.

Perché si chiama Termoli ^

Ancora oggi ci sono tantissime ipotesi sul perché la città di Termoli si chiami a questo modo. Alcune di queste hanno origini greche, altre romane, ma tra quelle più accreditate ce n’è una che risale al 400 dopo Cristo.

Proprio intorno a quell’anno arrivarono i primi abitanti di Termoli, in fuga dai Goti che avevano invaso il loro insediamento chiamato Cliterniola. Molto legati al loro paese di provenienza decisero di scegliere un nome che, in qualche modo, lo richiamasse e optarono per Tornola. Con il passare dei secoli, poi, il nome venne traslitterato in Termoli.

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Termoli in Un Giorno - Cosa VedereGuida completa alla scoperta di Termoli in un giorno. Segui l'itinerario dettagliato per la città e il borgo antico sul mare.https://www.lorenzotaccioli.it/termoli-in-un-giorno-cosa-vedere/
Lorenzo Taccioli