L’Impotenza

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I Disturbi Sessuali Femminili: Cosa Sono e Cosa Fare
I Disturbi Sessuali Femminili: Cosa Sono e Cosa Fare
3 Febbraio 2012
L'Eiaculazione Precoce
L’Eiaculazione Precoce
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L'ImpotenzaL’Impotenza (detta anche disfunzione erettile) può essere definita come una persistente o occasionale impossibilità di raggiungere o di mantenere un’adeguata erezione fino al completamento del rapporto sessuale. Essa, inoltre, viene distinta in impotenza primariaed impotenza secondaria: nell’impotenza primaria la disfunzione si manifesta sin dall’inizio dell’attività sessuale di una persona, mentre nell’impotenza secondaria il problema erettile si manifesta in un secondo momento, vale a dire successivamente ad un periodo di vita sessuale piuttosto soddisfacente ed appagante.

Si parla, inoltre, di impotenza situazionale se essa si presenta soltanto in determinate situazioni, attività o con determinati partner (ad esempio, nei casi in cui si riesce ad avere l’erezione solo nel caso in cui sia la donna a prendere l’iniziativa oppure altri casi in cui un comportamento del genere inibisce l’erezione, oppure ancora le persone che presentano problemi erettivi nei rapporti occasionali oppure all’interno di una relazione extraconiugale e non con la propria partner o viceversa), mentre si parla di impotenza generalizzata se essa è sempre presente nell’attività sessuale dell’uomo. Vi sono, poi, diversi tipi di impotenza: alcuni uomini, infatti, evidenziano problemi nell’avere l’erezione fin dall’inizio del rapporto sessuale; altri, invece, hanno un’adeguata erezione ma poi la perdono iniziando il rapporto sessuale; altri ancora hanno un’erezione sufficientemente valida per un rapporto sessuale, ma la perdono durante il rapporto stesso. Va ben sottolineato, comunque, come il disagio dell’impotenza meriti molta considerazione poiché vista l’importanza e la valenza della sfera sessuale nella vita delle persone, essa può portare ad una più generale difficoltà nell’identità stessa di uomo, nel rapporto con sé stessi, nella relazione di coppia e, dunque, nell’intera qualità della vita.

Si ritiene normalmente che più della metà della popolazione maschile abbia presentato nel corso della vita episodi passeggeri di impotenza, costituendo questo un fenomeno molto frequente e che per altro puo’ presentarsi a qualsiasi eta’. A livello di incidenza, infatti, l’impotenza è una disfunzione sessuale particolarmente diffusa: secondo numerose ricerche, infatti, si calcola che nel mondo siano circa centocinquanta milioni gli uomini che ne sono colpiti. Entrando più nello specifico, inoltre,  in Italia l’impotenza interessa circa il 15%-20% della popolazione maschile, vale a dire oltre tre milioni e mezzo di italiani presentano un deficit dell’erezione (ovvero un maschio adulto su otto), valori che tra l’altro tendono a salire fortemente con l’aumentare dell’età, fino ad arrivare ad un’incidenza del 50% negli uomini di età compresa tra i quaranta ed i sessanta anni.

Comunque sia, una serena relazione sessuale implica sempre la possibilità di essere in grado di comunicare al proprio partner con sufficiente chiarezza i propri bisogni, desideri ed emozioni, ed ogni ostacolo che si frappone a questo reciproco dialogo, puo’ tradursi nella difficolta’ a portare avanti adeguatamente la relazione sentimentale e, conseguentemente, la dimensione sessuale. Essa, quindi, non è un fatto individuale ed isolato, ma prevede un continuo scambio interpersonale, così che la reattività sessuale, e quindi l’erezione, può essere influenzata da fattori relazionali quali ad esempio il livello di attrazione, di fiducia, di vicinanza emotiva, di capacità di stabilire relazioni intime, di soddisfazione verso il proprio partner, della quantità e la qualità del tempo condiviso, oppure ancora dei condizionamenti culturali. Difatti, la convinzione che ciò che è nuovo è sempre migliore, caratteristico della odierna cultura fortemente impregnata sul concetto di ‘usa e getta’, è una credenza che può portare un uomo ad un’incessante ricerca della novità, che in ambito sessuale si traduce molto spesso, poi, in una svalutazione del rapporto sessuale con il partner con cui vi è una relazione duratura.

Da un punto di vista psicologico, inoltre, fermo restando la specificità di ogni vissuto psichico, a livello generale è oramai assodato che emozioni negative quali la depressione, la rabbia, un cattivo rapporto con il proprio corpo, una scarsa autostima, il risentimento ed in particolar modo l’ansia, possano comportare difficoltà di erezione. Il disturbo erettile, infatti,può essere accompagnato da pensieri di paura del fallimento, e se l’uomo comincia a vivere il rapporto sessuale come un test da superare, è facile che cominci a provare un’ansia sempre più crescente, la cosiddetta “ansia da prestazione, vale a dire l’avere il forte timore di non essere in grado di raggiungere o mantenere un’erezione. Questa specifica tipologia di ansia, l‘ansia da prestazione, può avere inoltre diverse cause. Vi può essere, ad esempio, il timore dell’insuccesso: è normale, per chiunque, che si possano verificare occasionali cadute dell’erezione, ma se queste, però, vengono mal interpretate e drammatizzate (le cosiddette catastrofizzazioni), la persona può avere pensieri di fallimento che possono provocare insuccessi nei rapporti sessuali successivi, generando così un circolo vizioso piuttosto negativo. C’è poi l’incapacità ad abbandonarsi alle proprie sensazioni corporee chedi solito si verifica in seguito a condizionamenti sessuofobici e tali condizionamenti personali e sociali determinano un aumento dell’ansia che, a sua volta, aumenta la probabilità di una mancata erezione. C’è poi il timore di non essere amato oppure di essere abbandonato, vale a direla paura di non essere sufficientemente apprezzato o di essere lasciato in seguito a prestazioni sessuali non adeguate alle aspettative. Possiamo poi trovare situazioni di stress,  come ad esempio problemi di salute,preoccupazioni di tipo economico, dolore per la perdita di una persona cara, preoccupazione per le implicazioni di una malattia, difficoltà sul lavoro, apprensione per i figli e i propri cari e così via. Ad alimentare l’ansia da prestazione, ci possono essere, poi, convinzioni disfunzionali, come ad esempio il fatto di credere che debba essere sempre l’’uomo a prendere l’iniziativa e a gestire il rapporto sessuale, oppure il ritenere molto più importante la prestazione piuttosto che la dimensione affettiva e relazionale. C’è poi la mancanza di coinvolgimento, cioèstimoli sessuali inadeguati o scarsi possono non consentire un’adeguata eccitazione; ma anche un eccessivo coinvolgimento emotivo oppure la novità di un rapporto, vale a direuna persona eccessivamente coinvolta a livello emozionale oppure quella che si trova in presenza di una nuova partner, può innescare l’ansia da prestazione, aumentando in tal modo la probabilità di una mancata erezione.

Attraverso un percorso psicologico, allora, è possibile elaborare e superare i contenuti che sono alla base di una situazione di impotenza, per integrarli con equilibrio ed armonia all’interno della personalità globaleritornando così a vivere la sessualità con naturalezza e serenità.